◉ TRAPANI

Restauro a cantiere aperto di una tela di Andrea Carreca al museo Pepoli

Il dipinto, relegato per quasi 40 anni nei depositi, dopo l'intervento sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, potrà finalmente ritornare a essere ammirato assieme alle altre tele del pittore barocco trapanese già esposte nel corridoio del primo piano

di Redazione

15 Novembre 2024

Un cantiere aperto per assistere alle operazioni di restauro dell’olio su tela “La Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina”, attribuito al pittore Andrea Carreca, maestro del Barocco siciliano. È quanto avverrà tutti i martedì e giovedì, a partire dal 19 novembre, dalle 10 alle 12, nel Museo regionale “Agostino Pepoli” di Trapani.

Il dipinto, relegato per quasi 40 anni nei depositi del museo per lasciare il posto alle vetrine della mostra “L’arte del corallo” tenutasi nel 1986 e, successivamente, all’esposizione delle opere in corallo, una volta restaurato potrà finalmente ritornare a essere ammirato assieme alle altre tele del pittore trapanese già esposte nel corridoio del primo piano.

Andrea Carreca, La Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina

Il dipinto – dicono dalla Regione – sarà restaurato grazie a un intervento finanziato dell’associazione “Amici del Museo Pepoli”. A eseguire i lavori la ditta “La Partenope restauri” di Trapani, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei beni culturali e ambientali. La direzione dei lavori sarà affidata allo storico dell’arte del museo, Daniela Scandariato.

“Il cantiere aperto – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un’importante opportunità per promuovere la conoscenza delle metodologie di conservazione e recupero messe in atto da maestranze specializzate per consentire la conservazione e la fruizione delle opere. L’invito, aperto a tutta la cittadinanza, è rivolto soprattutto alle nuove generazioni perché possano apprendere le tecniche di restauro su tela”.

UN MAESTRO DEL BAROCCO

Andrea Carreca, pittore di origine trapanese del Seicento, è noto per il suo contributo artistico alla pittura barocca siciliana. Nato nel 1590 da una famiglia di artisti, fu allievo dello zio Vito Carrera e frequentatore della bottega di Pietro Novelli a Palermo e di Van Dyck a Roma. Le sue opere si distinguono per l’uso del cromatismo e per la capacità di fondere influenze locali e internazionali.

Lavorò principalmente tra Trapani e Palermo, realizzando opere sacre per diverse chiese e monasteri. La sua pittura riflette uno stile influenzato dalla tradizione veneziana, con particolare attenzione alla resa delle figure e all’equilibrio cromatico. Tra le sue altre opere si ricordano cicli di affreschi e dipinti su tela per la Cattedrale di Palermo e chiese come San Domenico, Casa Professa e San Giuseppe dei Teatini, dove è sepolto. A Trapani sono conservate altre sue opere: nella collegiata di San Pietro Apostolo, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso o «Badia Nuova» e un dipinto raffigurante San Pietro martire nella chiesa di San Domenico.

Andrea Carreca è oggi riconosciuto come uno degli esponenti significativi della pittura barocca in Sicilia, contribuendo a definire il panorama culturale e artistico dell’Isola.