Affiora una croce dipinta nella Valle dei Templi

Il simbolo affrescato è stato scoperto durante gli scavi nel quartiere ellenistico-romano, si trova in una cisterna termale poi trasformata in tomba

di Giulio Giallombardo

19 Giugno 2020

Si intravede appena, nascosta in un angolo della Valle dei Templi. Il suo colore rosso ha resistito ai secoli e adesso riaffiora per raccontare una nuova storia. È la croce scoperta durante gli scavi nel complesso termale del quartiere ellenistico-romano, una testimonianza che gli archeologi conoscono da un paio d’anni, ma di cui finora si è discusso solo tra gli addetti ai lavori. È saltata fuori nel corso della campagna del 2018, quando si è scavato nel quarto isolato del quartiere ellenistico, che non era ancora stato oggetto di studio.

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La cisterna dove si trova la croce

La croce riporta il monogramma di Cristo e dai due bracci pendono le lettere alfa e omega, che simboleggiano il principio e la fine. Quello su cui si stanno interrogando i ricercatori è cosa ci faccia un evidente simbolo cristiano sulla parete di una cisterna termale. L’ipotesi più accreditata è che in epoche successive gli ambienti del complesso siano stati utilizzati come chiesette funerarie o mausolei. “La scoperta dell’edificio termale è stata fatta nel 2014, quando il Parco ha ampliato le ricerche nel quartiere ellenistico-romano – spiega a Le Vie dei Tesori News, Valentina Caminneci, archeologa del Parco che si è occupata degli scavi insieme a Maria Concetta Parello e Maria Serena Rizzo – . Mentre i primi tre isolati sono stati portati alla luce negli anni ’50 del secolo scorso, la quarta insula è stata oggetto di scavi più recenti. Nel 2018, poi, abbiamo lavorato a un altro settore del complesso termale dove è stata scoperta la croce affrescata”.
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Scavi al quartiere ellenistico della Valle dei Templi (foto Annalisa Marchionna)

Se il primo settore è stato datato con sicurezza al quarto secolo dopo Cristo, su quest’ultimo gli archeologi sono ancora incerti. “Non siamo ancora in grado di datare con precisione l’area proprio perché ci sono interventi successivi risalenti all’età bizantina e altomedievale, che hanno distrutto dei livelli d’uso dell’edificio termale – chiarisce Caminneci – . Possiamo solo dire che quest’area ha subito un sostanziale cambio di destinazione, anche perché in un’altra cisterna accanto abbiamo scoperto alcune sepolture. Pensiamo che questa croce si trovi in quella che doveva essere una tomba ricca, con una decorazione più preziosa rispetto a tutte le altre sepolture vicine. È un simbolo molto denso, che racchiude diversi significati, parecchio diffuso a partire dall’età paleocristiana”.
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Terrazza inferiore nell’Insula IV

Una scoperta che si aggiunge all’immenso e stratificato patrimonio della Valle dei Templi, che dopo il buio degli ultimi mesi, sta ripartendo con tante novità. In attesa della campagna di scavi nell’area del Tempio di Giunone, in convenzione con la Scuola Normale di Pisa, il Parco sta gradualmente riprendendo le sue attività. “Approveremo presto il bilancio e entro questa estate sarà pronta la programmazione per i prossimi lavori che non interesseranno solo la Valle dei Templi – dice al nostro magazine il direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta – . Faremo scavi anche a Licata, nell’area del Castello Sant’Angelo e inizieremo i lavori alla Villa Romana di Realmonte”. A breve, infine, il Parco inaugurerà il percorso per i disabili, cavallo di battaglia del direttore: “Nelle prossime settimane – spiega – partiremo con due carrozzine che metteremo all’ingresso del Tempio di Giunone. Il percorso è stato già mappato e avrà indicazioni chiare su come muoversi in assoluta sicurezza e soprattutto in autonomia, che è la cosa più importante”.