Quel borgo nascosto dove arte e religione si abbracciano
Nelle campagne di Contessa Entellina, alla Comunità Trinità della Pace, una giornata di festa per la cultura arbëreshë siciliana, con la visita del presidente albanese Ilir Meta
di Giulio Giallombardo
5 Novembre 2021
C’è un cuore sacro che batte nelle campagne di Contessa Entellina. Vibra tra gli edifici di un borgo contadino, diventato rifugio di anime in cerca di pace. Circondato dal silenzio dei Sicani, dove la Sicilia torna alle origini, un villaggio dell’Eras, l’Ente per la riforma agraria, nato negli anni ’50 del secolo scorso, un tempo usato come deposito di attrezzi e materiali agricoli, oggi ospita la Comunità Trinità della Pace. Sorge a Borgo Pizzillo, dove è stata fondata nel 1990 dal sacerdote Pietro Gullo, tornato in Sicilia dopo un’esperienza missionaria in Uruguay.
In trent’anni, questo piccolissimo villaggio a 80 chilometri da Palermo, si è trasformato in un laboratorio dove convivono arte, religione e accoglienza. Il merito è anche di Vincenzo Muratore, artista palermitano cresciuto nel borgo, che adesso vive tra la Sicilia e Londra. È sua la scultura dell’eroe albanese Scanderbeg che è stata svelata ieri davanti al presidente della Repubblica d’Albania, Ilir Meta, al culmine di una visita istituzionale in Sicilia. Una festa d’integrazione nel borgo a un passo da Contessa, uno dei comuni arbëreshë dell’Isola che in questi giorni ha celebrato i 500 anni dalla concessione delle terre agli esuli albanesi nel territorio.“Sono forti le radici che uniscono i nostri due Paesi, come la volontà di intensificare i rapporti tra la nostra Repubblica e la Regione Siciliana – ha detto il presidente Meta – . Dobbiamo impegnarci a tutelare sempre più le comunità arbëreshë dell’Isola, affinché possano continuare a valorizzare le nostre tradizioni. È un patrimonio unico non solo per l’Albania e la Sicilia, ma anche per l’Europa e il mondo intero”.Ad accompagnare il presidente Meta a Borgo Pizzillo, anche l’ambasciatrice d’Albania in Italia, Anila Bitri e i rappresentanti di alcuni Comuni arbëreshë dell’Isola e di quelli vicini: oltre al sindaco di Contessa, Leonardo Spera, presente il vicesindaco di Piana degli Albanesi, Antonino Aclud; il vicesindaco di Corleone Maria Clara Crapisi e sindaco di Sant’Angelo Muxaro, Angelo Tirrito. “Cinquecento anni fa gli esuli albanesi venuti da Andros hanno avuto in concessione queste terre, – ricorda il sindaco Spera – così si è insediata la comunità albanese in Sicilia. Ancora oggi siamo un esempio di integrazione, innovazione, fratellanza e capacità di mettere insieme riti e culture diverse”.- La sacrestia
- Statua di Scanderbeg di Vincenzo Muratore
- Il tetto della chiesa
- La sacrestia
- Opere presenti all’interno della chiesa
- Riproduzione della Trinità di Rublev
- La facciata della chiesa
- Il presidente albanese Ilir Meta con la statua di Scanderbeg
- Un momento dell’inaugurazione
- Interno della chiesa