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Sessant’anni su quattro ruote dalla Sicilia al resto d’Europa

Festeggia entrando in borsa e varando un piano d’espansione nel Continente l’azienda Sicily by Car, fondata nel 1953 dall’imprenditore palermitano Tommaso Dragotto. Nel 2022 ha chiuso ricavi a 52 milioni di euro, con tredicimila vetture e 57 uffici in tutta Italia

di Guido Fiorito

15 Dicembre 2023

Anno 1953, con l’acquisto di una Fiat 1300 rossa, inizia la storia di Sicily by Car. Poco dopo si aggiunsero una Fiat 1100 e due Fiat 500. Anno 2023, l’azienda tutta siciliana di autonoleggio festeggia i sessant’anni di vita entrando in borsa e varando un piano di espansione in Europa. Presenta i suoi numeri di successo a Villa Lampedusa, che la Fondazione Dragotto ha recuperato e trasformato in hotel a cinque stelle con un restauro complesso, durato due anni e costato sei milioni di euro. “Amo la mia terra – dice Tommaso Dragotto, 85 anni, fondatore, presidente e amministratore delegato della Sicily by Car – e non l’ho voluta mai lasciare. Oggi dico ai turisti che se ci danno sette giorni della loro vita per venire in Sicilia noi restituiremo loro tremila anni di storia”.

Tutto inizia con un ragazzo palermitano vivace, Tommaso, orfano di padre a tre anni, che viene educato alla scuola militare di Sabaudia e si appassiona alla pallanuoto che pratica nella Canottieri Napoli. Dopo il diploma di ufficiale della marina mercantile lascia le navi per inseguire il suo sogno di imprenditore. Inizia nel 1963 con un’auto, adesso sono diventate tredicimila, con 57 uffici soltanto in Italia e un programma per conquistare una fetta di mercato europeo, dove l’azienda è presente già in Albania, Malta, Francia, Austria, Polonia e Montenegro, tramite partnership commerciali o franchising.

Tommaso Dragotto a Villa del Gattopardo

La Sicily by Car fa utili da sempre, e oggi, superata indenne la crisi causata dalla pandemia di Covid, ha chiuso ricavi a quota 52 milioni di euro nel 2022 su un fatturato di 160 milioni, e dovrebbe raggiungere i 57 milioni a fine anno. “Queste cifre le reinvestiamo nell’azienda e nella sua espansione. Il cuore del nostro business – dice Dragotto – è il turismo e quindi abbiamo aperto nel tempo uffici nelle regioni e nelle città più interessanti da visitare. Ciò ci ha permesso un utilizzo medio maggiore del parco macchine e di fare ricavi più alti della concorrenza, anche dei colossi multinazionali”. L’utile medio per ciascun ufficio della compagnia siciliana, infatti, è da 6 a 11 volte quello delle grandi aziende di autonoleggio internazionali. Il settore turismo in gergo si dice leisure (ovvero tempo libero in inglese) a breve termine.

Villa Lampedusa (foto Igor Petyx)

L’entrata in borsa sul mercato Euronext Growth Milan è avvenuta lo scorso 3 agosto, dopo una operazione in accordo con Industrial Stars of Italy 4, che è entrato come socio di minoranza, con conseguente ampliamento del consiglio di amministrazione  a sette membri. Ciò permetterà di finanziare l’espansione in Europa, con il brand SbC Europe, attraverso partnership commerciali, acquisizioni di società estere e apertura di nuovi uffici in nazioni ad alta potenzialità. Con attenzione alle problematiche ambientali. “Dal 2017 – dice Dragotto – abbiamo puntato sulle vetture elettriche e la maggior parte delle nostro auto sono ibride”. Il fabbisogno energetico del centro direzionale dell’azienda a Carini è interamente coperto da un impianto fotovoltaico.

La Fondazione Dragotto oggi ha sede proprio a Villa Lampedusa, inaugurata lo scorso 26 maggio, che porta anche il nome di Villa del Gattopardo, essendo stata la dimora estiva dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La Fondazione propone la valorizzazione della Sicilia, attraverso attività culturali e iniziative di utilità sociale: libri fotografici e d’arte, docufilm, finanziamenti di restauri come quello del mosaico liberty della Pupa del Capo.