◉ PALERMO
Nella storica Casina D’Angiò nascerà una scuola comunale dell’infanzia
Dopo anni di abbandono e occupazioni abusive, la residenza della famiglia Gioeni, poi ex asilo rurale intitolato al principe Umberto nella seconda metà dell’Ottocento, ospiterà due sezioni destinate a cinquanta bambini da 3 a 6 anni. Al via i lavori di riqualificazione
di Redazione
21 Marzo 2024
È stata una delle prime strutture di Palermo rivolte all’educazione e alla cura infantile. Ma ancor prima, era la casina della famiglia Gioeni, duchi d’Angiò, poi diventato asilo rurale intitolato al principe Umberto nella seconda metà dell’Ottocento, grazie ai finanziamenti di vari benefattori tra cui Sophia e Joseph Whitaker. Era stato battezzato nel 2017 come “tempio dei culti e delle culture”, uno spazio di convivenza tra diverse religioni, ma mai realizzato. Dopo anni di abbandono, interrotti da occupazioni abusive, la storica Casina D’Angiò di via Sampolo, a Palermo, tornerà ad ospitare una scuola comunale dell’infanzia.
Ieri, alla presenza dell’assessore all’Istruzione e all’Edilizia scolastica del Comune, Aristide Tamajo, sono partiti i lavori di ristrutturazione finalizzati alla riqualificazione funzionale e alla messa in sicurezza dell’edificio. Il progetto, finanziato dal Pnrr per un importo di 715mila euro, prevede l’apertura di due sezioni di scuola dell’infanzia, il servizio educativo che si rivolge alle bambine e ai bambini della fascia d’età 3-6 anni. I lavori – fanno sapere dal Comune – verranno realizzati dalla ditta Impresalv Srl, con sede a Favara, che chiuderà il cantiere entro il 15 marzo 2025.
Il responsabile del procedimento è l’architetto Andrea Poerio. Il gruppo dei progettisti, coordinato dall’architetto Debora Messina, è composto dal geometra Marcello Balsamo, dagli architetti Claudia Taormina, Gabriele Giorgianni e Brigitta Sanfilippo, e dagli ingegneri Andrea Viviani e Gioacchino Moscato. Il direttore dei lavori è l’architetto Giorgianni, il direttore dei lavori delle strutture l’ingegnere Salvatore Di Leo, e i direttori operativi l’architetto Messina, l’ingegnere La Corte e il geometra D’Amico.
“La struttura fa parte del patrimonio del Comune di Palermo dal 1999 – dichiara l’assessore Tamajo – ma purtroppo in tutti questi anni è stata abbandonata e, per alcuni periodi, occupata. Dopo avere vagliato diverse ipotesi, la volontà dell’amministrazione è stata quella di restituire al plesso la sua antica destinazione, cioè quella di servizio a supporto delle famiglie del quartiere. Al termine dei lavori, la nuova scuola dell’infanzia potrà accogliere cinquanta bambini e sorgerà in un posto di pregio storico e culturale, una struttura sue due piani e con un grande cortile interno che siamo felici di potere restituire alla città”.