Teatro, musica, danza, workshop, eventi legati alla multiculturalità, alla memoria e alla sostenibilità. È questo il primo cartellone del Salinas Culture Hub presentato al Museo archeologico Salinas, alla presenza degli operatori e artisti coinvolti. Tutto nasce da un avviso che il museo e CoopCulture, hanno lanciato il 24 novembre per ricevere proposte legate al territorio. La “call” è andata oltre le aspettative, visto che sono giunti 82 progetti, sottoposti ad una giuria di sette esperti. Che si sono confrontati e hanno selezionato 14 proposte che coinvolgeranno tutti gli spazi del museo e che sono in linea con la sua mission: aprire il museo alla città, condividere gli spazi, progettare insieme. Ma l’avviso resta aperto: i prossimi progetti saranno realizzati in autunno e si stanno già ricevendo le nuove proposte.

Sarà presente anche l’associazione Malicaratteri
Salinas Culture Hub è dunque
un ricco calendario di eventi che mette insieme diverse forme espressive, coinvolgendo pubblici e temi diversi. Il progetti sono racchiusi in macroaree e saranno un modo per trattare temi attuali: migrazioni, donne, sostenibilità, ecologia, memoria, scrittura e archeologia. Attraverso la musica e il teatro, la danza e gli incontri a tema, i laboratori di scrittura e le visite pensate per i bambini. Il calendario ufficiale è ancora in via di definizione, i progetti si svolgeranno tra maggio e giugno con date che, però, sono suscettibili di variazioni.Per il teatro, andranno in scena:
“Le metamorfosi”, liberamente tratto dai tre libri di Ovidio nella messinscena di
Sandro Dieli nella sala delle Metope (17 maggio);
“Melodia primordiale” di Paola Pace (che lo interpreta) nell’Agorà, tratto da un inno omerico a Demetra e
“Il ratto di Proserpina” di Ovidio, con le percussioni di Sergio Calì (21 giugno). Per la sezione musicale, tocca a
“Vedere la musica” di Mario Bajardi (31 maggio), una performance sensoriale e uditiva di musica elettro-acustica, itinerante e coinvolgente nello spazio dell’Agorà. Protagonista per la danza, “Il mito di Eos e Cefalo”, performance di
Silvia Scalici e Davide Cannata, ispirata al mito riportato su una delle Metope del tempio di Selinunte, parte della collezione del Salinas. (14 giugno). I workshop e gli incontri prevedono
“Drum Circle”, un intervento per 70 persone, a cura de La bottega delle Percussioni: un evento ritmico comune basato sull’improvvisazione su tamburi e percussioni di ogni genere e poi
“La gestione dei Beni culturali” a cura di Salvare Palermo, tavoli tematici per 80 partecipanti con interventi di esperti di settore (28 giugno).Maggio, poi, sarà
il mese del libro: in tutto il museo e nel chiostro, si parlerà di pagine, caratteri tipografici, restauro di beni librari, e di produzione editoriale tradizionale con l’Associazione Culturale Malicaratteri (24 maggio). E sempre nello stesso mese, nel bookshop,
“Intersezioni, l’obiettivo racconta”, laboratorio creativo di scrittura di Gabriella Maggio, a partire dagli scatti del fotografo palermitano Nicola Scafidi, a cura della associazione Culturale Volo. Si partirà invece dalle metope per “Mimiamo il mito, visita al museo e laboratorio per bambini, a cura di Korai (4 maggio).

Una delle visite guidate di Salvare Palermo
Per gli eventi, alle donne saranno dedicate le giornate su
“Jole Bovio Marconi”, la storia della grande archeologa del primo trentennio del ‘900, attraverso lettere e documenti dall’Archivio di Stato, a cura di Archivia – Donne in relazione. In collaborazione con la Settimana delle Culture (18 maggio).
“Donne di Mare, Mare di Donne” a cura di Come una marea Onlus, storie al femminile legate in maniera diversa, al mare, con proiezioni e performance di danza (10 maggio). Siciliando Style – Associazione Culturale che nasce per raccontare la sicilianità al mondo – proietta il
documentario “Io sono qui” di Gabriele Gravagna sull’immigrazione minorile e i centri di accoglienza per minori non accompagnati. Al tema memoria si dedica Francesco Ficarotta, giovane fotografo palermitano che propone una mostra su “I luoghi abbandonati in Sicilia” con un focus sul sito abbandonato di Poggioreale: le foto in loop nel bookshop del museo. Di sostenibilità si parlerà invece durante una giornata del Club Unesco in cui verranno approfonditi alcuni dei temi trattati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.Tante attività saranno gratuite. Per gli spettacoli, è previsto un biglietto tra 7 e 10 euro. Laboratori da 5 euro.