Dai depositi alle sale di Palazzo Abatellis, risplende un trittico medievale restaurato

In mostra una preziosa pala d’altare quattrocentesca, raffigurante l’incoronazione della Vergine fra i Santi Pietro e Paolo, tornata a nuova vita grazie a fondi privati erogati attraverso l’Art Bonus

di Redazione

24 Marzo 2023

Era custodito nei depositi di Palazzo Abatellis e adesso è esposto fresco di restauro nelle sale della Galleria regionale della Sicilia. È un prezioso trittico medievale raffigurante l’incoronazione della Vergine fra i Santi Pietro e Paolo, restaurato con fondi privati dei marchesi Marida e Annibale Berlingieri. Da oggi fino al 30 aprile l’opera, gemella di un altro trittico proveniente anch’esso dalla chiesa normanna di San Pietro La Bagnara, demolita nel 1834, è in mostra a Palazzo Abatellis, a Palermo.

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Particolare del trittico

Si tratta del primo progetto pilota in materia di Art Bonus, interamente realizzato grazie a mecenati privati. È una misura disposta dal ministero della Cultura, che prevede un credito d’imposta del 65 per cento per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura.Il restauro conservativo dell’opera – fanno sapere dalla Regione – è stato accompagnato da approfondimenti diagnostici e conoscitivi per datare i materiali costruttivi e le tecniche esecutive di carpenteria e pittura su superfici lignee. La pala d’altare quattrocentesca rappresenta una rara testimonianza di pittura medioevale, mai uscita dai depositi della galleria, che assembla più scomparti e cuspidi su base a predella e pilastrini laterali poligonali che moltiplicano le superfici interamente dipinte su fondo oro.
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Particolare del trittico

ll dipinto appartiene al gruppo di opere prese in esame dalla storiografia moderna per configurare l’ambiente artistico a Palermo e nella Sicilia occidentale nei primi del Quattrocento, fra importazioni di opere prevalentemente toscane e atelier di artisti stabilmente presenti e attivi a Palermo come interpreti di una cultura figurativa ricca di influenze nelle varie declinazioni, ora senesi, ora pisane, ora liguri, ora iberiche.
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L’opera restaurata presentata a Palazzo Abatellis

“Siamo particolarmente felici per questo primo intervento realizzato con uno strumento fiscale che si rivela utilissimo. L’operazione – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – è un chiaro segnale dell’interesse e della passione che tante persone nutrono verso l’arte. Certi dell’importanza che riveste la partecipazione dei privati nella gestione dei beni culturali, speriamo di poterci aprire sempre di più a forme di collaborazione come questa per restituire alla collettività parti fondamentali della storia della quale, spesso, le opere d’arte sono testimonianza”.