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Dai marmi al coro ligneo: al via il restauro della chiesa di Santa Caterina
Avviata la fase operativa del progetto di conservazione e valorizzazione di uno dei massimi esempi del barocco palermitano. Il progetto riguarda il consolidamento dell’apparato decorativo, con particolare attenzione alla pavimentazione marmorea. Durante i lavori sarà garantita la fruizione del sito
di Redazione
15 Gennaio 2025
Un tripudio di intricate decorazioni che raccontano secoli di storia, arte e devozione. La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, prezioso gioiello del barocco palermitano, con la sua maestosa pavimentazione marmorea e i cori riccamente decorati, si prepara a risorgere in tutto il suo splendore grazie a un ambizioso progetto di conservazione, restauro e valorizzazione. Lo scorso 13 gennaio ha segnato l’inizio ufficiale della fase operativa di un intervento che non è solo tecnico ma anche culturale, volto a preservare un simbolo di spiritualità e identità dell’intera città. Finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con un investimento complessivo di 950 mila euro, il progetto rappresenta un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione.
L’intervento è stato affidato alla Kermes srl di Ragusa, che si occuperà del restauro e consolidamento dell’apparato decorativo. Con un valore contrattuale complessivo di oltre 620 mila euro, i lavori si concentreranno su elementi chiave della chiesa: la pavimentazione, il coro marmoreo e quello ligneo. Questi saranno oggetto di un lavoro meticoloso, che prevede tecniche avanzate e metodologie all’avanguardia, sviluppate in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo.
La pavimentazione marmorea, con le sue pregiate tarsie, sarà consolidata attraverso iniezioni di calce idraulica e interventi di pulizia profonda per eliminare depositi e riadesionare parti danneggiate. Il coro marmoreo, un capolavoro di stabilità e bellezza, sarà sottoposto a interventi di pulizia e consolidamento, mentre il coro ligneo vedrà trattamenti antitarlo, il recupero della sua policromia originale e la sostituzione di elementi mancanti con essenze compatibili.
Questa complessa operazione è orchestrata da un team di esperti multidisciplinare, guidato dall’architetto Alfonso Cimino dello Studio Architetti Cimino Associati, con la collaborazione di numerosi professionisti coinvolti nella progettazione e direzione dei lavori. Ogni passo è supportato da una campagna diagnostica non invasiva, che include tecnologie come termografia, georadar e pacometria per garantire precisione e rispetto della materia storica.
L’intervento, organizzato per fasi, permetterà la fruizione parziale del sito durante i lavori, assicurando la protezione delle aree non interessate grazie a schermature protettive. La consegna definitiva è prevista per il 13 gennaio 2026, un anno di lavori intensi che culmineranno nella pubblicazione di un volume tecnico-scientifico. Questo documento, pensato per professionisti e studiosi, conterrà i risultati delle analisi diagnostiche, le metodologie adottate e una mappatura dettagliata dei degradi, offrendo un contributo fondamentale alla conservazione del patrimonio culturale.
La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria è molto più di un edificio: è un testimone silenzioso di fede, arte e cultura. Con questo intervento, tornerà a splendere, attirando visitatori da tutto il mondo e rinnovando il suo ruolo di simbolo di bellezza architettonica e contemplazione religiosa. Palermo si prepara a riabbracciare uno dei suoi tesori più preziosi, un patrimonio che continuerà a raccontare la sua storia, lasciando un’eredità inestimabile alle future generazioni.