◉ VIDEO

Nella tipografia dove rinacquero i “Beati Paoli”, visita alle Officine Grafiche

Per Le Vie dei Tesori viene proposto un percorso guidato all’interno dello stabilimento: si scopre dove le pagine prendono forma, dove si trasferiscono sulla carta, dove si mettono in sequenza per essere sfogliate e dove infine diventano un libro. Ma si vede anche come da un foglio bidimensionale si può sviluppare un oggetto tridimensionale come la scatola, nelle sue più svariate forme.

Di Redazione

7 Ottobre 2024

Nel 1971 Flaccovio stampò con questi “tipi” I Beati Paoli: ma sono soltanto un esempio che punteggia un secolo intero (e qualcosa di più) di storia tipografica siciliana. L’attuale società cooperativa Officine Grafiche dal 2012 è figlia delle Officine Grafiche Riunite SPA che a loro volta nel 1997 erano nate dalla fusione tra le due storiche Arti Grafiche Pezzino (guidata da Salvatore Pezzino ed ereditata dalla nonna, attiva dal 1913 in piazza Montevergini) e Arti Grafiche Siciliane (di Stefano Cosentino, nata poco tempo dopo a Borgo Vecchio). Ma il centro storico sta stretto, le due realtà hanno bisogno di spazio e di innovazione, e decidono di unirsi – salvando tutti i dipendenti – e trasferirsi nel nuovo quartiere di Brancaccio, dove possono impiantare, in 4mila metri quadrati, macchinari di ultima generazione. Qui hanno sempre stampato le case editrici siciliane, a partire da Sellerio, senza contare le committenze pubbliche, il Poligrafico e la Zecca dello Stato; e si stampano le schede di parecchie province, quando sono programmate le elezioni.

Per Le Vie dei Tesori viene proposto un percorso guidato all’interno dello stabilimento: si scopre dove le pagine prendono forma, dove si trasferiscono sulla carta, dove si mettono in sequenza per essere sfogliate e dove infine diventano un libro. Ma si vede anche come da un foglio bidimensionale si può sviluppare un oggetto tridimensionale come la scatola, nelle sue più svariate forme.

Nel video l’intervista a Cris Pezzino, amministratore delegato delle Officine Grafiche.

(Video Rosaura Bonfardino)