◉ EVENTI
Allo Stand Florio un’installazione dedicata alla dinastia che ha segnato la Belle Époque
Nel giardino mediterraneo dell'ex taverna del tiro al piccione, nella costa sud di Palermo, alla presenza di Giulia Lanza di Scalea, pronipote di Donna Franca, presentata l'opera realizzata dagli studenti e dai docenti del liceo artistico "Catalano" per il progetto "Riscopriamo il Liberty"
di Redazione
28 Giugno 2024
È dedicata all’epopea dei Florio, l’installazione “L’arte incontra la Storia”, realizzata dagli studenti e dai docenti del liceo artistico “Catalano” di Palermo, inaugurata ieri, allo Stand Florio. Alla presenza di Giulia Lanza di Scalea, pronipote di Donna Franca Florio, nel giardino mediterraneo del piccolo gioiello Liberty sulla costa sud di Palermo, si è brindato al completamento di un percorso didattico-formativo .
“Ho provato una forte emozione – ha dichiarato Giulia Lanza di Scalea – perché l’impegno profuso dai docenti e dagli studenti è stato davvero notevole. La riscoperta da parte delle giovani generazioni della storia grandiosa dei Florio significa soprattutto riappropriarsi della capacità di poter sognare il futuro in Sicilia partendo anche da piccole cose. Se c’è un insegnamento che i Florio ci hanno trasmesso, è quello di essere innovatori di cambiamenti nel contesto storico in cui si vive. Di esserne, i protagonisti”.
Nato nell’ambito del progetto “Riscopriamo il Liberty” dell’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana, il cui obiettivo, come si legge nel messaggio dell’assessore Girolamo Turano indirizzato agli studenti in occasione dell’inaugurazione “è quello di voler trasmettere e salvaguardare il patrimonio artistico di eleganza e di raffinatezza della nostra Isola che ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia culturale”.
“Raccontare la storia dei Florio, delle loro attività imprenditoriali, del loro mecenatismo artistico e culturale – ha spiegato Rosalia Marturana, dirigente scolastico – attraverso l’intervento dell’indirizzo scenografia su uno dei luoghi simbolo dell’età dell’oro creata da questa famiglia a Palermo, è uno degli obiettivi di questo progetto. Ma un altro obiettivo importante – continua la dirigente – è quello di offrire a tutti i fruitori dello Stand Florio, un nuovo spazio recuperato che funzionerà da elemento narrativo”.
L’installazione, che misura 2,5 per 5 metri, autonoma e removibile, è composta da vari pannelli in compensato che rappresentano i protagonisti dell’epopea dei Florio, da Paolo e Ignazio, capostipiti della famiglia, a Franca ed Ignazio ultimi rappresentanti, posti innanzi una parete incorniciata con raffigurazioni dei manifesti delle loro attività commerciali più fruttuose, dall’aromateria alla flotta navale alla targa Florio alle cantine Florio al tonno e alla ceramica. L’attività, realizzata nei locali del liceo artistico Catalano nel corso dell’anno scolastico 23-24 iniziata a fine aprile 2024 e terminata la prima settimana di giugno 2024, ha coinvolto diverse classi nel terzo, quarto e quinto anno. I docenti, Nicola Busacca, Rosalia La Grutta, Antonella Ragusa, Massimo Sanfilippo e gli assistenti tecnici Antonella Modica e Salvatore Giacalone hanno guidato gli studenti in un percorso di studio della famiglia Florio accompagnati anche dall’affascinante racconto, per immagini e parole, della docente Lietta Valvo Grimaldi, autrice di “L’avventura dei Florio… per ragazzi” (Ed..Caracoli). Le sagome della famiglia Florio sono state realizzate scala uno a uno e rappresentate attraverso la pittura acrilica con effetti monocromi seppiati in riferimento alle fonti fotografiche storiche della famiglia. Particolare attenzione è stata data, vista l’importanza del sito sottoposto alla tutela della Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione Sicilia e tra i beni da visitare nell’ambito del festival Le Vie dei Tesori, anche al dialogo tra lo spazio da decorare e il manufatto architettonico esistente.
Nato da un’idea di Vincenzo Florio Jr come club estivo teatro di manifestazioni sportive, questo piccolo edificio, finemente decorato, prometteva grandi emozioni. Il coraggio di una società attiva da anni nel campo dell’attività congressuale ha ridato vita ad un luogo diventato icona dell’abbandono. “Lo Stand Florio è un luogo unico – ha dichiarato l’architetto Giuseppe Vajana, progettista e direttore dei lavori di valorizzazione dello Stand Florio – un contenitore di nuove occasioni di cultura, d’incontro e di condivisione. Uno spazio esperienziale, finalmente riconsegnato alla città, dove si respira arte, si gusta buon cibo, si provano nuove emozioni. Gli studenti del Catalano, grazie alla sapiente guida dei loro docenti, non sono rimasti insensibili al fascino della Bella Epoque che si respira tra gli ambienti dello Stand, dalla Sala del Regolamento al giardino Donna Franca. Un’opera unica nel suo genere, da ammirare e apprezzare nella sua essenza con l’auspicio che i protagonisti rappresentati rivolti verso il mare, possano un giorno non lontano apprezzarne il suo movimento e sentirne il rumore”.