◉ AGRIGENTO
Valle dei Templi, gli scavi restituiscono un braccio di Atena e le fondazioni del Tempio “D”
Si è conclusa nelle scorse settimane la campagna di ricerca della Scuola Normale di Pisa nell’area archeologica agrigentina. Rinvenuti materiali ceramici e statuette fittili e presentati nuovi modelli realizzati con il drone e il laser scanner. Nuovi ritrovamenti anche sulla Rocca di Entella
14 Novembre 2023
Tornano alla luce le imponenti fondazioni del tempio D e, tra i vari reperti, anche il braccio di una statua che raffigurava probabilmente Atena combattente, che si aggiunge alla testina fittile della stessa dea, con elmo e del braccio con egida rinvenuti durante la campagna del 2022. Positivo il bilancio della recente campagna di scavi della Scuola Normale di Pisa che si è svolta a settembre e ottobre nella Valle dei Templi di Agrigento.
Le ricerche – si legge sul sito web Normale News – si sono svolte sotto l’egida del Parco archeologico della Valle dei Templi e con la direzione scientifica di Gianfranco Adornato. Si trattava della quarta campagna di scavo-scuola, condotta sul terreno da allievi e allieve seniores, e ha riguardato non solo il tempio D e l’altare, ma anche l’area del cosiddetto torrione, dove da circa venti anni è stato portato alla luce un manufatto di non semplice interpretazione e definizione cronologica.
Attraverso il saggio praticato a occidente dell’edificio templare è stata resa visibile l’attività cantieristica per la costruzione dello stereobate, le fondazioni poderose del tempio. Dall’altare sono rinvenuti materiali ceramici e statuette fittili, tra cui spicca il braccio piegato e sollevato di una figura interpretabile come Atena Promachos (combattente).
La quarta campagna di scavo-scuola è stata caratterizzata dalla seconda edizione della summer school del network europeo Eelisa, e ha visto intervenire docenti e studenti dell’Universidad Politécnica de Madrid, dell’Istanbul Technical University, dell’Università di Amsterdam, della Scuola Superiore Sant’Anna, oltre a quelli della Scuola Normale: il gruppo di ricerca di Upm ha presentato i nuovi modelli dell’area del tempio D realizzati con il drone e il laser scanner, che garantiscono un diverso grado di accessibilità e fruibilità dell’area monumentale grazie alle moderne tecnologie. Ancora una volta, il Parco si è dimostrato antesignano su questioni molto attuali dell’archeologia pubblica, sulla valorizzazione dell’area archeologica e del museo, in una prospettiva comparata e mediterranea.
A settembre si è, inoltre, svolta un’altra campagna di scavi della Normale alla Rocca di Entella, a Contessa Entellina, nell’ambito della convenzione con il Parco archeologico di Segesta dal laboratorio Saet, sotto la direzione scientifica di Anna Magnetto e Maria Cecilia Parra. In particolare è proseguita l’indagine nel vallone orientale della Rocca, che ha portato alla luce ulteriori contesti e materiali connessi ad attività di culto, tra cui una grande vasca-pozzo scavata nella roccia (forse per uso votivo), dal cui riempimento vengono anche alcuni oggetti in bronzo di pregevole fattura.