Quei murales ispirati dal mare tra le vie di Terrasini

23 Agosto 2019

Igor Scalisi Palminteri, Andrea Buglisi, Fulvio di Piazza e Alessandro Bazan, dopo le “Cartoline da Ballarò”, hanno realizzato nuove pitture urbane

di Ruggero AltavillaUna lunga scia di colore partita da Palermo arriva a Terrasini. Dopo un anno, quasi tutti gli artisti autori delle “Cartoline da Ballarò”, il ciclo di murales che ha animato il centro storico palermitano (ve ne abbiamo parlato qui), si sono ritrovati nella cittadina a due passi dal capoluogo, dove, dal 16 al 21 agosto, hanno realizzato quattro grandi pitture urbane, in un percorso artistico che mette in collegamento i principali siti di interesse monumentale del paese.

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“Help” di Igor Scalisi Palminteri

È il progetto Muri di Mare, promosso dall’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato onlus con il Comune di Terrasini ed in particolare l’assessorato alla Cultura, e ideato da Evelin Costa ed Igor Scalisi Palminteri e scritto da Mauro Filippi. Gli autori dei murales, Igor Scalisi Palminteri, Andrea Buglisi, Fulvio di Piazza e Alessandro Bazan, come accaduto a Ballarò, hanno lavorato a contatto con i cittadini, in un percorso condiviso di valorizzazione e cura degli spazi.
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“Zero Waste” di Fulvio Di Piazza

Così, Scalisi Palminteri, prosegue con la sua personale rilettura dell’iconografia dei santi, ritraendo San Pietro come un pescatore. Si intitola “Help”, si trova in via Delle Rimembranze ed è dedicato a Carlo Giarratano, il comandante del peschereccio che, lo scorso luglio, ha tratto in salvo una cinquantina di migranti alla deriva. Di ispirazione ecologista, invece, l’opera di Fulvio Di Piazza, in via Trieste: si intitola “Zero Waste” e raffigura un coloratissimo capodoglio che “vola” sopra i tetti delle case. Tra via Randisi e piazzetta Consiglio, Andrea Buglisi realizza “Giro di vite”, un gigantesco morsetto rosso che tiene stretto un uovo, mentre Alessandro Bazan, in via La Grua Talamanca, con l’opera “Abbiamo intravisto un ragazzo arrivare dal mare…”, ha immaginato una rossa spiaggia assolata e affollata dove, dal mare, spunta Peppino Impastato.
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“Giro di Vite” di Andrea Buglisi

“Il mare è voce di libertà che infrange anche muri di silenzio e le separazioni. È metafora di accoglienza, è un bene da custodire. Bisogna sensibilizzare la società civile al rispetto dell’ambiente e all’idea di comunità”, queste le parole di Evelin Costa, tra gli ideatori del progetto sostenuto fin da subito dall’assessore Arianna Fiorenza: “I panorami da sogno di Terrasini hanno ispirato artisti, registi e poeti come il grande poeta del ‘700 Giovanni Meli. Terrasini è un paese di pescatori che ancora oggi tramandano le tradizioni marinare alle nuove generazioni, al contempo è un paese aperto alle novità, non a caso negli anni ’70 nacque la prima comune hippy d’Italia. Come amministrazione ci stiamo impegnando per valorizzare la bellezza e sviluppare la crescita culturale tramite rassegne d’arte, poesia, letteratura e teatro, in questa direzione va anche il progetto Muri di Mare”.
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Il murales di Alessandro Bazan

Terrasini si è distinta anche nell’impegno per la legalità ospitando nel 1977 Radio Aut, la Radio di Peppino Impastato. “Per Peppino e i suoi compagni – afferma Luisa Impastato, nipote di Peppino e presidente di Casa Memoria Impastato, promotrice del progetto – la cultura era partecipazione attiva e creativa e strumento di lotta, denuncia e difesa dall’oppressione mafiosa. Anche l’eredità lasciataci da mamma Felicia è promuovere la cultura come opposizione alla mafia. Oggi, proporre eventi artistici nel nostro territorio, è non solo fondamentale, ma addirittura necessario, come strumento di sensibilizzazione, di analisi del territorio stesso e di riflessione rispetto al momento storico in cui viviamo”.