palermo

  • Dalle icone arbëreshë agli stucchi madoniti; sui Sicani tra campane ed eremi, fino all'Etna e ai Nebrodi: sabato 10 e domenica 11 si conclude la quinta edizione del Festival alla scoperta dell'Isola più segreta e autentica. Nel Palermitano si visitano: Bisacquino, Camporeale, Chiusa Sclafani, Ciminna, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Isnello, Petralia Soprana, Piana degli Albanesi, San Mauro Castelverde e Valledolmo. Nell’Agrigentino: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano Quisquina, Siculiana. Dal cuore della Sicilia con Centuripe, si raggiunge il Catanese per Piedimonte Etneo e si chiude nel Messinese con Alcara Li Fusi e Mirto

  • Dal 9 al 25 maggio aprono venti luoghi e si partecipa a trenta esperienze, dai voli in piper alle osservazioni delle stelle. Visite con i direttori all’Orto botanico, alle collezioni scientifiche, ai musei. Si entra nei cantieri di restauro dell’ex facoltà di Architettura e del Convento di Sant'Antonino. Focus sul Parco della Favorita: dai siti monumentali ai percorsi inediti, dal vivaio al poligono di tiro, alla ricerca del “quartiere vegetale”

  • Sabato 3 e domenica 4 maggio si scoprono due comunità arbëreshë a Mezzojuso e Contessa Entellina. Si va tra i manghi in fiore a Balestrate e nelle cave di marmo di Custonaci. Laboratori gastronomici a Montelepre, Delia e Sutera. Si visita un eremo a Calatafimi Segesta e un monastero a Frazzanò. Tra i vicoli arabi di Sambuca e di San Piero Patti e tra gli emigranti lontani di Giarratana

  • Sabato 19 aprile, nel Castello di Federico II, la cerimonia con il direttore de Il Foglio, originario del paese del Palermitano. Un omaggio alle radici familiari tra cultura e innovazione. Si presenta anche il libro “Sipario Siciliano” di Giuseppe Cerasa, un viaggio nella Sicilia degli ultimi 70 anni, tra memorie intime e ritratti sociali

  • Terminati i lavori di riqualificazione che hanno interessato strutture storiche e aree verdi con opere di consolidamento e restauro. Sono stati ripristinati gli edifici di servizio, tra cui il locale giardinieri e la caratteristica Torre Saracena, mentre le vasche monumentali sono state sottoposte a pulitura conservativa. Parallelamente, sono stati avviati lavori per migliorare funzionalità e sicurezza, con particolare attenzione alla tutela dell'ecosistema

  • La progettazione e il cronoprogramma del restauro e della manutenzione del teatro sono stati al centro di una riunione operativa. Il lavori verranno consegnati tra la fine di quest'anno ed il 2026 per essere poi completati entro il 2029. La Soprintendenza avrà a disposizione 15 milioni di euro di risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione