◉ TERRE DEI TESORI
Da manager a Milano a viticultore tra gli antichi vigneti dell’Etna
Davide Bentivegna, 51 anni, catanese, è tornato in Sicilia dove ha fondato l’azienda agricola Entella, che produce vini biologici naturali. Recentemente si è dedicato anche alla coltivazione dell’Antica Mela dell’Etna, presidio Slow Food, da cui ricaverà sidro di qualità
di Angela Mannino
16 Ottobre 2023
di Angela Mannino
Formazione da economista, per sedici anni ha vissuto a Milano, dove lavorava per una grande azienda tedesca. Insomma, un ottimo lavoro con ottime possibilità di fare ulteriormente carriera. Ma, in cuor suo, non era felice. Nonostante tutto nella sua vita stesse andando per il cosiddetto verso giusto, quello socialmente riconosciuto in un percorso lavorativo brillante, non era completamente soddisfatto. La sua vocina interiore faceva sempre più spesso capolino, a rammentargli che se la raccontava sempre meno bene, la storia del successo meneghino. Poi, una sera, in una vineria di Brera l’incontro con Stefano Sarfati, “guru” dei vini naturali.
“È stata quella degustazione di vini biologici e biodinamici a illuminarmi – racconta Davide Bentivegna, 51 anni, catanese, che nel 2008 ha fondato sull’Etna l’azienda agricola Entella – : ho subito pensato che a casa mia, sulla Montagna, c’erano le condizioni ideali per coltivare le vigne nel modo appropriato a una viticultura naturale”. E, così, smessi i panni dell’economista in carriera, ha indossato stivali da contadino, acquistando antichi vigneti e terreni terrazzati sul versante orientale e nordorientale del vulcano più alto d’Europa.

Le vigne dell’Azienda Entella
“Ho investito – dice Bentivegna – tutto quello che avevo messo da parte durante i miei sedici anni da manager della Siemens. Ho comprato terreni in sette contrade diverse che danno vita ad altrettanti vini. Da Presa nel Comune di Mascali con i suoi 450 metri sul livello del mare, ai 600 metri di altitudine di contrada Galfina a Linguaglossa, agli 800 di Passopisciaro dove si trova la cantina, ai quasi mille metri delle contrade di Sciarone e Nave a Randazzo… le nostre vigne sono tutte coltivate nel rispetto dell’agricoltura biologica e producono vini differenti, grazie anche ai diversi microclimi delle varie zone di provenienza dell’uva. La nostra è una concezione radicale: prima che agricoltori, ci consideriamo custodi delle antiche vigne che abbiamo riportato in vita”.
Oggi l’azienda agricola Entella ha dieci dipendenti e, per quanto riguarda il vino, produce dalle ventimila alle venticinquemila bottiglie all’anno, destinate al mercato italiano ed europeo. Inserita nel progetto Terre dei Tesori, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana, nell’ottica della valorizzazione delle aziende più virtuose in merito alla qualità dei prodotti e al rispetto delle buone pratiche ambientali, l’azienda agricola Entella è socia di VinNatur, prestigioso circuito internazionale che raggruppa oltre duecento viticultori di dieci diversi paesi, tutti con il comune obiettivo e sogno di produrre vini naturalmente buoni.
“La mia avventura nel mondo del vino – dice Davide Bentivegna – è iniziata con ‘Notti Stellate’, l’Etna Rosso imbottigliato nel 2010 e prodotto con le uve di un antico vigneto impiantato nel 1918 in contrada Galfina a Linguaglossa. È stato il primo frutto della viticultura naturale che promuoviamo, rispettando il disciplinare VinNatur: nei nostri vini, infatti, le fermentazioni avvengono spontaneamente, grazie ai lieviti naturalmente presenti nelle uve; soltanto se necessario, o nel caso di annate meno fortunate, aggiungiamo dosi minime, direi ‘omeopatiche’, di solfiti”.

Vitigni sull’Etna
“Notti stellate” è anche il nome dell’enoagriturismo dell’azienda Entella, che dal 2015 sorge nel territorio di Mascali, con una vista mozzafiato sul panorama dell’Etna e su Taormina.
Non solo vino, però. Tra un calice e l’altro, Bentivegna e il suo gruppo di lavoro, si sono imbarcati in una nuova avventura: l’Antica Mela dell’Etna, già presidio Slow Food. “La nostra – dice Davide Bentivegna – è una filosofia di vita volta al recupero e alla valorizzazione delle antiche colture etnee, ma anche una strategia compensativa in tempi di cambiamenti climatici che non si assicurano, per il futuro, la possibilità di vendemmiare ogni anno come si fa adesso”. Non solo vino, quindi, ma anche sidro! È proprio il caso di dire che c’è fermento all’azienda agricola Entella, dove la produzione delle prime bottiglie di sidro è in programma per la fine del 2024.