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La nuova vita delle terme di Sciacca e Acireale: passi avanti per il rilancio

Presentato alla Bit di Milano il progetto di riqualificazione che prevede un investimento complessivo di 184 milioni di euro, di cui 90 milioni di cofinanziamento della Regione Siciliana. L'obiettivo è trasformare gli storici stabilimenti in poli d’eccellenza per il turismo termale e rigenerativo, consolidando l’immagine della Sicilia come destinazione privilegiata nel panorama mediterraneo

di Ruggero Altavilla

12 Febbraio 2025

Una rinascita attesa da tempo e che adesso inizia a farsi più vicina. Il progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione delle Terme Santa Venera e Santa Caterina di Acireale e del complesso delle Nuove Terme di Sciacca è stato presentato ufficialmente a Milano, alla Bit, Borsa Internazionale del Turismo, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani. L’iniziativa, che prevede un investimento complessivo di 184 milioni di euro (di cui 90 milioni di cofinanziamento regionale), mira a restituire alla Sicilia due luoghi di straordinario valore storico-culturale, trasformandoli in poli d’eccellenza per il turismo termale e rigenerativo. L’obiettivo è attrarre visitatori da tutto il mondo, consolidando l’immagine dell’isola come destinazione privilegiata nel panorama mediterraneo.

Un progetto strategico per il turismo sostenibile

Il progetto si inserisce in un più ampio piano che punta a fare di Sciacca e Acireale modelli di eccellenza per il turismo sostenibile e rigenerativo. Le terme, infatti, non sono solo luoghi di cura, ma veri e propri centri vitali che generano benessere a 360 gradi, integrando l’offerta termale con percorsi naturalistici, eventi culturali e la promozione delle eccellenze enogastronomiche e artigianali locali. “Le terme non sono solo luoghi di cura, ma veri e propri centri vitali che generano benessere a 360 gradi: dall’acqua termale ai prodotti cosmetici, dal buon cibo alle buone abitudini”, ha dichiarato Massimo Caputi, presidente di Federterme. “Attraverso Thermalia, vogliamo promuovere un turismo sostenibile e rigenerante, capace di valorizzare il territorio e migliorare la qualità di vita dei nostri ospiti”.

Le Terme di Acireale: un gioiello tra barocco e natura

Le Terme di Acireale

Le Terme di Santa Venera e Santa Caterina di Acireale sorgono nel cuore della terra del barocco siciliano, alle pendici dell’Etna e affacciate su uno dei mari più belli al mondo. Secondo la leggenda, furono i Greci i primi a scoprire le benefiche acque termali della zona, mentre i Romani ne fecero un simbolo di salute e progresso apprezzato in tutto l’Impero. Il complesso, unico nel suo genere, fonde edifici ottocenteschi con giardini secolari, arricchiti da piante esotiche e laghetti, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nel benessere che coinvolge tanto lo spirito quanto la vista.

Il progetto di riqualificazione delle Terme di Acireale rappresenta un’opportunità per trasformare la struttura in un polo d’eccellenza per il turismo termale. Saranno realizzati centri moderni dedicati alla balneoterapia, ai fanghi e ai percorsi benessere, il tutto in perfetta armonia con la natura circostante. L’obiettivo è creare un’offerta turistica integrata che valorizzi non solo le acque termali, ma anche il patrimonio storico e paesaggistico della zona.

Le Terme di Sciacca: tra mare e acque sulfuree

Il Parco delle Terme di Sciacca

Sciacca, conosciuta per il suo mare cristallino e le sue straordinarie acque sulfuree, incarna tutti gli ideali di bellezza della costa meridionale siciliana. La storia delle sue terme affonda le radici nell’epoca greca e romana, quando la città era conosciuta come “Thermae Selinuntinae”. Da allora, Sciacca ha saputo sempre valorizzare le proprie acque ricche di zolfo, calcio e magnesio, passando dalle prime cure all’aperto alle strutture termali ottocentesche, fino alle eleganti Nuove Terme realizzate negli anni Trenta. Un aspetto che rende questo complesso ancora più straordinario è la sua posizione direttamente sul mare, che conferisce all’esperienza termale un valore unico. Il connubio tra le acque sulfuree e l’acqua salata arricchisce non solo i trattamenti, ma anche il benessere psicofisico dei visitatori: la brezza marina e lo iodio migliorano infatti la respirazione, mentre la vicinanza al mare offre l’opportunità di combinare il relax termale con attività all’aperto, come passeggiate panoramiche e momenti di puro relax sulle spiagge.

Il progetto di riqualificazione delle Nuove Terme mira a trasformare il complesso in un polo turistico integrato, con percorsi naturalistici esclusivi, spazi per eventi culturali e aree dedicate alla promozione delle eccellenze enogastronomiche e artigianali locali.

La valorizzazione del territorio e il modello di partenariato pubblico-privato

La presentazione del progetto di riqualificazione alla Bit

La riqualificazione e il rilancio delle terme di Acireale e Sciacca rappresentano un’occasione di rilancio per l’intero territorio siciliano, che può finalmente vedersi riconosciuta la propria secolare vocazione termale d’eccellenza. Il progetto, sostenuto dalla Regione Siciliana, vuole contribuire a potenziare l’offerta turistica complessiva dell’isola, creando un modello di turismo sostenibile destagionalizzato che valorizzi le tradizioni locali, l’artigianato e le eccellenze enogastronomiche del territorio. “Le Terme di Acireale e Sciacca sono chiuse da dieci anni, ma oggi la Regione è pronta a voltare pagina – ha affermato il governatore Renato Schifani – . Rispetto al passato, quando il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo a causa di ostacoli burocratici e gestionali, questa volta il contesto è completamente diverso. La Regione ha infatti risolto una serie di criticità che solo un ente pubblico poteva affrontare, rimuovendo gli impedimenti che avevano scoraggiato la partecipazione delle aziende private nel tentativo di rilancio”.

Per incentivare la partecipazione dei privati, la Regione ha ridotto dal 5 allo 0,5 per cento del fatturato il canone per la concessione delle acque termali. “L’obiettivo non è solo riaprire le strutture, ma trasformarle in eccellenze del turismo termale, integrandole con le tradizioni locali, l’artigianato e l’enogastronomia, per offrire un’esperienza autentica e sostenibile ai visitatori con ricadute positive per i territori”, ha aggiunto Schifani.

Una nuova vita per le terme siciliane

Con 90 milioni di euro stanziati dal Fondo di sviluppo e coesione e un modello di partenariato pubblico-privato, la Sicilia vuole trasformare finalmente le terme in un punto di riferimento per il turismo benessere a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo è destagionalizzare l’offerta turistica, attrarre nuovi flussi di visitatori e valorizzare al meglio un patrimonio che merita di essere restituito alla sua antica gloria. “Questa è la volta buona per dare nuova vita a un patrimonio che merita di essere valorizzato nel migliore dei modi”, ha concluso Schifani. Con il progetto di riqualificazione delle Terme di Acireale e Sciacca, la Sicilia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, puntando su un turismo rigenerativo che unisce benessere, cultura e sostenibilità.