La “vara” dell’Ultima Cena di Caltanissetta vola a Fiumicino

Il gruppo scultoreo dell’Ottocento, tra i pezzi pregiati della Settimana Santa, sarà esposto nell’aeroporto romano dal 4 febbraio al 21 marzo

di Redazione

2 Febbraio 2022

È una delle opere d’arte più importanti della Settimana Santa di Caltanissetta. La preziosa “vara” pasquale raffigurante “L’Ultima Cena”, dopo l’Expo di Milano del 2015, sarà esposta, dal 4 febbraio al 21 marzo, al Molo E, nell’area imbarchi internazionali dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino.

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Caltanissetta, una delle Vare del Giovedì Santo (foto Giuseppe Sanalitro – Wikipedia)

La trasferta romana della storica scultura in legno e cartapesta, opera dei napoletani Vincenzo e Francesco Biangardi, rientra nel progetto “La Passione nel cuore della Sicilia”, un’iniziativa del Comune di Caltanissetta – con in prima linea il sindaco Roberto Gambino e l’assessore alla Cultura Marcella Natale – in collaborazione con l’Associazione Unione panificatori nisseni, proprietaria della storica “vara”, e gode del Patrocinio gratuito del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, ed è stata resa possibile grazie al contributo della Empedocle 2, società di costruzioni di Ravenna.Coordinato da Michele Spena, il progetto espositivo rientra nelle attività di promozione del patrimonio storico e culturale della città. E la Settimana Santa è centrale, da sempre, di questo patrimonio. Grazie all’impegno delle numerose associazioni cittadine che coordinano i riti e i gruppi sacri che arricchiscono l’intera settimana pasquale, la Settimana Santa di Caltanissetta ha conservato particolari sfumature che la rendono di rilevante valore, sia antropologico che sociale, sia culturale che prettamente religioso. Non a caso la Città di Caltanissetta fa parte di Recessap, la Rete europea delle celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua, che ha chiesto al Consiglio d’Europa, organizzazione internazionale che promuove tra l’altro la valorizzazione dell’identità culturale europea, l’istituzione di un itinerario continentale dei riti della Settimana Santa.
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Esposizione delle Vare

La Vara “L’ultima cena”, maestosa opera in legno e cartapesta, realizzata nel 1885 dai Biangardi su commissione della corporazione dei fornai e panificatori, apre la processione dei sedici grandi gruppi sacri durante i riti del Giovedì Santo nisseno. La disposizione dei 13 personaggi e la composizione della scena ricorda l’omonimo capolavoro pittorico di Leonardo da Vinci, a cui gli scultori presepisti napoletani si ispirarono. Questo gruppo sacro è considerato uno tra i più importanti dal punto di vista artistico. “L’ultima cena”, tradizionalmente conservata nella sala espositiva delle “vare” di Caltanissetta, raggiungerà lo scalo romano grazie alla ditta Floridia di Grammichele, specializzata in allestimenti museali e nel “viaggio” di opere d’arte di pregio. Durante gli spostamenti l’opera sarà seguita dalla restauratrice Elena Vetere della Partenope Restauri di Erice.Protetta da una teca di vetro, vedrà al suo fianco un totem video che riporterà una foto di Caltanissetta e le foto dei suoi principali monumenti, ciascuno con il suo Qr Code che porterà ad una scheda esplicativa realizzata dalla storica dell’arte Emanuela Pulvirenti. “L’amministrazione comunale che rappresento – ha detto il sindaco Gambino – dal primo minuto, si è mossa anche verso il recupero del senso di comunità e di identità della nostra città. Ecco perché abbiamo ritenuto importante promuovere questo ‘viaggio’ romano del gruppo sacro”.
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Chiesa di Sant’Agata al Collegio (foto AlessandroAM, Wikipedia)

“Il fatto di esporre la storica ‘vara’ nissena all’aeroporto di Roma, – ha proseguito il primo cittadino – non è solo un’enorme occasione di promozione della nostra città, della sua storia, del suo bagaglio culturale ma soprattutto, in un momento delicato dove la tutela della salute pubblica è diventata la sfida più importante, è anche l’opportunità di ribadire che Caltanissetta è sempre pronta, se le condizioni generali lo consentiranno, di rivivere la magia dei riti che ogni anno, per sette giorni consecutivi, accostano l’imponente forza della fede cittadina alla genuina curiosità dei tanti visitatori”.(Nella prima foto grande in alto la “vara” dedicata all’Ultima Cena – foto lasettimanasantacl.it)