Viaggio in 500 sulle strade della Sicilia segreta
Una coppia ha percorso mille chilometri sull’iconica vettura, da un capo all’altro dell’Isola. Una vacanza di prossimità nell’estate della pandemia
di Giulio Giallombardo
10 Agosto 2020
Se il viaggio fosse un colore, sarebbe celeste. Anche in questa straniante estate segnata dalla pandemia. Sprazzi di cielo limpido, tra nubi scure che vanno e vengono. Un tragitto a tappe a bordo di un’icona, per scoprire luoghi fermi nel tempo. Sono gli effetti collaterali delle vacanze di prossimità imposte dal virus, venuto per nuocere, ma anche foriero inconsapevole di bellezza. Come quella che per due settimane ha avuto negli occhi una coppia catanese che ha girato la Sicilia più autentica e segreta, su una vecchia Fiat 500 celeste, con tanto di portapacchi sul cofano posteriore.
Insegnante lei, operatore turistico lui, hanno percorso mille chilometri partendo da Catania e arrivando dall’altra parte dell’Isola. Sulla loro “celestina” si sono mossi soltanto su strade minori – statali, provinciali, fino a vere e proprie trazzere – attraversando borghi di pietra, montagne solitarie, ma anche città d’arte. Da Catania ai Nebrodi, tra Cesarò, Cerami e Troina. Poi da Sperlinga fino alle Madonie, con Gangi, le due Petralie, Castellana Sicula, Caltavuturo, Scillato, Collesano, Isnello e Castelbuono. Da Termini Imerese, dopo una tappa a Palermo, in viaggio verso l’entroterra a Piana degli Albanesi e Portella della Ginestra, fino ad arrivare a Trapani, Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano. E ancora, da Sciacca, di nuovo su verso Caltabellotta, Burgio, Palazzo Adriano, Vallelunga, Valledolmo per poi tornare a Catania.Coppia giramondo, Valeria Sanfilippo e Thomas Barbagallo, appassionati di escursionismo, campeggio e natura, hanno messo in valigia una buona dose di spirito di avventura, con l’obiettivo di scoprire le bellezze a due passi da casa. Lo hanno fatto toccando tappe per nulla pianificate, lasciandosi consigliare anche dalla gente del posto e scegliendo di volta in volta i luoghi in cui pernottare. “Siamo tutti abituati ad andare sempre di corsa, preferendo le autostrade per spostarci da un punto all’altro, ma viaggiando su percorsi secondari si scoprono posti incredibili che mai avresti immaginato di trovare”, racconta Valeria Sanfilippo, insegnante di storia dell’arte in un liceo di Catania.- Il sedile posteriore della 500
- Uno scorcio delle Madonie
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- Borgo San Giuliano, nel Messinese
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- Un momento del viaggio
- Borgo San Giuliano
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- Valeria Sanfilippo e Thomas Barbagallo
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- La partenza della Targa Florio a Cerda