Arte, cultura e spettacoli nella Catania dimenticata
Tornano a vivere cinque luoghi della città, trasformati in contenitori di eventi. Tutto pronto per la seconda edizione di “Wonder Time”, con oltre cento artisti coinvolti e 40 appuntamenti in un mese
di Federica Certa
23 Agosto 2018
Catania delle meraviglie. Arte, musica, teatro, ambiente, per riaprire cinque luoghi della città dimenticati, “oscurati”, semi sconosciuti, e trasformarli in contenitori di cultura e di contemporaneo: Porta Garibaldi, l’ex Istituto per l’incremento ippico, l’ex Manifattura Tabacchi, l’ex fabbrica delle calzature “Ega”, le Terme Sapuppo.Torna per la seconda edizione “Wonder Time”, in programma dal 7 settembre al 7 ottobre, quest’anno dedicata al tema dei quattro elementi: un’idea semplice, che nasce da una vicenda sfortunata e la trasforma in risorsa. Oltre 100 gli artisti coinvolti, 15 gli spazi pubblici e privati, 40 gli appuntamenti nell’arco di un mese, sul confine dorato tra estate e autunno.“Dopo aver superato un brutto incidente, Rossella Pezzino De Geronimo ha voluto regalare a Catania qualcosa di bello e duraturo – racconta Pierluigi Di Rosa, editore di Sud Press e organizzatore della manifestazione, a fianco dell’imprenditrice etnea e della gallerista Daniela Arionte – Un ciclo di eventi che coinvolgesse anche chi, di solito, non è fruitore di iniziative culturali. L’obiettivo è dunque quello di riqualificare le vie e le piazze del centro storico, risanare spazi di zone popolari abbandonati o ignorati dalla maggior parte dei cittadini, riaprirli e inserirli in un circuito di iniziative e visite pubbliche”.Tutto gratuito, in piena osservanza di un rinnovato spirito di mecenatismo urbano. Il quadrilatero compreso fra via Vittorio Emanuele e via Garibaldi, fra piazza Duomo e Porta Ferdinandea, corridoio di accesso simbolico alla città, crocevia di memorie sepolte e “storie del sottosuolo”, si rianima e si reinventa.Nelle stanze di Porta Garibaldi, concessa in gestione dall’amministrazione municipale all’associazione “Acquedotte”, troveranno posto le installazioni di musica, luci e video di Josè Angelino, realizzate in occasione della residenza dell’artista ragusano a Catania.L’ex Istituto dell’incremento ippico, nell’antico convento settecentesco dei gesuiti, diventa teatro espositivo per la collettiva di diciotto artisti siciliani Temporaryoung, un’opera diversa in ognuna delle minuscole stanze che erano le celle dei gesuiti, mentre nel galoppatoio al coperto, il più grande del sud Italia, arriverà da una collezione privata svizzera Troiano a cavallo, monumentale statua di Salvador Dalì alta due metri, che inaugura il carnet di appuntamenti con il concerto dell’orchestra jazz “HJO”, e resterà esposta al pubblico per tutta la durata del festival. “Stiamo recuperando il galoppatoio esterno – aggiunge Di Rosa – che, come tutti gli altri spazi riaperti e restituiti alla città, resterà fruibile anche dopo la manifestazione”.Severa e imponente, con la sua facciata neoclassica, l’ottocentesco edificio dell’ex Manifattura tabacchi – progettato dall’ingegnere Mario Musumeci, secondo per dimensioni solo al monastero dei Benedettini, già quartiere militare borbonico e poi opificio nella Catania operosa della seconda metà del secolo scorso, dove centinaia di donne si affrancavano dal confino domestico e conoscevano una prima inaspettata stagione di emancipazione – ritrova parte dei suoi spazi “negati”, alcuni locali interni e il cortile, per accogliere la personale “Le mie quattro radici”, di Pezzino De Geronimo, le installazioni murali di street-art di Demetrio Di Grado, la mostra di oggetti di design di Fabrizio Laneri e Luca Lombardo, le sculture di Jano Sicura dal titolo Legami. “Qui – aggiunge Di Rosa – stiamo ripulendo i mosaici del IV secolo, che verranno mostrati ai visitatori”.Performance ed esposizioni sono in programma anche in otto spazi privati. La fondazione Brodbeck ospita la mostra Esegesi, di Giovanni Iudice, e la collettiva Un luogo dove la poesia è possibile, con opere di Piero Guccione, Francesco Lo Savio, Urs Luthi, Christoph Meier, Carmelo Nicosia, Jan Vercruysse. Tra gli artisti coinvolti nella rassegna, anche Massimiliano Usai, Antonio Recca, Giovanni Kranti Lombardi, Andrea Santarlasci, Lillo Giuliana, Francesco Balsamo, Riccardo Brugnone, Zuzana Pernicova.È stata fabbrica di scarpe e di prodotti metallurgici, l’ex calzaturificio “Ega”, attiguo all’istituto salesiano di via Acquedotto greco. Chiuso da dieci anni e distrattamente adibito a magazzino, ospiterà le installazioni del designer bolognese Daniele Pario Perra, dal titolo “Galateo anarchico/Anarchetiquette”, manifesto programmatico della sua ricerca artistica dedicata al recupero urbano con tutti gli strumenti e le materie della street-art.Protagonisti anche i più piccoli, con gli appuntamenti in programma allo spazio “Wonderlad” di via Paladino (con il pomeriggio creativo dal titolo Che elefante sei), in piazza Duomo, in piazza Università e al Teatro Romano e Odeon. Valeria Di Loreto accompagnerà gli spettatori in viaggi avventurosi nella storia e nella leggenda, con “Catania tra miti e leggende” e “Catania dai greci ai romani”. A cura dell’associazione “Kids Trip”. Per info e prenotazioni, 334-7359654.Il 16 e 17 settembre sono le serate della Festa Acquedotte, due notti bianche alla scoperta di angoli nascosti del centro storico, con interludi teatrali tratti dall’opera musicale Empedocle nel vortice del caos, di Filippo Portera: tappe del percorso guidato, saranno la Tricora romana di via Santa Barbara, il foro romano del cortile San Pantaleone, la chiesa Madonna di Loreto, il Santuario di Santa Maria dell’Aiuto, le Terme Sapuppo di piazza Sant’Antonio, un piccolo impianto termale di forma quadrangolare, probabilmente un bagno privato appartenente a un ricco edificio che sfruttava quasi certamente le acque del vicino fiume Amenano.La struttura era in pessime condizioni, quando alla fine degli anni ‘90 la piazza venne riqualificata e fu collocata una discussa “protezione” in ferro e vetro per tutelare gli scavi e consentire la visibilità delle terme da un percorso ad anello con pavimenti trasparenti. Ma le cose non andarono come previsto, lo spazio fu chiuso e le condizioni ambientali favorirono la crescita di una selva di erbacce che hanno del tutto coperto le vestigia romane. Adesso, grazie all’impegno dei promotori del festival, il sito è in fase di recupero.Per il cartellone musicale l’11 settembre, in piazza Palestro, è in programma “An american russian night”, concerto dell’orchestra del teatro Bellini, diretta da Epifanio Comis: solisti Violetta Egorova e lo stesso Comis, con musiche di Rachmaninov, Barber, Gershwin. Mentre il 30, nella chiesa di S. Martino, il Quartetto Gofriller proporrà brani di Mozart e Schumann per Le melodie degli elementi.Quattro gli appuntamenti del carnet teatrale: il 18, 20, 21 e 23 settembre, rispettivamente alle Terme Achilliane (con la pièce di Guglielmo Ferro, Il ritorno di Micio Tempio, omaggio al poeta catanese che cantò l’eros e la sua terra, la natura e l’uomo), al porticciolo di San Giovanni Li Cuti (con Elementi, di Francesca Ferro), al parcheggio AMT di via Plebiscito (con Asia, di Antonio Ciravolo, interpretata da Tiziana Giletto) e in via Santa Barbara (con la pièce Nascita di un gigante, a cura dell’associazione “Lante”).Il 14, poi, allo spazio Wonderlad, esposizione delle tavole di Lucia Scuderi – una delle più apprezzate illustratrici di libri per ragazzi – dal titolo “Mare”, e alle 19 workshop con la paleontologa marina Rossana Filippone.Tutte le informazioni e i dettagli della rassegna, sulla pagina Facebook di Wonder Time Catania.