◉ LA MOSTRA
Il ritorno del Kouros, Catania riscopre la sua icona arcaica
La celebre statua formata dalla testa della Collezione Biscari e dal torso del Museo Orsi di Siracusa, è esposta nel nuovo allestimento del polo museale Santa Chiara. Un'opera che si candida ad ambasciatrice per la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2028
di Redazione
25 Luglio 2025
Catania celebra il ritorno del Kouros. Da oggi l’iconica statua nata dalla ricomposizione tra la testa della celebre Collezione Biscari del Castello Ursino e il torso di proprietà del Museo Paolo Orsi di Siracusa, è esposta nel nuovo allestimento del polo museale Santa Chiara. In uno spazio dominato da una quinta scura che ne valorizza la forza visiva e simbolica, il Kouros è illuminato da luci scenografiche, in un contesto immersivo moderno ed evocativo.
A inaugurare l’allestimento è stato il sindaco Enrico Trantino, insieme al presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, al direttore del Parco archeologico di Siracusa, Carmelo Bennardo, alla soprintendente di Catania, Ida Buttitta e al direttore della Direzione Cultura, Paolo Di Caro. Il Kouros sarà esposto per un anno, rappresentando un punto di riferimento culturale e identitario per l’intera città.
L’idea di riunire le due parti delle sculture venne ipotizzata già dall’archeologo Guido Libertini nel 1930. La querelle sull’effettiva pertinenza delle due sculture a unica statua di età arcaica, ha indotto nel 2018 il compianto Sebastiano Tusa ad avviare un progetto di restauro finalizzato al ricongiungimento dei due diversi pezzi scultorei. I due frammenti sono stati unificati grazie a studi petrografici e geochimici condotti dall’associazione LapiS, che hanno dimostrato provenire dallo stesso blocco di marmo di Paros. La mostra “Il Kouros ritrovato” fu inaugurata nel 2018 nella sede della Fondazione Sicilia di Palazzo Branciforte a Palermo. Successivamente, il Kouros è stato esposto nel Museo civico del Castello Ursino di Catania (2019, 2022), nel Museo Paolo Orsi a Siracusa (2020, 2023), nel Museo Cicladico di Atene nell’ambito della Mostra Kallos (settembre 2021 – gennaio 2022) e nel museo di Lentini nel 2024.
All’interno del nuovo polo museale è stata inoltre inaugurata la nuova Pinacoteca civica, con la mostra “Romantica. Volti / Immagini / Contaminazioni nell’Ottocento siciliano”: una raffinata selezione di opere provenienti dalle collezioni del Museo civico del Castello Ursino, molte delle quali esposte per la prima volta. Tra queste, veri e propri capolavori della pittura siciliana dell’Ottocento, in un percorso arricchito dalla presenza di artisti che “dialogano” con i protagonisti del panorama pittorico isolano, offrendo un’esperienza culturale immersiva e di grande valore.
“La rinascita dell’area del Castello Ursino passa anche dalla valorizzazione del polo museale di Santa Chiara – ha dichiarato il sindaco Trantino – e la presenza del Kouros come anfitrione di questa rinascita ha un valore simbolico fortissimo. Ma sono rimasto particolarmente colpito anche dalle opere della Pinacoteca, in particolare dallo sguardo di Ofelia di Michele Rapisardi, scelta come immagine guida della mostra. Si tratta di un’operazione culturalmente rilevante, ma anche di una tappa significativa del percorso che ci condurrà alla presentazione del dossier di candidatura di Catania a Capitale Italiana della Cultura 2028”.