◉ LA SFIDA

Catania verso il 2028: al via la corsa per diventare Capitale italiana della cultura

La città si candida ufficialmente con un progetto che unisce tradizione e innovazione. Tra gli obiettivi, rigenerazione urbana, crescita turistica e una visione culturale inclusiva. Il sindaco Enrico Trantino: "Un'occasione per dimostrare il nostro valore". Scadenza per il dossier il prossimo 25 settembre

di Redazione

18 Aprile 2025

Catania presenterà la manifestazione d’interesse per la Capitale della Cultura 2028. La giunta comunale di Catania, guidata dal sindaco Enrico Trantino, ha approvato l’atto di indirizzo che avvia il percorso per la presentazione della candidatura. Un percorso ambizioso che dovrà essere completato entro il prossimo 25 settembre, data ultima per la consegna del dossier ufficiale al Ministero della Cultura.

Il Teatro antico di Catania

L’obiettivo – spiegano dall’amministrazione comunale – è costruire una proposta solida, capace di coinvolgere non solo le istituzioni culturali, ma anche il tessuto imprenditoriale, accademico e sociale della città. Per farlo, sarà costituita una cabina di regia che coordinerà il lavoro di esperti e professionisti, con l’obiettivo di portare Catania tra le dieci città finaliste e poi alla fase delle audizioni conclusive.

“Abbiamo voluto scommetterci con largo anticipo – ha dichiarato il sindaco Trantino – per costruire una candidatura forte, che sappia valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale, ma anche guardare al futuro con innovazione, sostenibilità e digitale”. Catania punta a presentarsi non solo come custode di un patrimonio millenario – fatto di arte, letteratura, architettura e tradizioni – ma anche come città dinamica, capace di attrarre investimenti e turismo attraverso una rigenerazione urbana e una cultura inclusiva.

“La nostra idea di Capitale della Cultura è identitaria, ma aperta e moderna – ha spiegato Trantino – . Dobbiamo dimostrare di saper coniugare la nostra storia con una visione proiettata al domani, superando anche quei pregiudizi che talvolta limitano la percezione della nostra città”.

Catania, Porta Garibaldi

Il processo di selezione si articola in due fasi fondamentali. La prima prevede la presentazione della manifestazione d’interesse, da inviare entro il prossimo 3 luglio. Successivamente, entro il 25 settembre, dovrà essere consegnato il dossier completo, che includerà il titolo e la visione culturale della candidatura, una valutazione economico-finanziaria, l’indicazione dell’organo responsabile del progetto e una serie di obiettivi misurabili, allineati al programma proposto. La decisione finale spetterà a una giuria nazionale composta da sette esperti, che valuterà tutte le candidature per decretare la città vincitrice.

Ottenere il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 aprirebbe a Catania scenari di grande opportunità: un sensibile incremento dei flussi turistici, la riqualificazione di spazi culturali oggi sottoutilizzati, un rafforzamento della reputazione a livello nazionale e internazionale e, non ultimo, nuove prospettive di crescita economica e occupazionale per l’intero territorio.

“Anche se la strada è lunga, ne usciremo comunque più forti – ha concluso Trantino – . Questa candidatura è una sfida che ci impegna tutti a remare nella stessa direzione, per fare un salto di qualità come comunità”. Ora inizia una fase di ascolto e progettazione condivisa, nella quale l’amministrazione comunale lavorerà per consolidare la candidatura, coinvolgendo attori pubblici e privati.