archeologia

  • Alcuni rilievi geofisici effettuati ai piedi dell’Etna da un team multidisciplinare hanno consentito l’individuazione di un nuovo sito adiacente al complesso monumentale della chiesa della Nunziatella. Nell'edificio erano stati già stati rinvenuti un dipinto del Cristo Pantocratore del 12esimo secolo, i resti di una piccola basilica paleocristiana con un ricco pavimento a mosaici policromi e alcune sepolture. Fornita anche la datazione al Carbonio 14 di frammenti ossei

  • La campagna di ricerche multidisciplinare ha coinvolto geologi, geofisici, architetti e archeologi. È partita dall’esigenza di studiare con tecniche non invasive alcune strutture che emergono a tratti sul terreno esterno al muraglione difensivo. Si rafforza l'ipotesi di un sistema articolato e sofisticato

  • Al disseppellimento delle mura mancava ancora la parte estrema della fortezza, quella che si affacciava sull'acqua e che comprendeva i due imbarcaderi, il bastione di Santa Rosalia, la garitta di sud ovest e la porta di mare. Parte che è stata portata alla luce grazie cantiere che ha visto nascere il nuovo Marina Yachting. Eppure appena quasi un trentennio fa del monumento non c'era più traccia

  • In mostra opere provenienti da altri poli espositivi siciliani, dell’Italia meridionale e di Atene per ricostruire relazioni e flussi nel Mediterraneo in epoca antica. Una fruizione innovativa, all’insegna delle nuove tecnologie, che tesse un dialogo tra Oriente e Occidente

  • Per secoli è stata ritenuta la chiesa normanna più antica della città, risalente al 1070, adesso nuove ricerche compiute da studiosi di una cordata italo-spagnola, hanno dimostrato che l’edificio fu fondato da Ruggero II nel 1130. Sarebbe stata la cappella di quel grande immobile indicato come lebbrosario

  • Si è conclusa nelle scorse settimane la campagna di ricerca della Scuola Normale di Pisa nell’area archeologica agrigentina. Rinvenuti materiali ceramici e statuette fittili e presentati nuovi modelli realizzati con il drone e il laser scanner. Nuovi ritrovamenti anche sulla Rocca di Entella