scoperte

  • Conclusa la campagna di scavi condotta dall’Università di Catania con il Politecnico di Bari e il Parco della Valle dei Templi. Le indagini hanno rivelato inedite strutture di epoca repubblicana e tardoantica, confermando la complessità storica e urbanistica del sito. Il monumento, riscoperto nel 2016, si conferma luogo centrale della vita pubblica di Akragas e crocevia di trasformazioni nei secoli

  • Scoperta nel 1973 durante la costruzione dell’autostrada Messina-Palermo, il sito archeologico è diventato negli anni un punto di riferimento per gli studi sul tardo Impero romano in Sicilia e rappresenta un importante esempio di residenza aristocratica dell'epoca. Durante la chiusura, durata quattro mesi, sono stati svolti alcuni lavori di manutenzione

  • La seconda campagna di ricerca nell’area della "Cooperativa Il Progresso" ha portato alla luce strutture risalenti all’età ellenistica e romana, rivelando dettagli inediti sulla vita quotidiana e sulle trasformazioni urbane. Tra i ritrovamenti più significativi una vasca per l’argilla cruda e strutture murarie risalenti alla prima metà del Terzo secolo

  • Durante gli scavi in via Garibaldi, è emersa un'osteotheca del Sesto secolo avanti Cristo, un otre per vino riutilizzato come contenitore funerario per un bambino. Il ritrovamento, analogo a uno scoperto da Paolo Orsi, conferma una pratica funeraria diffusa nell'area. Rinvenuti anche resti di tombe e frammenti ceramici d'importazione

  • Per secoli è stata ritenuta la chiesa normanna più antica della città, risalente al 1070, adesso nuove ricerche compiute da studiosi di una cordata italo-spagnola, hanno dimostrato che l’edificio fu fondato da Ruggero II nel 1130. Sarebbe stata la cappella di quel grande immobile indicato come lebbrosario

  • Riemerso un ampio spazio di 33mila metri quadrati, cuore dell'antica città. Gli scavi restituiscono amuleti, gioielli e un misterioso oggetto rituale