Tesori da salvare, al via il contest per tre restauri

Si potranno votare fino al 30 novembre sei beni di alcune delle città che hanno partecipato all'edizione 2019 del festival, da Palermo a Siracusa, passando per Catania, fino a Marsala e Trapani

di Marco Russo

4 Novembre 2019

Affreschi, cupole, preziosi dipinti, gioielli architettonici e antiche porte. Il contest de Le Vie dei Tesori per restaurare beni culturali bisognosi di aiuto si fa sempre più grande. Sono sei i tesori da salvare presenti in alcune delle città che hanno partecipato all’edizione 2019 del festival. Saranno selezionati i primi tre classificati scelti con una votazione online. Per esprimere la propria preferenza ci sarà tempo fino al prossimo 30 novembre.

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Una delle sfingi del Gymnasium dell’Orto Botanico

Dopo il primo il contest di Palermo, due anni fa, con cui fu restaurato un salottino che fa bella mostra di sé a Palazzo Mirto e la seduta dei banchi dell’Oratorio delle Dame, l’anno scorso è toccato a Trapani con il restauro di due corali manoscritti della Biblioteca Fardelliana. Quest’anno le città che partecipano al contest sono Palermo, Catania, Siracusa, Marsala e Trapani (qui per votare il bene da restaurare).
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Antica porta d’ingresso di Palermo

Due i beni selezionati per il capoluogo siciliano. Si potrà scegliere tra le due sfingi in pietra di Billiemi del Gymnasium dell’Orto Botanico, che necessitano di un delicato restauro per colmare alcune lacune e riportare la pietra al colore originario, e una delle pochissime porte originali della città di Palermo che si sono conservate nei secoli, ritenuta per tradizione quella che chiudeva Porta di Castro. Giace da tempo nei magazzini della Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo, deve essere restaurata e nuovamente resa funzionante in vista della collocazione nel museo di Palazzo Ajutamicristo.
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La chiesa di San Benedetto

Da Palermo a Catania dove è in corsa il settecentesco portale ligneo della chiesa di San Benedetto, luogo molto caro ai catanesi, perché è da lì che, durante la processione di Sant’Agata, le monache escono intonando canti per la patrona. A Siracusa, invece, ha bisogno di essere salvato l’affresco realizzato dal pittore siciliano Alfonso Amorelli che si trova nel grande salone di Palazzo Greco, dove ha sede l’Istituto nazionale del Dramma Antico. Si tratta dell’opera “Allegoria Classica”, una pittura murale a olio di 51 metri quadrati e dieci manifesti realizzati tra gli anni Cinquanta e Sessanta sempre da Amorelli.
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L’affresco di Amorelli nel salone di Palazzo Greco

Da un capo all’altro della Sicilia, arriviamo a Marsala, che partecipa al contest con il famoso campanile del Carmine, che dal Villabianca viene descritto come uno “de li meravigliosi monumenti della lilibetana città di Marsala”. Più precisamente oggetto degli interventi dovrà essere la cupoletta ricoperta da maioliche verdi. La Diocesi di Mazara di recente ha consolidato la struttura per permetterne l’apertura al pubblico, e sono stati ripristinati gli infissi originari, ormai ossidati. Necessita però del consolidamento degli intonaci della calotta interna, che non vanno raschiati o asportati (sono antichi e di bellissima fattura) ma spazzolati, puliti e trattati in maniera adeguata. Inoltre va pulita e impermeabilizzata la base d’appoggio della calotta esterna della cupola, per evitare altri danni e infiltrazioni all’interno.
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La cupola del campanile del Carmine

Infine, ma non perché meno importante, c’è Trapani. Qui nella bellissima Cappella della Mortificazione ha urgente bisogno di restauro un prezioso olio su tavola realizzato tra il XVI e il XVII secolo da un autore ignoto, che raffigura “La Pietà con le sante Lucia e Agata”. Si trova sulla parete di ingresso della cappella. La pellicola pittorica in più punti è compromessa (alterata oppure ossidata dagli agenti atmosferici) o addirittura caduta, e questo non permette più la leggibilità delle figure.
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Cappella della Mortificazione

Dunque, non resta che scegliere il bene del cuore, ma si potrà votare soltanto una volta, perché il sondaggio tiene conto dell’indirizzo ip da cui si vota. Un clic per salvare un’opera d’arte.