La Sicilia di Dolce e Gabbana tra film e sfilate
Tanti i progetti degli stilisti in cantiere, tra cui una pellicola di Tornatore che farà il giro dell’Isola e una mostra in autunno a Palermo
di Redazione
20 Luglio 2020
Un amore viscerale raccontato attraverso la moda. La Sicilia di Domenico Dolce e Stefano Gabbana – eccessiva, accecante e originaria – diventa manifesto di un programma mirato alla promozione dell’Isola. I due stilisti, ambasciatori del made in Italy nel mondo, sono stati scelti dalla Regione per la direzione creativa di progetto di valorizzazione della Sicilia. Una decisione strategica, deliberata dalla giunta nelle scorse settimane, che vede impegnati gli assessorati alle Attività produttive e al Turismo e spettacolo.
Ad inaugurare la collaborazione, il progetto “Cinema all’aperto”: uno schermo itinerante, realizzato in alcune fra le più belle piazze siciliane, che proietterà il film “Devotion”, diretto da Giuseppe Tornatore e prodotto da Dolce&Gabbana, con le musiche inedite di Ennio Morricone. Il film è stato presentato in anteprima assoluta sabato al Teatro Antico di Taormina, in una serata organizzata dalla Regione Siciliana, Taormina Film Fest e Fondazione Taormina Arte, con ospite d’onore Monica Bellucci e performance speciale de Il Volo. “Devotion” verrà poi proiettato ad agosto in alcune tra le più belle piazze della Sicilia, nel contesto di un progetto culturale di ampio respiro di promozione artistica, folcloristica e enogastronomica, sotto la direzione creativa di Dolce&Gabbana e il patrocinio della Regione Siciliana.Dopo la proiezione di Taormina, quindi, toccherà a Siracusa, l’1 agosto in piazza Duomo; poi il 5 sulla scalinata di Caltagirone; l’8 in piazza Stenditoio a Castellamare del Golfo; il 12 a Palermo, davanti al Politeame e al Teatro Massimo, per finire il 16 agosto in piazza Trinità a Polizzi Generosa, sulle Madonie, paese natio di Domenico Dolce. Così Dolce e Gabbana, per il loro film, hanno scelto ancora una volta Giuseppe Tornatore. Il rapporto di profonda amicizia e stima reciproca tra i due stilisti e il regista premio Oscar – sempre presente nei momenti fra i più importanti della storia di Dolce&Gabbana e autore di spot memorabili – torna a intrecciarsi sul grande schermo dopo il cameo nella scena della corriera de “L’uomo delle stelle” e si concretizza nella realizzazione del film “Devotion”. Girata in gran parte nel cuore di Palermo e ai piedi del grande Duomo di Monreale l’opera – si legge in una nota diffusa dagli stilisti – “racconta l’infinito amore di Dolce e Gabbana per la Sicilia, fonte inesauribile della loro creatività, e l’instancabile passione per il loro lavoro: un intimo percorso alla scoperta di una dimensione autentica e lontana dai riflettori della moda”.“È su questo percorso – si legge ancora – che si dipana il racconto del film, sotto lo sguardo attento della cinepresa e quello di misteriose figure che osservano curiose gli stilisti al lavoro nelle sartorie, svelando rapporti di senso altrimenti impercettibili. Una narrazione in cui ritornano spesso, incalzanti, gli inconfondibili fregi e le scene delle gesta dei paladini dipinti sul carretto siciliano, umile mezzo di trasporto che tra le mani degli artigiani diventa opera d’arte ed epico racconto della storia dell’Isola”.Oltre alle proiezioni del progetto “Cinema all’aperto”, prevista una mostra fotografica in anteprima a Palermo per il prossimo autunno a Palazzo Reale e anche un evento di moda che gli stilisti vorrebbero realizzare nel capoluogo, bissando il successo della sfilata del 2017. “Il genio artistico e creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana ha contribuito a diffondere nel mondo l’immagine solare e positiva della Sicilia – commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – . L’originalità e la qualità delle loro creazioni sono il miglior biglietto da visita per una regione in cui natura, colori, profumi, storia e cultura si fondono in un paesaggio talmente affascinante da colpire il cuore e la mente del viaggiatore e stimolare la fantasia di chi ancora non ha visitato questa splendida terra”.