◉ LE VIE DEI TESORI
Dalla Vucciria che scompare al Liberty che resiste, le passeggiate del quinto weekend
Sabato 8 e domenica 9 novembre un viaggio tra le stratificazioni della città: si rileggeranno i diari dei viaggiatori stranieri del Settecento, si esplorerà Villa Boscogrande set de "Il Gattopardo", si osserverà da vicino la complessa realtà dello Zen e si camminerà tra le bellezze sopravvissute al sacco edilizio. Completa il programma un omaggio all'Art Nouveu dove un tempo si trovava il Firriato di Villafranca
di Dario La Rosa
6 Novembre 2025
Si riflette sul presente, si tocca con mano come si viveva nel passato e si prova a immaginare il futuro. È insieme un viaggio nel tempo, quello delle passeggiate del quinto weekend del Festival Le Vie dei Tesori, e occasione per vedere come si trasforma la città, dalle ville nobiliari ai quartieri che finiscono sui giornali per la cronaca, spesso nera. Sabato 8 e domenica 9 novembre si passeggerà su Monte Pellegrino, si toccheranno i palazzi Liberty, si discuterà di centro storico e periferie. A voi la scelta, per tuffarvi fra le bellezze nascoste di Palermo.
Iniziamo con le passeggiate di sabato 8 novembre. Alle 9 è possibile scoprire un Eden a due passi dalla città: villa Mirto e il bosco Aglisotto. Partendo dall’agriturismo Villa Mirto, siamo a poca distanza da Giacalone, nei luoghi in cui sorge il fiume Oreto, si raggiungerà una piccola, ma suggestiva cascata, per poi percorrere un sentiero fino a raggiungere il Bosco di Aglisotto (qui per prenotare). Chi vuol sentirsi in viaggio, pur rimanendo in città, potrà invece approfittare di un itinerario curato dallo storico Sergio Intorre, che tocca i luoghi del Genio di Palermo nei diari dei grandi viaggiatori del passato (la passeggiata inizia alle 11). Partendo da piazza Pretoria, la passeggiata attraversa i luoghi del centro storico che furono tra i principali oggetti di racconto e discussione dei viaggiatori stranieri che giunsero in Sicilia tra XVIII e XIX secolo. Da piazza Pretoria si va verso piazza Rivoluzione per arrivare poi, attraverso la Kalsa, a Villa Giulia (qui per prenotare).
Nel primo pomeriggio (alle 15.30) avrete la possibilità di conoscere il quartiere Zen sotto un altro punto di vista. Da sempre associato a storie di degrado e criminalità, presenta una realtà molto più complessa e sfaccettata, fatta di vite quotidiane, impegno civico e rapidi cambiamenti. Questa passeggiata porta alla scoperta della storia del quartiere, dipanandosi lungo un percorso che è non solo urbanistico, ma anche cronologico. Consideratela una scommessa: nessuno uscirà da questa esperienza con la stessa idea del quartiere che aveva all’inizio (qui per prenotare). La giornata del sabato si chiude con un appuntamento pomeridiano, alle 18, che richiama uno dei detti più famosi di Palermo, quello legato alle balate della Vucciria che non si asciugavano mai. L’itinerario si svolgerà all’interno del quartiere, fra le numerose chiese e gli angoli che riservano tanti piccoli e grandi segreti. Se l’antico mercato del quartiere, detto Buccerìa vecchia, un tempo uno dei più importanti della città è oggi pressoché scomparso, è però possibile leggere la grandezza di Palermo nel passato attraverso quel che ne rimane (qui per prenotare).
La domenica si parte di buon mattino. Alle 9 è in programma una passeggiata che vi porterà a scoprire lo zubbio della Perciata a Monte Pellegrino. La passeggiata si sviluppa lungo la zona sommitale settentrionale, dove vengono raccontate le principali caratteristiche del monte, dai fossili presenti alle micro aree geologiche, compresa quella dello zubbio della Perciata, uno degli inghiottitoi attraverso cui le acque superficiali s’infiltrano nella montagna, alimentando i circuiti sotterranei (qui per prenotare).
All’insegna della natura è anche l’escursione a Grotta Conza prevista per le 9,30. Visitarla è come fare un viaggio nella Preistoria a un passo da Palermo. La grotta, che si trova ai margini della storica borgata di Tommaso Natale, sulle pendici di Pizzo Manolfo, fu abitata dall’uomo nel Paleolitico, era compresa tra due milioni e diecimila anni fa, come testimoniato da utensili in selce e ossidiana ritrovati al suo interno. Ma la grotta, oggi Riserva naturale della Regione Siciliana, è anche uno scrigno di meravigliosa vegetazione mediterranea, un polmone verde punteggiato da frassini, carrubi, ulivi (qui per prenotare).
Dalla natura al cinema il passo è breve. Alle 10,30 potrete visitare Villa Boscogrande, location scelta da Luchino Visconti per girare uno dei film più famosi della storia italiana: Il Gattopardo. Dagli affreschi di casa Salina passando per terrazze maiolicate e scaloni monumentali, la passeggiata celebrerà il trionfo del trompe l’oeil tra corti e raffinati giardini (qui per prenotare). Il ricco calendario di questa domenica prevede anche un tuffo tra i misteri e le bellezze della Favarella (alle 10,30). Vi ritroverete a Ciaculli, vicino alle antiche sorgenti arabe. Conoscerete le antiche condutture medievali e vi addentrerete fra le coltivazioni di agrumi. Durante la visita condotta dal docente di Colture arboree Giuseppe Barbera e dallo storico del sottosuolo Pietro Todaro, si riannoderà il filo delle acque e si parlerà della piccola cappella settecentesca e della “pirrera” sotto il caseggiato che durante la guerra venne usata come ricovero antiaereo dalle bombe americane (qui per prenotare).
Per finire, nel pomeriggio, alle 15,30 inizia l’ultima passeggiata del weekend, dedicata al Liberty. La fondazione della Strada della Libertà, l’Esposizione Nazionale e la successiva lottizzazione del vecchio Firriato di Villafranca saranno il leitmotiv di un itinerario che vi permetterà di ricostruire quest’ultimo momento di fulgido splendore culturale cittadino con un focus sull’architettura dell’epoca e sui cambiamenti avvenuti con il “sacco di Palermo” (qui per prenotare).















