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Dall’antico mosaico al parco ritrovato: Carini da scoprire con Le Vie dei Tesori
Il restauro del pavimento paleocristiano del principe De Spuches, quasi completato, è il simbolo di una rinascita culturale che coinvolge chiese, oratori e catacombe. Il festival svela anche la chiesa di San Vito, chiusa da decenni, e il parco del Roccazzello, da discarica a giardino. Appuntamento nei tre weekend dal 20 settembre al 5 ottobre
di Redazione
18 Settembre 2025
L’anno scorso fu una sorpresa, ma quest’anno il recupero del mosaico paleocristiano del principe De Spuches è quasi completato e lo racconteranno i restauratori della Soprintendenza in occasione de Le Vie dei Tesori a Carini. Il Festival torna nella cittadina del Palermitano per la quinta volta, nei tre weekend dal 20 settembre al 5 ottobre, e ci si muoverà ancora una volta tra oratori serpottiani che paiono di pizzo, tra chiese preziose e all’enorme complesso catacombale di Villagrazia di Carini. Si aggiunge anche la chiesa di San Vito, chiusa dagli anni Novanta, con il museo parrocchiale che ospita la statua del patrono e preziosi paramenti sacri; e la residenza estiva dei Baroni la Grua divenuta un frequentatissimo centro di attività francescane. Fino al parco urbano del Roccazzello con la cinquecentesca chiesa a cielo aperto, appena restaurata. Senza dimenticare la passeggiata “sonora” tra gli organi monumentali.
L’edizione 2024 a Carini ha sfioratole tremila presenze, generando una ricaduta economica di quasi 90 mila euro. Un festival che costruisce reti, con Unicredit come main sponsor dal 2020 – “UniCredit riconosce da sempre arte e cultura come motori di sviluppo sociale, economico e sostenibile. Che in Sicilia divengono un asset fondamentale e identitario dell’Isola; come principale banca del territorio, vogliamo contribuire in prima linea nel valorizzarlo in maniera sempre più efficace”, spiega Vincenzo Evola, responsabile Sviluppo Territorio Sicilia di UniCredit – e ha saputo creare sinergie e dialogo con istituzioni dello Stato, Regione, Università, Comuni, Diocesi, gestori privati, proprietari di palazzi nobiliari. Una manifestazione confermata nel calendario degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana.
Già questo weekend, 20 e 21 settembre, si potrà vedere a che punto è il restauro del famoso mosaico del principe De Spuches: e si scoprirà che è finito e, soprattutto, straordinario. “Sono particolarmente orgoglioso del programma di Carini che di solito può contare solo su un turismo di passaggio o medico con l’apertura del Rimed: e invece quest’anno mostreremo, oltre al mosaico appena restaurato, anche Villa belvedere appena riqualificata e il parco urbano del Roccazzello che da discarica a cielo aperto è diventato un giardino” dice l’assessore al Turismo Francesco Palazzolo.
Ci si muoverà ancora una volta – seguendo il programma curato da Francesco Buzzetta – tra oratori serpottiani che paiono di pizzo, le chiese preziose – gli Agonizzanti con il trionfo rococò, la cripta e i colatoi – e l’enorme complesso catacombale di Villagrazia di Carini. Si aggiunge anche la chiesa di San Vito, chiusa dagli anni Novanta, con il museo parrocchiale che ospita la statua del patrono e proprio per il festival esporrà reliquiari, opere d’arte e preziosi paramenti sacri. Apre per la prima volta la residenza estiva dei baroni La Grua divenuta in seguito il frequentatissimo centro di attività francescane, oggi restaurata fin sui merli cinquecenteschi; e il parco urbano del Roccazzello, riqualificato dal Comune, con la cinquecentesca chiesa a cielo aperto. Senza dimenticare la biblioteca Francesco Scavo con i suoi 45 mila volumi, la passeggiata “sonora” tra gli organi monumentali.