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Sulle Madonie torna la Cordella, il ballo del grano e del raccolto
L’antica danza sarà rievocata in occasione della rassegna del folklore “Da coffa a visazza”, giunta alla 29esima edizione, dall’11 al 13 agosto a Castellana Sicula. Tre giorni di degustazioni, musica ed esibizioni di gruppi folk siciliani
di Redazione
5 Agosto 2024
È una danza antichissima, legata ai riti arcaici del ciclo dei raccolti. Un tempo veniva eseguita nel periodo della trebbiatura del grano: i contadini, terminati i lavori nei campi, si riunivano e davano vita ad un caratteristico e spettacolare ballo per ringraziare la dea Cerere. Il ballo della Cordella è un’antica tradizione di alcuni paesi delle Madonie, soprattutto Castellana Sicula e Petralia Sottana. Una tradizione che a Castellana viene tramandata, da oltre settant’anni, dall’associazione “Gruppo Folkloristico della Cordella”.
Il ballo viene eseguito attorno ad un palo alto circa 3 metri, alla cui sommità vi è un mazzo di spighe intrecciate, simbolo del prodotto della terra; dal palo scendono ventiquattro “cordelle” di diversi colori che vengono tenute in mano dai ballerini. Le coppie danzano al ritmo di una tarantella eseguita da un gruppo musicale con vari strumenti tradizionali e, sotto la guida del bastoniere che recita strofe popolari, i ballerini danno vita a varie figure quali la treccia, l’ombrello, i rami dell’albero, la graticola. Il ballo viene eseguito da dodici coppie, che rappresentano i dodici mesi dell’anno, che unendosi tra loro formano le quattro stagioni.
La danza sarà rievocata in occasione della rassegna del folklore “Da coffa a visazza” (qui il programma), giunta alla 29esima edizione, dall’11 al 13 agosto. Tre giorni di degustazioni, musica ed esibizioni di gruppi folk siciliani. “L’obiettivo del gruppo – dicono dall’associazione – è tramandare le tradizioni popolari, in particolare quelle legate al nostro territorio e alla coltivazione del grano dalla semina al raccolto ma soprattutto tramandare il ballo della Cordella come momento di svago dei nostri nonni”.
Presente nel territorio castellanese fin dai primi anni ’30 del secolo scorso, l’associazione “Gruppo Folkloristico della Cordella” si costituisce nel 1989 ed è affiliato alla Federazione italiana tradizioni popolari. È stato anche riconosciuto, in occasione del 150esimo Anniversario della Repubblica, “gruppo di interesse nazionale” dal ministero per i Beni e le Attività culturali.
Il ballo della Cordella si diffonde principalmente agli inizi del Novecento, grazie ai due fratelli Di Gangi della borgata di Nociazzi, sopra Castellana, che come quasi tutti in quegli anni, vivono del loro lavoro nei campi, e si dilettano nel tempo libero nella realizzazione di panieri artigianali. Uno dei due fratelli, vedendo l’altro intrecciare canne di colore diverso, nel costruire un paniere, ne prese spunto e pensò di riproporre questo intreccio in un ballo. Non è un caso che, nel ballo, il bastoniere si rivolga all’inizio di ogni strofa in direzione del santuario di Madonna dell’Alto, arrampicato a quasi duemila metri sopra Nociazzi, in cima a Monte Alto.