Le Vie dei Tesori per due sere alle Catacombe dei Cappuccini con l’esperto

Visite speciali in occasione della commemorazione dei defunti alle storiche cripte di Palermo in compagnia del paleopatologo Dario Piombino Mascali, uno dei maggiori studiosi di mummie al mondo

di Redazione

2 Novembre 2022

Nel giorno dedicato ai defunti un’esperienza straordinaria che è anche un ultimo regalo fuori programma delle Vie dei Tesori a Palermo: mercoledì 2 e giovedì 3 novembre alle 21 si potranno visitare le catacombe dei Cappuccini seguendo le spiegazioni e le storie di uno dei maggiori esperti al mondo, di mummie, di cripte e catacombe: sarà il paleopatologo messinese Dario Piombino Mascali – ispettore onorario della Regione Siciliana per il patrimonio mummificato, direttore del Progetto mummie siciliane, ma anche conservatore delle catacombe dei Cappuccini e docente in Lituania, all’Università di Vilnius – a condurre quella che si preannuncia già come una visita straordinaria e assolutamente unica.

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La mummia della piccola Rosalia Lombardo (foto Wikipedia)

Perchè Dario Piombino Mascali è soprattutto un affascinante storyteller che delle catacombe dei Cappuccini conosce ogni “abitante”: a partire dalla piccola Rosalia Lombardo, morta il 6 dicembre 1920 e considerata tra le mummie meglio conservate al mondo. Con lui, in questo luogo che custodisce duemila mummie di persone di diversa età ed estrazione sociale con abiti perfettamente conservati, si scoprirà perché il culto dei morti ha permeato profondamente la cultura siciliana, ma anche perché è progressivamente declinato.
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Uno dei corridoi delle catacombe

Si conoscerà la storia di Alfredo Salafia, imbalsamatore celebre nato a metà Ottocento che si occupò della salma di Rosalia, ma anche di quelle di Francesco Crispi (che lui “restaurò” dopo una prima imbalsamazione precaria a Napoli) e del Pitrè. Salafia aveva messo a punto una particolare formula chimica segreta per la conservazione dei corpi; formula che Piombino Mascali ha scoperto e studiato.
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Le mummie delle catacombe

“Parleremo degli imbalsamatori che operavano con la tecnica dell’iniezione chimica”, spiega Dario Piombino Mascali. Il paleopatologo durante la visita si soffermerà anche sul progetto biennale che riguarda 43 mummie di bambini finanziato dall’Arts and Humanities Research Council a cui sta lavorando con la collega Kirsty Squires, bioarcheologa dell’università inglese di Staffordshire, con la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo. Nei registri dei Cappuccini sono segnati, tra il 1819 e il 1859, i nomi e i dati di morte di 9318 bambini, ma le mummie dei bambini sono soltanto 163, e questo progetto ne indaga 43, quelle accessibili.