Vino tra i tesori, tutte le visite con degustazione a Palermo e Catania

Nel capoluogo siciliano protagonista è Palazzo Asmundo, con un ricco weekend. Nella città etnea, invece, due appuntamenti da non perdere

23 Ottobre 2018

Nel capoluogo siciliano protagonista è Palazzo Asmundo, con un ricco weekend. Nella città etnea, invece, due appuntamenti da non perdere

Nuove degustazioni, aperitivi e cene tra i monumenti, in programma per il prossimo weekend de Le Vie dei Tesori. A Palermo si aggiunge adesso anche Catania, dove il festival è iniziato la scorsa settimana. width=Partendo dal capoluogo siciliano, la visita con degustazione di vino guidata da un esperto Planeta, è fissata questa settimana tra gli eleganti saloni di Palazzo Asmundo, davanti alla Cattedrale. Appuntamento venerdì 26 ottobre alle 19 (qui per prenotare il coupon). Il proprietario del palazzo condurrà la visita guidata nell’edificio, dove il marchese di Sessa, Giuseppe Asmundo, realizzò la sua abitazione. Uno scrigno di testimonianze di un passato di agi e lussi dell’aristocrazia palermitana, tra alabarde, armi da fuoco, maioliche del XVIII secolo, ceramiche dell’Ottocento, stampe d’epoca e perfino carrozze.Sabato 27, invece, sempre a Palazzo Asmundo, dopo il consueto aperitivo con vista sulla Cattedrale, previsto alle 19 (qui per prenotare il coupon), sarà possibile nuovamente cenare nel salone del palazzo, alle 21, con due menu a scelta, uno di carne e di pesce, dall’antipasto al dessert, accompagnati da vini siciliani (qui per prenotare). Una cena ispirata agli antichi pranzi nobiliari, quando nelle cucine delle famiglie aristocratiche governavano i monsù, i cuochi francesi che avevano portato nell’Isola la grande cucina d’Oltralpe.Spostandoci a Catania, la prima visita con degustazione a cura di Planeta, venerdì 26 alle 19, sarà a Palazzo Asmundo di Gisira (qui per prenotare). Costruito nel 1704, dopo il devastante terremoto del 1693, fu tra i primi edifici a essere eretto nella piazza che all’epoca prendeva il nome di San Filippo, oggi Mazzini. Su progetto dell’architetto Giuseppe Palazzotto e per volere di Adamo Asmundo, fu uno dei contributi di quella rinascita che avrebbe reso Catania celebre per il suo “barocco nero”, fatto di blocchi estratti dalla furibonda lava. width=Se preferite, invece, scoprire l’Istituto per l’incremento ippico, l’appuntamento per la visita con degustazione è sabato alle 19 (qui per prenotare). Edificio dalla storia lunga e articolata, fu sede dei gesuiti intorno alla metà del XVII secolo, rimaneggiato nel 1745, divenne casa per gli esercizi spirituali. Dopo l’espulsione dei Gesuiti, nel 1822, il complesso si trasformo in sede della Real Gendarmeria borbonica. E a seguito dell’Unità d’Italia, si trasformò in “ospizio di mendicità”. Infine, passò al patrimonio del Regno e nel 1869 venne adibita a “deposito dei cavalli stalloni”.Per tutte le informazioni telefonare allo 0918420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18, oppure visitare il sito internet www.leviedeitesori.com.