◉ SPETTACOLI

“I Capuleti e i Montecchi” inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo

Il canto d’amore di Romeo e Giulietta messo in musica da Vincenzo Bellini, nella regia di Idan Cohen, diventa metafora di una società che idealizza la giovinezza. Sul podio il direttore Omer Meir Wellber

20 Novembre 2023

Un nuovo e visionario allestimento de “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, inaugura, mercoledì 22 novembre alle 20 la stagione 2023-2024 di opere e balletti del Teatro Massimo di Palermo che lo produce. A dirigerlo il direttore musicale Omer Meir Wellber che con l’Orchestra, il Coro, il Corpo di ballo del Teatro e la regia di Idan Cohen porta in scena con il capolavoro di Bellini il mito degli amanti veronesi.

Francesca Pia Vitale

Nel nuovo allestimento prodotto dal Teatro Massimo ad interpretare i protagonisti sono il mezzosoprano russo Maria Kataeva al debutto nel ruolo di Romeo, e nel cast alternativo Anna Pennisi, giovane artista siciliana che invece ne ha già una buona esperienza internazionale; debutta come Giulietta anche il soprano spagnolo Marina Monzó, di ritorno a Palermo dopo Don Pasquale, che si alterna nelle repliche con Francesca Pia Vitale, fresca vincitrice del Concorso internazionale “Toti Dal Monte” proprio per il ruolo di Giulietta; il rivale Tebaldo è Ioan Hotea, anche lui di ritorno a Palermo dopo il successo in Don Pasquale, in alternanza con il tenore turco Mert Süngü che si è recentemente fatto apprezzare nel concerto inaugurale della stagione concertistica; Capellio è interpretato dal basso Marco Spotti; Lorenzo è Gabriele Sagona. I costumi sono di Edoardo Russo, il costumista che insieme a Carlo Poggioli ha firmato i sontuosi costumi della serie Netflix su Il Gattopardo girata in questi mesi in Sicilia mentre le luci sono disegnate dal light designer Bambi. Drammaturgia e assistente alla regia Raïna von Waldenburg. Assistente alla regia Antonella Cozzolino. Assistente alla coreografia Ted Littlemore. Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo, Maestro del Coro Salvatore Punturo, Direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau.

“I Capuleti e i Montecchi” al Teatro Massimo

“Inauguriamo la stagione con un capolavoro ‘siciliano’ come I Capuleti e i Montecchi, l’opera di Bellini a me più cara – dice il direttore musicale Omer Meir Wellber – con un connubio di musica e danza concepito insieme al regista e coregrafo Idan Cohen che ha ambientato la vicenda in un museo tassidermico distopico disegnato dallo scenografo Riccardo Massironi. La coppia dei protagonisti, Romeo e Giulietta, come previsto dalla partitura di Bellini è affidata a due voci femminili, con Romeo en travesti. Una scelta stilistica legata alla consuetudine dell’epoca, che oggi ha anche una valenza politica nel mostrare quanto siano simili le persone dei due schieramenti in conflitto, sia a livello vocale che umano”.

“I Capuleti e i Montecchi sono un capolavoro senza tempo, che ha ispirato alcuni dei più grandi compositori dal tardo Ottocento fino ad ora – aggiunge il regista e coreografo Idan Cohen. In questo allestimento contemporaneo dell’opera ho deciso di concentrarmi su un elemento affascinante dell’interpretazione data da Bellini e Romani dell’eterno racconto di Romeo e Giulietta: il modo in cui giocano con l’elemento musicale e drammaturgico del tempo. Gli amanti eternamente giovani… Romeo e Giulietta rimangono giovani per sempre. La nostra società idealizza in modo feticistico la giovinezza, in modo speciale per le donne, che sono incoraggiate a perseguire l’obiettivo di rimanere e sembrare eternamente giovani. Perciò il nostro allestimento pone uno specchio di fronte a queste pressioni della società, mettendo in mostra l’oggettificazione e la conservazione di Romeo e Giulietta come personaggi giovani. Facendo ciò presento e metto in discussione i metodi e le giustificazioni con i quali la cultura occidentale crea i suoi martiri. Questo allestimento de I Capuleti e i Montecchi – conclude il regista – vi invita a riconsiderare la storia eterna di Romeo e Giulietta nel contesto di sfide e aspirazioni contemporanee. Ogni generazione ha i propri Romeo e Giulietta. E spero che trovi degli echi su molti piani, lasciandovi con una comprensione più profonda del persistente potere dell’arte di entrare in contatto con il mondo intorno a noi, anche in momenti in cui speranza, ingenuità e amore sembrano concetti lontani e l’umanità dispiega tutta la sua crudeltà e violenza”.

“Inauguriamo la nuova stagione 2023-2024 con ‘I Capuleti e i Montecchi’ di Vincenzo Bellini, – dice il sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo, Marco Betta – una grande storia d’amore e morte che racconta in modo emblematico l’eterno conflitto tra le scelte degli individui ed i conflitti della società che condanna per sempre i due amanti all’infelicità. Con questo inestimabile capolavoro diamo il via alla nuova stagione di opere e balletti confortati dai dati che registrano il ritorno a teatro del grande pubblico, come nelle stagioni pre-pandemia, una sfida difficile che ci conferma quanto il patrimonio musicale e artistico dei teatri italiani possa essere un centro di crescita civile e sociale”.