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Alla scoperta della miniera dove il sale diventa arte
Dal 2011 un tunnel dismesso della miniera di contrada Raffo, a Petralia Soprana, si è trasformato nel Maacs, Museo arte contemporanea Sottosale. Tanti artisti provenienti da tutto il mondo hanno trasformato enormi blocchi di salgemma trasformandoli in opere esposte e custodite nel sito
Di Redazione
24 Maggio 2024
È l’unico museo di arte contemporanea al mondo ospitato in una miniera di sale ancora attiva. Dal 2011 un tunnel dismesso della miniera di contrada Raffo, a Petralia Soprana, si è trasformato nel Maacs, Museo arte contemporanea Sottosale. Sono stati tanti gli artisti provenienti da tutto il mondo che hanno sfidato enormi blocchi di sale, materia complessa da scolpire, trasformandoli in opere d’arte permanenti che, via via, hanno arricchito la galleria.
Un percorso ciclico lungo il quale macigni pesanti migliaia di chili, estratti dalla miniera, dopo pochi giorni sono tornati con una forma nuova, lì dove giacevano da sei milioni di anni. Uno spazio dinamico lungo 500 metri che negli anni cambia volto e dove attualmente sono esposte una quarantina di sculture di artisti come Domenico Pellegrino, Giuseppe Agnello, Oki Izumi, Daniele Nitti Sotres, Philippe Berson, Giacomo Rizzo, Momò Calascibetta e Laboratorio Saccardi, solo per citarne alcuni.
Tra le opere realizzate durante la sesta Biennale, organizzata dall’Associazione Sottosale e Arte e Memoria del territorio di Milano, che si è svolta dal 24 novembre al 3 dicembre scorso, anche una statua di sale che raffigura Santa Barbara, protettrice dei minatori e dei vigili del Fuoco, realizzata da Gianfranco Macaluso.
La galleria del Macss è visitabile anche durante l’ultimo weekend di Borghi dei Tesori Roots Festival 2024, venerdì 24 e domenica 26 maggio.
(Video Giulio Giallombardo)