recupero
Salgono a 27 quelli ritrovati a partire dai primi anni Duemila. Micidiali armi di distruzione che, applicati sulla prua delle navi da guerra, consentivano lo speronamento delle imbarcazioni nemiche. Il reperto è stato trasferito nel laboratorio di primo intervento nell'ex Stabilimento Florio di Favignana ed è al vaglio degli archeologi della Soprintendenza del Mare
L'intervento, realizzato e diretto dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, sarà effettuato dal raggruppamento di imprese Atlantis di Monreale e Cosiam di Gela. Nel corso degli anni recuperati numerosi reperti come gli elmi corinzi, lingotti di oricalco, oltre a molte anfore e ancore
Da decenni si trovava nell’area militare dell’ex deposito combustibili della Marina, all’inizio di viale Diana. Risalente al secondo secolo dopo Cristo, faceva probabilmente parte della collezione Farnese passata ai Borbone. Adesso è esposta nel chiostro del museo e troverà spazio nel nuovo allestimento del primo piano
Recuperato dal mare di San Leone un altorilievo raffigurante un animale a quattro zampe, riportato alla luce grazie a un'operazione congiunta della Soprintendenza del mare della Regione Siciliana e del Parco archeologico della Valle dei Templi
Si tratta dei resti di una nave commerciale armata che si arenò col suo carico nei fondali di San Leone, al largo dello Scoglio Bottazza. I reperti saranno restaurati nei laboratori del Parco archeologico della Valle dei Templi
Si tratta di un caccia intercettatore Macchi C.202 Folgore, inabissatosi a 30 metri di profondità nel 1943. L’operazione di recupero è stata realizzata congiuntamente dall’Aeronautica militare, dalla Soprintendenza del mare e dalla Guardia costiera