Torna risplendere il Castello di Serravalle, terrazza sulla Piana di Catania

Inaugurato dopo il restauro il maniero medievale a pochi chilometri da Mineo. Ospiterà iniziative culturali, mostre, eventi di istituzioni e privati, attraverso innovativi strumenti tecnologici per esperienze di realtà virtuali e immersive

di Ruggero Altavilla

10 Dicembre 2022

Arrampicato su un’altura, domina da otto secoli la valle dei Margi, a sud della Piana di Catania. Il Castello di Serravalle, nel territorio di Mineo, è un gioiello di architettura medievale che è tornato a brillare dopo un recente restauro. Dal Duecento “sentinella” della via che da Catania per Palagonia giungeva a Mineo, oggi è tornato al suo antico splendore, restituito alla collettività, pronto ospitare iniziative culturali, mostre e anche eventi istituzionali e privati.

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Una delle terrazze

Il restauro che ha ridato vita al monumento, dotato anche di innovativi strumenti tecnologici per esperienze di realtà virtuali e immersive, ha conservato al contempo la sua preziosa autenticità, mantenendo la struttura originaria dell’intero complesso. Il castello si sviluppa su quattro livelli: due sale al piano terra, altre due rispettivamente al primo e al secondo piano con terrazze panoramiche, e un piano interrato destinato ai servizi.Il Castello di Serravalle, composto in origine dalla torre e da una cinta munita di camminamento, appartiene dal 1513 alla famiglia Grimaldi e, dopo essere stato tramandato di generazione in generazione, è ora giunto nelle mani di Orsola Sedati, avvocatessa promotrice del restauro, figlia di Francesca Millo di Calsalgiate e nipote di Gerarda Grimaldi. “Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà”, ha dichiarato in occasione dell’inaugurazione del castello. Tre generazioni, tre donne forti e legate alla loro terra, che si sono passate il testimone, cioè l’alto e arduo compito di custodire la memoria di famiglia e con essa l’identità e il futuro del territorio di Serravalle.
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Panorama dal castello

Orsola Sedati ha mantenuto la promessa fatta alla nonna, che disse, come lei stessa racconta: “Solo Francesca e Orsola potrebbero avere il coraggio di restaurare il castello”. Prosegue: “Mia madre era una donna lungimirante, energica, mi disse che dovevamo essere pronte, e cogliere l’occasione per ottenere un finanziamento che poi è arrivato, ma solo dopo che lei ci ha lasciati. E a lei dedico la giornata di oggi”.Presente all’inaugurazione anche Marilena Sgalambro, discendente della famiglia con la quale 509 anni fa vi fu un passaggio di mano del castello, antico beneficio ottenuto dal loro antenato, per un atto di estremo valore militare. Intervenuto, tra gli altri, anche il sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta: “Si pone la prima pietra per il rilancio turistico della nostra terra, – ha dichiarato – dall’antico passato anche medievale. È un dono al territorio, un castello che ci riempie di fantasia e di curiosità”. Presenti, tra gli altri, Fulvia Caffo, ex Soprintendente di Catania; Domenico Zerbi, vicepresidente dell’Istituto Nazionale dei Castelli; e Venera Bruno Statella di Spaccaforno, vicepresidente dell’Associazione Dimore Storiche Sicilia.
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Scale d’accesso al castello (foto castelloserravalle.it)

Sottoposto nel 2007 a vincolo di tutela dall’assessorato regionale ai Beni culturali, il castello è una delle architetture medievali più importanti del territorio. A strapiombo sul fronte meridionale della rocca, l’ingresso è si trova sul lato opposto, dove il terreno risulta più pianeggiante. Dopo aver varcato il portone di ingresso, si accede ad una galleria scavata nella roccia, per poi raggiungere il cortile superiore percorrendo le scale che costeggiano la cinta muraria originaria. La peculiarità di questa area esterna, molto articolata e terrazzata, è costituita dalla cisterna ricavata all’interno del banco roccioso sottostante. Dal cortile, che un tempo costitutiva la piazza d’armi, si accede alla torre e al corpo laterale, ex scuderia, che nel corso dei secoli è stato sopraelevato e riconfigurato per aggiungere ulteriori ambienti alla struttura originaria.
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Il castello al tramonto (foto castelloserravalle.it)

L’imponente torre medievale è stata probabilmente sopraelevata nel corso dei lavori di inizio ‘900. Allo stesso intervento è, inoltre, riconducibile la composizione delle aperture del prospetto del lato che guarda verso Mineo dal primo piano in su, mentre la finestra ogivale sul lato est risulta essere quella originale. Infine, il muro di cinta, inizialmente molto spesso per consentire il camminamento di ronda, in alcuni tratti è stato reintegrato con una muratura di minor spessore. “La bellezza e il mistero che il Castello di Serravalle promana – si legge sul sito web della struttura – non passano inosservati a chi lo ammira e ciò che più colpisce è la perfetta armonia tra paesaggio ed architettura”.