◉ TERMINI IMERESE

Terme e Grand hotel restano al Comune, scongiurata la vendita all’asta

Raggiunta un’intesa tra il sindaco Maria Terranova e l’amministratore unico della Solfin, Lorenzo Forello, ex gestore l’albergo, che ha messo fine al pignoramento che gravava sul complesso termale. Chiuso dal 2015, l’edificio neoclassico progettato da Giuseppe Damiani Almeyda è stato temporaneamente riaperto alle visite nel 2022 durante il festival Le Vie dei Tesori

di Marco Russo

14 Giugno 2024

Il simbolo identitario di un’intera comunità è salvo. Si risolve con un lieto fine il contenzioso ventennale che stava per portare all’asta il Grand Hotel delle Terme di Termini Imerese. Un capitolo che sembrava già scritto e che avrebbe visto il Comune, proprietario del bene, perdere l’intero complesso termale. Invece, il sindaco Maria Terranova e Lorenzo Forello, l’amministratore unico della Solfin, ex gestore l’albergo, hanno annunciato congiuntamente di aver raggiunto un’intesa storica che, di fatto, ha messo fine al pignoramento che gravava sull’albergo e sulle vecchie terme.

Termini Imerese, Grand Hotel delle Terme (foto Igor Petyx)

“È doveroso precisare – chiariscono il sindaco Terranova e Forello – che la rinuncia al pignoramento rappresenta un atto spontaneo da parte della Solfin Spa, in particolare del suo legale rappresentante che, d’intesa col sindaco, dinanzi al pericolo imminente della vendita all’asta del complesso termale, ha deciso di rinunciare al pignoramento, consentendo così all’amministrazione comunale di ritornare nella piena disponibilità dei beni pignorati, al fine di potere presto procedere nuovamente ad una sua valorizzazione e fruizione in favore della collettività di tutte le attività turistiche-termali del Comune”.

Interno dell’albergo (foto Igor Petyx)

La Solfin Spa aveva avviato il pignoramento ai danni del Comune, per un credito riconosciuto da una sentenza del 2005 della Corte d’appello di Palermo, confermata alla Cassazione. La società si è dichiarata creditrice di circa 2,3 milioni di euro, dando così avvio alla procedura esecutiva per la vendita all’asta degli immobili del Comune, facenti parte del patrimonio disponibile. Il Comune, dal canto suo, nel corso dei giudizi, ha sempre contestato l’ammontare del credito vantato dalla società.

Panorama dall’albergo (foto Giulio Giallombardo)

“L’intesa raggiunta e la conseguente rinuncia al pignoramento da parte della Solfin Spa – dichiarano sindaco e amministratore della società –  pone solo fine all’azione esecutiva sugli immobili, consentendo così all’amministrazione comunale di rientrare da subito nel possesso di tutto il complesso termale, ma non fa cessare il giudizio di merito pendente e volto alla determinazione del ‘quantum’ ancora dovuto”.

Il sindaco Terranova si è detta “soddisfatta per per l’accordo raggiunto” ed ha apprezzato la decisione della Solfin di rinunciare al pignoramento, che – sottolinea la prima cittadina – “denota una spiccata sensibilità e una concreta attenzione verso la comunità termitana che, sul presupposto dell’eccezionale valenza estetico-identitaria del bene, si identifica in esso quale simbolo della storia del territorio”. La rinuncia al pignoramento avverrà, formalmente, davanti al giudice all’udienza convocata per il prossimo 20 giugno. “Una volta che i beni saranno formalmente privati del vincolo del pignoramento – puntualizza l’amministrazione comunale – si darà avvio all’iter per la valorizzazione del complesso termale e per la sua pronta restituzione alla comunità a beneficio dello sviluppo turistico della città”.

La hall (foto Igor Petyx)

Chiuso dal 2015, l’edificio neoclassico progettato da Giuseppe Damiani Almeyda che ospitava l’albergo, è stato temporaneamente riaperto alle visite nel 2022 durante il festival Le Vie dei Tesori a Termini Imerese. Per l’occasione migliaia di cittadini termitani, ma anche tanti turisti, hanno potuto riappropriarsi, seppur per poco, di uno dei loro beni più cari. All’interno del ex albergo, durante il festival, è stato messo in scena anche uno spettacolo itinerante che rievocava la storia mitica delle terme. Le visite si sono ripetute anche l’anno scorso, sempre durante il festival.

Visite durante Le Vie dei Tesori

Costruito alla fine dell’Ottocento, l’albergo divenne subito uno dei più frequentati della nobiltà e dell’alta borghesia siciliana. Gli anni d’oro del Gran Hotel delle Terme furono senza alcun dubbio quelli compresi tra il 1910 e il 1960 quando la struttura venne utilizzato come “quartier generale” della corsa più antica del mondo: la Targa Florio. In quegli anni, nei giorni della competizione, non doveva essere difficile notare la nobiltà siciliana e nazionale passeggiare per le vie della città delle Terme, facendo sfoggio di gioielli e abiti tra i più costosi e di tendenza di quel tempo. Numerosi furono i grandi piloti dell’automobilismo mondiale che soggiornarono nelle lussuose camere dell’albergo, tra questi il grande Enzo Ferrari, abituale ospite della struttura in occasione della competizione automobilistica più antica del mondo.

Le terme (foto Igor Petyx)

Nelle terme imeresi, sin dalla notte dei tempi, sgorgano costantemente, preziose acque vulcaniche alla temperatura di 43 gradi centigradi con la proprietà di essere antinfiammatorie e analgesiche, caratteristiche queste che non si riscontrano facilmente in altre sorgenti termali, tanto da renderle le più famose terme in epoca romana. Notissime in Grecia, come a Cartagine tanto da far affermare a Diodoro Siculo che Athena, con l’aiuto delle ninfe, fece “scaturire dei bagni caldi in queste terre” affinché il mitico Ercole si rinvigorisse dalle fatiche sostenute.