◉ BENI CULTURALI
Palermo scopre la chiesa di San Ciro, l’arcivescovo Lorefice incontra la comunità
Insieme alla vicina Grotta dei Giganti è tra i siti più visitati del festival Le Vie dei Tesori. L'Arcidiocesi sostiene il progetto di rigenerazione che prevede di riqualificare la chiesa e rilanciare l’interesse su tutto il parco di Maredolce. L'impegno adesso è che il sito rimanga sempre aperto alla città e ai fedeli
di Redazione
20 Ottobre 2023
La chiesa di San Ciro a Maredolce non chiuderà più. È l’impegno preso dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice che stamattina ha voluto incontrare la comunità che sta facendo rinascere la chiesa e la bellissima area circostante a ridosso della montagna. Sulla zona si sono riaccesi i riflettori dopo l’inserimento tra i luoghi visitabili delle Vie dei Tesori: moltissimi palermitani si sono messi in coda per visitare la chiesa, ben visibile dall’autostrada A19 in uscita dalla città, e le vicine Grotte dei giganti, dove sono ancora i resti dei rifugi antiaerei.

Visita di monsignor Lorefice a San Ciro
La presenza dell’arcivescovo è stata un bellissimo regalo per l’intera comunità: era la prima volta che monsignor Lorefice entrava a San Ciro dove ha ascoltato il racconto del rettore, don Angelo Mannina, e ha incontrato i fedeli. Una promessa comune: San Ciro non chiuderà mai più e soprattutto, non sarà mai più dimenticata. Da qui viene lanciato un messaggio di pace contro ogni conflitto: San Ciro che da luogo pagano consacrato a Cerere, divenne cappella dedicata all’Assunta, poi chiesetta dedicata alla Madonna di tutte le Grazie, sostenuta dalla povera gente del posto e infine divenne chiesa nel 1737 con il contributo degli abitanti di Marineo, il cui patrono è appunto san Ciro. È uno spazio multiculturale che l’autostrada ha quasi “tagliato” dalla città, ma non è mai stato abbandonato dalla comunità di Maredolce.
“Contempliamo una splendida chiesa, ma il progetto è straordinario: parla di rigenerazione, di riconsegna a un quartiere che la ama tantissimo e non l’ha mai abbandonata. Il Vangelo è fatto per stare in mezzo alla gente: e questo ne è un esempio. Non dimentichiamo che questa è Maredolce, quindi Brancaccio, quindi il quartiere di padre Puglisi”, dice monsignor Lorefice.

Laura Anello e monsignor Lorefice a San Ciro
“Inizia ad accendersi una luce su San Ciro: lavoriamo da tempo ma in queste due settimane delle Vie dei Tesori anche la città si è accorta di questo spazio. Continueremo a strappare San Ciro al silenzio”, interviene il rettore, don Angelo Mannina.
“Un altro luogo restituito dalla comunità alla comunità. Siamo contenti che la città abbia risposto con entusiasmo incredibile e inaspettato al nostro appello per conoscere questo posto e tutto il circondario che è bellissimo”, dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori.
San Ciro sorge nella periferia est di Palermo ai piedi di Monte Grifone alle cui pendici si trovano numerose grotte che risalgono al Quaternario; tra queste la grande Grotta dei Giganti al cui interno sono stati rinvenuti, nel corso dei secoli, resti di elefante nano siciliano “Falconeri” confusi con mastodontici resti umani. Dopo anni di abbandono, nel 1982 è stato eseguito un primo importante intervento di restauro da parte della Soprintendenza e sono stati ricostruiti l’abside e il muro laterale, e è stata salvata la decorazione floreale tipicamente tardo barocca, raffinata e semplice, con festoni di acanto lungo le paraste esterne e con festoni di foglie di vite in quelle interne. Oggi l’obiettivo resta quello di realizzare, riqualificando la chiesa e il suo circondario, un progetto pilota per rilanciare l’interesse su tutto il parco di Maredolce.
La chiesa di San Ciro fa parte del programma del festival, è aperta ogni sabato e domenica (ancora per tre weekend) dalle 10 alle 17.30, le Grotte dei Giganti fino alle 17 (qui per prenotare).