Il corallo di Sciacca si mette in vetrina con il Festival FerdinanDea

L’oro rosso è tra i protagonisti dell’edizione primaverile delle Vie dei Tesori nella città agrigentina. In programma visite, passeggiate e immersioni

di Marco Russo

23 Marzo 2022

È l’oro rosso di Sciacca. Un tesoro unico al mondo, sommerso a centinaia di metri nei fondali del Canale di Sicilia. È il corallo nato alle pendici del vulcano sottomarino al largo delle coste agrigentine. È figlio dell’Isola Ferdinandea, oggi una piattaforma di roccia che si trova tra 6 e 8 metri sotto la superficie del Mediterraneo, ma che, quasi due secoli fa, affiorò per poi inabissarsi subito dopo, scatenando dispute sulla sovranità. All’Isola Ferdinandea è ispirato il festival organizzato dalle Vie dei Tesori a Sciacca, che si svolgerà nei weekend dal 26 marzo al 10 aprile, con visite guidate, passeggiate, videomapping e mostre (ve ne abbiamo parlato qui).

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Lavorazione del corallo al laboratorio Nocito

Il corallo di Sciacca sarà protagonista di alcuni degli appuntamenti del Festival. Tutti i sabato, il 26 e 29 marzo e il 9 aprile, dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30, si potrà visitare il museo della famiglia Nocito, gioiellieri ed orafi da quattro generazioni (qui per prenotare). Uno spazio che custodisce antichi gioielli accanto a stampe, strumenti di navigazione, modelli di navi, coralli e tesori che si legano indissolubilmente a fatti memorabili del tempo come l’emersione e la successiva scomparsa dell’Isola Ferdinandea. I Nocito in persona guideranno i visitatori in una storia dalla trama fittissima ed avvincente come quella un film, animata da marinai, regnanti, poeti, soldati, personaggi e stranieri in cerca di gloria e fortuna.
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Laboratorio del corallo della famiglia Conti

Protagonisti del Festival anche i coralli della famiglia Conti, gioiellieri dal 1980. Il grande appassionato è Pippo che scopre il corallo, in particolare quello che nasce al largo di Sciacca, in un mare ribollente che ad ogni passaggio riserva nuove sorprese. Grazie all’impegno di Pippo, i maestri orafi del laboratorio di famiglia hanno appreso le antiche tecniche della tradizione siciliana, riuscendo a diventare dei veri e propri esperti. Mostreranno la loro creazioni, tutti i weekend del Festival, dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30 (qui per prenotare).
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Casa Scaglione

Da non perdere, poi, la rara collezione di coralli dell’Isola Ferdinandea, custodita a Casa Scaglione (qui per prenotare). Per il Festival si potrà ammirare una collezione speciale curata dal Consorzio Corallo di Sciacca, depositario del marchio di tutela di questo prezioso fossile. La dimora natale dell’ispettore onorario alle Antiche e belle arti di Agrigento, Francesco Scaglione, tra Sciacca, Palermo e Roma, dove morì nel 1938, si potrà visitare tutti i weekend, dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30. Appassionato collezionista e amante d’arte, alla sua morte, le figlie donano la casa e le collezioni al Comune di Sciacca. Al primo piano, il salone si affaccia su un giardino interno, i soffitti sono dipinti a tempera, e i pavimenti conservano le maioliche originarie. È ricostruita nei dettagli la casa dell’epoca: mobilio, oggetti, una quadreria di ritratti, oltre a paesaggisti, santini e cartoline.
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La Madonna del Soccorso

Il corallo sarà protagonista anche di una passeggiata speciale, in programma sabato 9 aprile alle 10, condotta dalla guida turistica Vitalba Craparo (qui per prenotare). È l’oro rosso che impreziosisce gli ex voto aurei e argentei donati nel corso dei secoli alla patrona della città, la Madonna del Soccorso. Il percorso seguirà il fil rouge che lega devozione, scoperte ed eleganti manufatti, al mare infinito che bagna la città, tra le strette vie del Quartiere dei Marinai, culla del culto mariano delle fiuredde (icone). Dall’affaccio sul punto in cui sorgeva un tempo Porta di Mare, passando per la Chiesa Madre, si raggiunge il museo diocesano di Sciacca, inaugurato nel luglio 2019.
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Sub (foto David Mark, Pixabay)

Infine, sempre sulla scia dei coralli, il 26 e 27 marzo e il 9 e 10 aprile, in programma anche un’immersione, riservata però a sub esperti in possesso di brevetto, alla scoperta del banco di Graham, dove si trova il vulcano sommerso da cui nacque l’Isola Ferdinandea (qui per prenotare).Per prenotazioni e informazioni sul programma del Festival FerdinanDea cliccare qui.