Dalla Villa del Casale ai templi di Agrigento, arriva il videogioco dei tesori archeologici siciliani

Presentato il progetto Augustus, per far conoscere i principali siti di interesse artistico e culturale dell’Isola, attraverso l’utilizzo di nuove metodologie di educazione al patrimonio

di Marco Russo

1 Luglio 2022

C’è la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, ma anche la Valle dei Templi di Agrigento, l’antica Naxos e il complesso di Santa Caterina d’Alessandria a Palermo. Sono i luoghi di Augustus, videogioco tutto italiano creato per far conoscere i tesori archeologici siciliani. Il nome, oltre a richiamare lo storico imperatore romano, è anche l’acronimo di AUgmented Game for Sicilian ToUrism marketing Solutions, un progetto finanziato attraverso il Po Fesr Sicilia 2014-2020, per far conoscere i principali siti di interesse artistico e culturale siciliani, attraverso l’utilizzo di nuove metodologie di educazione al patrimonio culturale, come il mondo dei videogiochi.

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Il Teatro Antico di Taormina nel videogioco

Capofila del progetto è Ett Spa, industria digitale e creativa internazionale che si occupa dello sviluppo della app e delle componenti di realtà aumentata e virtuale. Il progetto si avvale del contributo di enti pubblici di ricerca e di aziende private esperte nei settori di riferimento: il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche dell’Università di Palermo, per l’analisi e studio socio-economico del contesto applicativo del progetto e la definizione di un modello di business per lo sfruttamento commerciale dei risultati del progetto; ma anche l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr, per l’analisi e lo studio delle dinamiche di fruizione avanzata del patrimonio culturale; Red Raion Srl per la progettazione e sviluppo del videogame; AdMeridiem Srl per la promozione e valorizzazione del progetto di ricerca.Protagonista è il primo imperatore romano, Augusto, attraverso cui il giocatore scoprirà le bellezze della Sicilia. Nel gioco ci sono diverse prove da affrontare ed enigmi basati su avvenimenti storici reali, che permetteranno ai partecipanti di vivere in prima persona una storia di scoperta e conquista. Scopo del gioco è aiutare l’imperatore a ricostruire la sua Camera Mirabilia, esplorando i siti turistici siciliani e recuperando i reperti perduti.Il progetto Augustus è stato presentato nei giorni scorsi a Palermo, nell’aula informatica della facoltà di Economia. Nel corso della giornata si è svolta una tavola rotonda alla quale hanno preso parte diversi protagonisti del settore videoludico regionale e nazionale come Daniele Ferdani, Fabio Viola, Andrea Dresseno, Maurizio Amoroso, Marco Vigelini, Davide Leone, con la moderazione dell’economista e docente universitario Ludovico Solima, e di Elisa Bonacini, archeologa esperta di comunicazione culturale con le nuove tecnologie. Nel pomeriggio, gli appassionati si sono cimentati nelle sessioni di playshow dedicate al videogioco.
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Augustus

“È stata l’occasione per fare il punto sulla ‘gamification’ in un contesto, quello siciliano, che cerca di stare al passo con la stessa attenzione che a questa pratica si rivolge a livello nazionale e internazionale – spiegano gli organizzatori – . Il crescente interesse per l’applicazione dei videogiochi nel settore culturale è giustificato non solo dalle evidenti e ben dimostrate ricadute in ambito didattico, ma anche dagli effetti sull’economia e sul turismo. A tal proposito, prova tangibile dell’efficacia dei videogiochi in ambito di promozione e marketing territoriale si è largamente dimostrato il fenomeno del cosiddetto ‘turismo ludico’, che consiste nell’aumento dei flussi turistici verso le località in cui sono ambientati i videogiochi come una vera e propria ‘strategia’ messa in atto per attirare turisti e migliorare la loro esperienza in una specifica destinazione”.Per maggiori informazioni sul progetto cliccare qui.