Chiamata alle armi per ripensare Villa Deliella
Pronto un bando per un worshop di progettazione del museo del liberty da realizzare dove sorgeva l'edificio abbattuto nel 1959
di Giulio Giallombardo
5 Agosto 2019
Un vuoto lungo sessant’anni e il sogno della ricostruzione. Che sia copia conforme o libera interpretazione, si vedrà, ma piazza Crispi riavrà la sua Villa Deliella. Almeno questa sembra la strada tracciata da Regione, Comune di Palermo e addetti ai lavori, che da qualche anno coltivano l’idea di realizzare un museo del liberty nell’area dove un tempo sorgeva il gioiello progettato da Ernesto Basile e abbattuto in una notte del 1959. Mentre all’Ars si attende l’approvazione del collegato alla finanziaria che, tra l’altro, destinerebbe un milione di euro per l’acquisizione e il recupero, l’assessorato regionale dei Beni culturali sta lavorando a un workshop da realizzare a fine novembre, con il coinvolgimento di “almeno tre studi di progettazione di chiara fama” – si legge nel bando – per predisporre un concorso di ideazione di un museo del liberty da realizzare dove si trovava la villa, area poi occupata da un parcheggio sequestrato nel marzo del 2018.
Il workshop è organizzato dal Dipartimento regionale dei Beni culturali e l’Ordine degli ingegneri di Palermo, in collaborazione con il Comune, la Soprintendenza ai Beni culturali, l’università e il suo dipartimento di Architettura e l’Ordine degli architetti di Palermo. Le giornate di studio si svolgeranno dal 25 al 28 novembre nei locali dell’ex convento della Magione e potranno partecipare 30 professionisti che non abbiano compiuto 40 anni, in possesso di laurea magistrale in architettura, ingegneria edile, scienze della comunicazione che preferibilmente abbiano già maturato qualche esperienza nel settore delle ricerche e dei progetti di architettura di edifici pubblici in ambito urbano, musealizzazione o aspetti della comunicazione culturale nel corso degli studi universitari o anche, successivamente, in ambito professionale.Si alterneranno momenti di laboratorio con la realizzazione di elaborati grafici, letture, visite e sopralluoghi nell’area oggetto di studio. Il workshop si articolerà in sei gruppi di lavoro, ognuno composto da cinque partecipanti seguiti da uno o più tutor. I risultati del worshop saranno raccolti in un elaborato che verrà presentato in nelle giornate conclusive dell’evento che si svolgeranno il 29 e 30 novembre. Per candidarsi c’è tempo fino al 13 settembre (qui il bando).“Il workshop – si legge nel bando – si pone come momento di riflessione, sensibilizzazione ed indirizzo sui temi del paesaggio urbano e dell’architettura pubblica, con specifica destinazione espositiva e museale, e sui caratteri peculiari della città nata nell’arco temporale tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX. La visione contestuale del tema potrà estendersi a sottosistemi urbani più ampi, concettualmente o fisicamente collegati. Il lavoro all’interno del workshop ha il carattere di un’esplorazione multidisciplinare in grado di riflettere sulla storia, sugli assetti attuali, sugli usi futuri, sull’architettura pubblica urbana e sui concetti di conservazione e comunicazione intesi come elementi fondamentali del percorso espositivo”.