◉ AGRIGENTO

A Racalmuto una mostra di Cristina Correnti dedicata a Sciascia

Fino al 15 gennaio la personale dell'artista palermitana ispirata allo scrittore. L’allestimento è una meta-narrazione tra ricordo e memoria ed è arricchito da una video-installazione

di Redazione

21 Dicembre 2024

È un omaggio a Leonardo Sciascia nella sua città attraverso 14 tele. La mostra “Il tempo il grande tempo” personale di Cristina Correnti, dedicata a Francesco Paolo Castiglione, illustre storico che ha fatto parte della ghiera degli scrittori pubblicati da Sellerio, verrà inaugurata il 21 dicembre alle 17.30 alla Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto, luogo da cui lo scrittore non si è mai discostato e da cui nasce la sua forza rigeneratrice. Seguirà un dibattito “Tra memoria e ricordo” alla presenza del sindaco di Racalmuto e presidente della Fondazione, Calogero Bongiorno e di alcuni esponenti del mondo culturale siciliano.

Da Roma, città nella quale l’artista vive ed opera, a Racalmuto la mostra personale della pittrice Cristina Correnti, si articola in un esposizione di 14 tele dedicate e ispirate al grande scrittore siciliano. L’allestimento a cura dell’architetto Cristina Bonanno è una meta-narrazione tra ricordo e memoria ed è arricchito da una video-installazione: produzione a corredo della mostra e opera del direttore delle Orestiadi Alfio Scuderi: “Leonardo Sciascia e Gibellina”, realizzata sul Cretto di Burri, fotografia e montaggio di Dario Palermo.

Come raccontava lo stesso scrittore in un’intervista alla giornalista francese Marcelle Padovani: “C’è stato un progressivo superamento dei miei orizzonti, e poco alla volta non mi sono più sentito siciliano, o meglio non più solamente siciliano. Sono piuttosto uno scrittore italiano, che continua a essere convinto che la Sicilia offra la rappresentazione di tanti problemi, di tante contraddizioni da poter costituire la metafora del mondo odierno”.

Le opere della Correnti riflettono il messaggio sempre attuale dell’uomo, dello scrittore, del politico Leonardo Sciascia. Quel blu, porpora, ocra – che ricordano l’uso del colore di Matisse o di Paul Klee sono le “parole visive” con le quali l’artista esprime la sua personale visione dell’arte: “Ho compreso che l’unica risposta umana, ciò, che veramente è umano contro questo disumano che è il dolore è la creatività dell’uomo, la sua capacità di creare oggetti immortali, opere di vita, segni del suo essere oltre il tempo, oltre il tempo storico che lo limita ad essere una data…”. Come ha fatto Leonardo Sciascia, il cui messaggio ieri come oggi è straordinariamente attuale, perché espressione di valori universali.

Nei dipinti della Correnti è raccontato così il vissuto dell’intellettuale Sciascia dal quale la forza creatrice dell’atto artistico trae ispirazione, riflettendo attraverso un linguaggio metanarrativo e multisensoriale, l’impegno, la lucida osservazione della realtà, l’analisi del mondo dello scrittore siciliano. Attraverso l’accostamento di stati d’animo, oggetti e figure è presente nelle opere della Correnti la costante ricerca di un’espressione dinamica e non statica, dove il colore si fa segno incisivo, linguaggio emozionale e intuitivo ma costruito sulla logica e sulla precisione. Come il linguaggio “illuminista” di Sciascia, che scava fino in fondo, alla ricerca della verità, “una metafora del mondo odierno”.

“Ho cercato di rappresentare in modo diretto, scarno e senza leziosità come quello del grande scrittore il momento catartico della ribellione verso quell’appiattimento culturale, verso quel lasciarsi vivere di cui la Sicilia era ed è metafora e per il quale l’uomo Leonardo Sciascia ha lottato”, ha detto Cristina Correnti.

La mostra sarà aperta dal 21 dicembre 2024 al 15 gennaio 2025. Lunedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 13. Martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.