◉ PALERMO
Da covo dei boss a presidio di legalità: aggiudicati i lavori alla masseria Verbumcaudo
Conclusa la gara d'appalto per gli interventi di ristrutturazione del feudo cinquecentesco nel territorio di Polizzi Generosa. La struttura, confiscata nel 1983, apparteneva ai fratelli Greco, boss reggenti della famiglia di Ciaculli. Oggi è gestita da una cooperativa di giovani che ha fondato un’azienda agricola, avviando un progetto di comunità
di Redazione
13 Febbraio 2024
Fino a quarant’anni fa era una delle roccaforti dei boss, oggi è un presidio di legalità grazie a un gruppo di giovani che ha scelto di investire nella Sicilia interna. La masseria Verbumcaudo, uno dei primi beni confiscati alla mafia nel 1983 grazie alle indagini di Giovanni Falcone, si prepara a scrivere un nuovo capitolo di rigenerazione. Sono stati aggiudicati dalla Regione Siciliana i lavori di riqualificazione della masseria cinquecentesca nel territorio di Polizzi Generosa, sulle Madonie.
L’opera, dal valore di 5,3 milioni di euro, rientra tra gli interventi regionali finanziati attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza con l’obiettivo di un riutilizzo virtuoso del patrimonio sottratto alla criminalità organizzata in Sicilia. L’appalto, in via provvisoria, è stato assegnato all’ati Icored-Scancarello di Bagheria, grazie a un ribasso del 30,75 per cento. L’avvio dei lavori è previsto per l’inizio del prossimo aprile
Il progetto di riqualificazione di Verbumcaudo, masseria che apparteneva ai fratelli Greco, boss reggenti della famiglia di Ciaculli, prevede la ristrutturazione dell’ala nord-est della masseria, testimonianza dell’architettura feudale siciliana del Cinquecento, estesa per 960 metri quadrati; l’intera azienda agricola ha una grandezza complessiva di circa 150 ettari in territorio madonita. Gli interventi in programma saranno utili a sostenere le attività produttive, ma anche le finalità di promozione sociale e di diffusione della cultura della legalità attuate dalla cooperativa Verbumcaudo, fra cui laboratori per le scuole e i giovani, e l’inserimento socio-lavorativo di soggetti fragili. Prevista la rifunzionalizzazione della masseria mediante la creazione di spazi multimediali e l’acquisto di attrezzature agricole, la riqualificazione energetica della struttura e la sistemazione di alcuni tratti delle strade provinciali di accesso.
La cooperativa Verbumcaudo è costituita da undici giovani che hanno voluto dare una nuova storia ai campi abbandonati, partendo dal lavoro della terra, dalle coltivazioni biologiche e di eccellenza. Tra loro ci sono ingegneri, geologi, guide naturalistiche, agronomi, commercialisti e addetti alle lavorazioni agricole qualificati: tutti giovani che hanno deciso di restare nella loro terra, mettendo la propria professionalità al servizio di un progetto di comunità.
Un’iniziativa sostenuta da Fondazione con il Sud e Fondazione Peppino Vismara e realizzata da Consorzio Agrietica in partenariato con i comuni di Polizzi Generosa e Valledolmo, Confcooperative Sicilia, Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo e Cresm – Centro di ricerche economiche e sociali per il Meridione. “Sottrarre i beni acquisiti illecitamente dalle mafie e restituirli alla collettività per fini sociali – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – rappresenta un grande esempio di civiltà. E ha un duplice scopo: da un lato, colpire la mafia al cuore con il sequestro e la confisca dei patrimoni e, dall’altro, riconsegnare gli stessi alla comunità, affinché i cittadini trovino un ristoro ai danni subiti dalla criminalità organizzata”.
“Prosegue spedito l’iter di un’opera che darà nuovo slancio alla rigenerazione di Verbumcaudo – aggiunge l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – attraverso il miglioramento infrastrutturale della masseria e della viabilità di accesso. La Regione è attore protagonista della gestione efficace e trasparente dei beni sottratti alla mafia e diventati patrimonio di tutti, oggi utile veicolo del principio di legalità nel nostro tessuto sociale”.