Il cinema crocevia di culture, torna a Palermo il Sole Luna Doc Film Festival
In programma, dal 3 al 9 luglio, le proiezioni di cinquanta opere, di cui diciannove in concorso con tredici anteprime nazionali che saranno esaminate da una giuria internazionale. All’inauguraione interverrà il regista, scrittore e produttore iraniano Mohsen Makhmakbaf
di Guido Fiorito
30 Giugno 2023
Il Sole Luna Doc Film Festival torna alla Galleria d’arte moderna di Palermo per la diciottesima edizione, dal 3 luglio al 9 luglio. Tre i luoghi che ospiteranno i numerosi appuntamenti: lo spazio Bonet, il chiostro di Sant’Anna e la Sala conferenze, per un cinema sotto le stelle. Il sindaco Roberto Lagalla ha annunciato la volontà di rilanciare la struttura, che dopo la presentazione della Rotta dei catalani di Emilio Isgrò e la mostra in corso del fotografo Avedon, ospiterà dal 15 al 30 luglio l’esposizione itinerante sul centenario dell’Aeronautica militare.Avedon sta attirando molti visitatori, così come le domeniche d’ingresso gratuito al museo. Renzo Botindari, responsabile delle Galleria con la consulenza dell’ex direttrice Antonella Purpura, ha annunciato nell’occasione che sarà presto realizzata la nuova illuminazione sostenibile a led della Gam.
Il Sole Luna Doc festival torna con una macchina collaudata in grado di ospitare cinquanta opere, di cui diciannove in concorso (otto lungometraggi e undici corti) con tredici anteprime nazionali. Una scelta, come hanno spiegato i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, frutto di una importante selezione, perché in ogni edizione sono oltre cinquecento le opere che aspirano a una presenza. L’ingresso alle proiezioni è libero.Il significato del Festival è quella che Lagalla indica naturale in una città caratterizzata storicamente “dal messaggio di tolleranza e di convivenza tra diverse culture”. Le opere ospitate riguardano, infatti, tutto il mondo in uno spirito di conoscenza reciproca. All’apertura interverrà il regista, scrittore e produttore iraniano Mohsen Makhmakbaf, autore, tra l’altro di Viaggio a Kandahar premiato a Cannes ne 2001, che presenterà il suo ultimo lavoro: Talking with rivers. Una sezione del festival riguarda infatti proprio Iran e Afghanistan, che un tempo erano una sola terra, che dialogano nel mediometraggio (50’) di Makhmakbaf, che sarà proiettato in prima mondiale.I film in concorso saranno esaminati da una giuria internazionale, di cui fa parte anche la regista iraniana Firouzeh Khosrovani, che assegnerà due premi: al miglior lungometraggio e al miglior cortometraggio. Storie che riguardano tutto il mondo, dal Messico alla Cina, dall’Austria all’Ucraina. Tra i film fuori concorso, Sur l’Adamant di Nicola Philibert che ha ricevuto l’Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino e Il Cerchio di Sophie Chiarello che ha vinto quest’anno il David di Donatello nella sezione documentari. Altre due giurie al lavoro: le allieve della VB del liceo classico al Maria Adelaide e una di “nuovi italiani”, di origine multiculturale.In programma anche due concerti: la Bottega delle percussioni con il Drum Circle e Pacha Kama e la tribù di origine sudamericana.Lucia Gotti Venturato, presidente del Festival, ha annunciato una edizione attenta alle tematiche ambientali, con un premio speciale dedicato (Doc for future) e laboratori per i bambini e un decalogo green che va dall’uso di carta da foreste gestite in modo responsabile, all’uso di materiali riciclabili e buffet utilizzando prodotti vegetariani e del territorio.La sezione fuori concorso Sicilia Doc, curata da Costanza Quatriglio, direttrice del Centro sperimentale di cinematografia a Palermo, mostrerà i sei documentari selezionati, ovvero i lavori di diploma di altrettanti autori, con un premio loro riservato di cinematographe.it.