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Palermo e i suoi Geni: una passeggiata sulle tracce del nume laico della città
Un percorso tra giardini, piazze e palazzi storici ha riportato in vita il mito enigmatico che da oltre duemila anni incarna lo spirito del capoluogo. Tra il fascino illuminista di Villa Giulia e l’energia popolare della Vucciria, la guida turistica Igor Gelarda ha svelato come questa figura unisca sacro e profano in un unico racconto di comunità
Di Redazione
19 Maggio 2025
Una figura enigmatica, affascinante e antichissima: il Genio di Palermo rappresenta lo spirito stesso della città, simbolo laico e misterioso che ha attraversato i secoli, forse nato già ai tempi dei romani. Una passeggiata urbana condotta dallo storico e guida turistica Igor Gelarda, è andata alla scoperta della storia nume della città e delle sue tante incarnazioni, all’interno del Festival Il Genio di Palermo, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, insieme con l’Università degli Studi.
“Il Genio di Palermo è un nome tutelare romano, una figura che ha almeno duemila anni di storia”, ha spiegato Gelarda, sottolineando come questa icona sia riemersa alla fine del Medioevo, diventando un elemento centrale dell’identità palermitana. La passeggiata è partita da Villa Giulia, dove i partecipanti hanno ammirato il cosiddetto Genio illuminista, opera settecentesca di Marabitti. “Qui vediamo un vecchio barbuto incoronato, circondato dagli emblemi di Palermo: il cane, il serpente e l’aquila”, ha raccontato Gelarda, evidenziando come questi simboli raccontino la storia millenaria della città.
Il percorso è proseguito verso il cuore del centro storico, dove i partecipanti hanno incontrato il Genio di piazza Fieravecchia, un tempo luogo di vivaci fiere dedicate al commercio di asini e cavalli. “Questa piazza era un crocevia di persone, non solo palermitane ma provenienti da tutta la Sicilia”, ha ricordato Gelarda, sottolineando il legame tra il Genio e la vita quotidiana della città.
Tra le tappe successive, il Genio della Vucciria, vivace e popolare, ha offerto uno spaccato della Palermo più autentica, mentre quello che veglia sul Palazzo delle Aquile ha ricordato il ruolo di custode del potere cittadino. La passeggiata si è conclusa davanti alla Cattedrale, dove il Genio sembra unire passato e presente in un unico abbraccio simbolico. “Questo percorso è la riscoperta di un pezzo della nostra storia, – ha concluso Gelarda – di antiche tradizioni e di storie che si tramandano da secoli”.
(Video Rosaura Bonfardino)