◉ FESTIVAL

Dallo Spasimo ritrovato all’ex Palazzo delle Finanze, Le Vie dei Tesori torna a Palermo con un’edizione da record

Da venerdì 10 ottobre a domenica 16 novembre, sei weekend con oltre duecento, tra visite dei luoghi, esperienze, eventi e teatralizzazioni, per la diciannovesima edizione del Festival. Coinvolti 150 giovani esperti del patrimonio e 600 studenti delle scuole. Firmato un accordo con il Demanio per la valorizzazione dei suoi beni. Aprono palazzi dimenticati, ex carceri, ville liberty, grotte, chiese, fabbriche, luoghi della legalità, dalla Casa di Borsellino a quella di Impastato. Si visita la Real Casa dei Matti e Palazzo Marchesi, fino ad un'esperienza virtuale che farà rinascere Villa Deliella. Un intero weekend dedicato alla biodiversità con l’Università e il Cnr, e nel gazebo di piazza Verdi tornano le consulenze fisioterapiche

di Redazione

1 Ottobre 2025

Si scende nelle ex segrete e si sale sulla torre di controllo dell’aeroporto, si entra nei monasteri che tornano alla luce e nella famosa biblioteca di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; si scopre Palazzo Marchesi che un tempo fu sede della Santa Inquisizione, un Crocifisso commovente ritrovato; si visita la Real Casa dei Matti, il primo manicomio moderno d’Europa. A Palermo torna Le Vie dei Tesori, uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio, dove questo termine non si ferma ai monumenti, ma pesca in ogni realtà fattiva della comunità. Stamattina la conferenza stampa nel Palazzo della ex Zecca dello Stato, un luogo del Demanio dello Stato.

Sostenitori e amici delle Vie dei Tesori, le istituzioni con lo staff del festival

Sarà un’edizione bellissima: si rivedrà, splendida dopo il restauro del Comune, la chiesa dello Spasimo, si riaprirà dopo trent’anni l’ex Palazzo delle Finanze. “L’Agenzia del Demanio si occupa da anni della valorizzazione dei propri beni, anche attraverso esempi di partenariato pubblico-privato: sicuramente Le Vie dei Tesori ci aiuterà a raggiungere un pubblico interessato a scoprire i nostri beni e il nostro valore” dice Silvano Arcamone, direttore regionale Sicilia per l’Agenzia del Demanio. Si aprono i tesori dell’Università, con cui si realizza – durante l’ultimo weekend – un Festival nel Festival tutto dedicato alla biodiversità, insieme con il Cnr.  “L’Università ha con Vie dei Tesori un legame che dura da 19 anni, ma questa sarà un’edizione significativa perchè, nell’ultimo weekend, inaugureremo il Gateway della Biodiversità, con l’obiettivo ambizioso ma concreto di trasformare Palermo nella prima città italiana della biodiversità. Faremo conoscere tre anni di intensa attività condotta da oltre 600 ricercatori, che hanno reso la nostra città protagonista a livello nazionale e internazionale nel campo della sostenibilità e della tutela della biodiversità” spiega il rettore Massimo Midiri.

Vie dei Tesori ritorna lì dove tutto iniziò nell’ormai lontano 2006. “E si conferma una manifestazione perturbatrice della quotidianità – dice Maurizio Carta, assessore comunale alla Rigenerazione urbana -: la città sarà invasa da questa energia che non solo riapre luoghi ma li mette in connessione, configurandosi in un grande romanzo civico: non più storytelling, ma il racconto della Palermo del futuro”. Palermo punica, araba, normanna, spagnola, barocca, Liberty. Dove si osserva una villa Liberty riemersa dal passato, si scende nei qanat, si contano chiese, cripte e oratori; si cammina sulle orme dei martiri della mafia, si entra nelle officine e nei laboratori artigianali, si siede nei teatri o si gusta una birra dai monaci.  Palermo antica e nuova nello stesso tempo, comunque diversa a ogni passo. “Più di 200 luoghi saranno attraversati da visite e ed esperienze, in collaborazione con le istituzioni: da Palazzo delle Finanze che riapre dopo quasi 25 anni, allo Spasimo riemerso dopo una prima tranche di restauri che saranno una sorpresa. Tutto sulle gambe dei nostri giovani: è un modo per dire alla città di innamorarsi di se stessa. E ai cittadini di coltivare cura e rispetto per una Palermo che può essere contraddittoria e complessa, ma ha uno spessore straordinario di bellezza” dice Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori.

 

Al Festival si aggiunge un weekend: così per più di un mese – da venerdì 10 ottobre a domenica 16 novembre – la città sarà un unico museo a cielo aperto, con il sistema digitale e smart che è ormai diventato un marchio di fabbrica, e con un portale web tutto nuovo dove navigare sarà già un’esperienza nella bellezza.  Al fianco di Palermo scende in campo Catania dal 10 ottobre al 9 novembre.  E per tre weekend, dall’11 al 26 ottobre Caltanissetta, Corleone, Marsala e Sciacca; poi Ragusa e Mantova (unica città non siciliana dove il festival è radicato da otto anni) dal 18 ottobre al 2 novembre.

Un’edizione con cui il Festival diventa esperienza riconosciuta a livello internazionale, grazie al progetto Interreg Italia-Malta dedicato all’accessibilità del patrimonio chiamato “Cultura/Heritage for All: Choral” che vede la Fondazione partner. Nell’ambito del progetto si muovono così alcuni luoghi del Festival con una connotazione 4.0 o legate alla mobilità sostenibile, tra cui l’esperienza immersiva che grazie alla realtà virtuale farà rinascere Villa Deliella, il gioiello di Basile abbattuto in una notte nel 1959, progetto in collaborazione con la casa editrice Kalòs; la visita al laboratorio di Robotica dell’Università di Palermo; ai depositi Amat di tram e bus.

Depositi Amat

A Palermo saranno oltre 200 i tesori – tra visite dei luoghi, esperienze, eventi e teatralizzazioni, nel programma impaginato da Carlotta Butticé con lo staff del festival – di tutte le istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto, patrocinato quest’anno dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo, dalla Città metropolitana di Palermo, da Unicredit come main sponsor dal 2020 – Vincenzo Evola, responsabile territoriale Development Sicilia sottolinea come “Le Vie dei Tesori siano una straordinaria opportunità per l’economia siciliana, in grado di generare indotto e ricchezza a supporto del territorio. E’ un festival pensato anche per tutti noi siciliani: per riscoprire, valorizzare e riappropriarci della bellezza che ci circonda ed essere portavoce di questo patrimonio”. – E ancora il festival si srotola in collaborazione con Poste Italiane, Gruppo Mangia’s, Enac, Enav, Amat, Amap, che aprono luoghi di solito non abituali che si animeranno di una narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, sulle gambe di centinaia di giovani: quest’anno sono 150 i giovani esperti del patrimonio, che si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, giornalisti impegnati tutto l’anno nella pianificazione del Festival; e 600 studenti (1.500 in tutta la Sicilia), coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro, grazie alla convenzione con l’Usr, l’Ufficio scolastico regionale, con cui Le Vie dei Tesori ha anche promosso un’inedita offerta didattica che durerà tutto l’anno.

Le Vie dei Tesori ogni anno genera una notevole ricaduta economica sul territorio, in termini di indotto turistico (alberghi, ristoranti, negozi, mezzi di trasporto), nelle città che attraversa: come certifica l’Otie, Osservatorio turistico delle economie delle Isole, l’intero festival complessivamente l’anno scorso ha sfiorato gli 8 milioni di indotto: di questi, 5 milioni e 300 mila euro solo a Palermo dove ha accolto 160 mila visitatori, con un indice di gradimento che supera il 90 per cento e con il 97 per cento di visitatori che consiglia di visitare la città nei giorni del festival. A Palermo l’indotto occupazionale è stato pari alla generazione di 91 posti di lavoro ULA (unità lavorative a tempo pieno).

Atrio di Palazzo Marchesi (foto Igor Petyx)

Un’opportunità che non è sfuggita a Federalberghi, che torna a essere partner del Festival diffondendo il progetto negli alberghi siciliani e regalando coupon agli ospiti degli hotel. Dall’accordo con il Demanio appena firmato, che vedrà le Vie dei Tesori valorizzare per tre anni alcuni luoghi di interesse monumentale e culturale che attendono investitori per rinascere compiutamente, arriva l’apertura straordinaria, anche in serale, dell’ex Palazzo delle Finanze che ospitò le malsane carceri della Vicaria, le segrete stanze della tortura, dove si aggiravano un cappellano, due carcerieri, il computista delle carceri e due carnefici, “dall’abito mezzo rosso e mezzo giallo”, e che nell’800 rinacque in stile neoclassico. Si apre pure Palazzo Marchesi, che fu tribunale della Santa Inquisizione prima dello Steri: poi ritornò ai Gesuiti, divenne sede del Genio militare e dell’Intendenza di Finanza, ma le bombe del 1943 lo distrussero in buona parte. Tra sofferenza e speranza si guarda anche alla Real Casa dei Matti, il primo manicomio “moderno” d’Europa, dove il barone Pietro Pisani accoglieva i malati di mente in modo umano. E si potrà visitare per la prima volta il Crocifisso di Navarrete, scoperto durante i lavori di recupero di Porta dei Greci, a cura dell’Ance.

Chiesa dello Spasimo

Dalla collaborazione con il Comune, l’apertura-evento della chiesa dello Spasimo che riapre dopo i restauri che continuano a svelare sorprese, il ritorno nel programma del Festival della Gipsoteca di Palazzo Ziino con la “storia” della scultura ottocentesca della città; sempre con il Comune si aprono la sede istituzionale di Villa Niscemi, Archivio Comunale, Palazzo Burgio. Dalla partnership con l’Università, dove il Festival è nato nel 2006 in occasione del Bicentenario dell’Ateneo, oltre ai numerosi luoghi del Sistema museale-Unipa Heritage che partecipano al Festival mostrando collezioni scientifiche e musei-gioiello, arriva un  Festival nel Festival che dal 14 al 16 novembre, insieme con il Cnr, trasformerà Palermo nella città della biodiversità, con un programma ispirato ai quattro elementi del filosofo Empedocle: acqua, aria, terra e fuoco, e che verrà annunciato successivamente nel dettaglio. Tra i luoghi più attesi, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. “Ringraziamo le Vie dei Tesori per aver riconosciuto l’importanza della nostra missione e siamo pronti a mostrare ai visitatori, con passione e trasparenza, la biodiversità tra cielo, terra e mare nell’ottica del “One Health” ha spiegato il direttore generale Francesca Di Gaudio. 

Hotel delle Palme (foto Igor Petyx)

La collaborazione con le istituzioni dello Stato porterà Le Vie dei Tesori alla Caserma Lungaro della Polizia di Stato con la sala operativa che tiene gli “occhi sulla città”; nella Caserma dei Vigili del Fuoco, nella sala di controllo del tram dell’Amat; tra i piloti a Boccadifalco, con due diversi percorsi tra i reparti volo delle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri); all’Ucciardone o in Questura con la guida degli agenti; si visita la Prefettura a Villa Whitaker e il Bunkerino (inaugurato il 23 maggio del 2016 dall’Anm) dove lavorarono insieme i giudici Falcone e Borsellino. La collaborazione con la Diocesiconsentirà la scoperta di gran parte del prezioso patrimonio di chiese, conventi, cripte, che custodiscono secoli di storia. Tra i luoghi che aprono per la prima volta per il Festival, il fascinoso Grand Hotel et des Palmes, dove una visita teatralizzata vedrà una donna delle pulizie con smanie di celebrità portare alla scoperta di personaggi, storie, aneddoti e alcove; e il prezioso Palazzo Lanza Tomasi, ultima dimora di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, dove tra mobili e arredi di grande valore si trova il manoscritto originale de “Il Gattopardo”.

Ritorna la collaborazione con l’Ordine dei Fisioterapisti di Palermo e Trapani che riallestirà lo “studio” in piazza Verdi nel quale i dottori fisioterapisti saranno a disposizione per consulenze funzionali garantendo la massima privacy (contributo simbolico di 5 euro devoluto interamente in beneficenza). È un’iniziativa che Vie dei Tesori porta avanti con l’Ordine, per far conoscere una disciplina che va oltre il trattamento dei disturbi muscolari, investendo diversi ambiti della salute.

I NUMERI DELLE VIE DEI TESORI 2025 A PALERMO. 84 luoghi, 40 esperienze e 6 esperienze fuori porta, 70 passeggiate, 8 visite teatralizzate, laboratori-gioco per i bambini, degustazioni o laboratori del gusto. E ancora, 600 studenti delle scuole superiori formati, 150 giovani esperti del patrimonio, e scrittori coinvolti per testi inediti da interpretare nei siti.

IL FESTIVAL

Casa del Mutilato

I luoghi visitabili di questa nuova edizione delle Vie dei Tesori sono 84, e si aggiungono a quelli che ospitano esperienze (qui tutti i luoghi). Sarà un’ubriacatura di siti, ex carceri, palazzi dimenticati, ville liberty, grotte, chiese, fabbriche, luoghi della legalità, in un programma preparato dallo staff del Festival. Impossibile citarli tutti: ecco gli inediti o i siti che ritornano dopo qualche anno. Se da un alto si va virtualmente in alto (e si ritorna a Boccadifalco scoprendo sia i bunker della guerra che la torre di controllo), dall’altro si scende sottoterra (con le antiche Fornaci Maiorana dove si produceva la calce); si entra alla Banca d’Italia e alla Casa del Mutilato, esempio di architettura fascista. Ritorna la casa-museo della fotografia dedicata a Matilde Incorpora che qualche anno fa il festival ha tenuto a battesimo, e apre anche l’Oratorio dei Santi Elena e Costantino con gli archivi dell’Ars; si visitano di nuovo i depositi Amat, sia degli autobus che del tram; la collezione di 34 tavole di Giovan Battista Basile si unisce al Museo delle scienze Margherita Hack e alle raccolte scientifiche dei dipartimenti universitari (Motori e Meccanismi, Anatomia umana, Psicotecnica, Chimica, il laboratorio di Robotica) ma anche il Museo Doderlein e il Gemmellaro, animato da una visita con il direttore Riaprono le porte il Conservatorio e Villa del Pigno, il Politeama e il Teatro Massimo che conduce dietro le quinte; ma anche il palazzo neoclassico del Provveditorato regionale alle Opere pubbliche,  la Lumsa e la Facoltà Teologica.

Chiesa di San Francesco Saverio (foto Igor Petyx)

Aperti in tutto una trentina tra chiese e oratori, ma sarà sicuramente bellissimo rientrare in quel ricamo di stucchi che è l’Oratorio delle Dame dove le nobildonne si spendono ancora in aiuto del quartiere dell’Albergheria, e nell’oratorio del Carminello con la sua cripta a tre livelli. Nella chiesetta di Sant’Onofrio al Papireto si venera il santo che fa ritrovare cose e persone; l’Immacolata Concezione è sempre strabiliante dietro i banchi del mercato del Capo; alla chiesa della Mazza vi mostreranno le due pale d’altare di Adrian Ghenie, profondamente contemporanee; San Ciro guarda la città da lontano, Sant’Andrea degli Aromatari è fresca di restauro, come anche la cappella della Guadalupe (sostenuta dal clero spagnolo) nella chiesa della Gancia, dove riposano gli Inquisitori di sciasciana memoria; ma quest’anno uno sguardo inedito sulla cappella si potrà gettare dal convento della Gancia che ospita il celebre Bambinello miracoloso. Sempre alla Kalsa si “guardano” Santa Maria della Pietà e Santa Teresa con il suo preziosissimo altare.

I LUOGHI DELLA LEGALITÀ

Casa Memoria Impastato (foto Igor Petyx)

Si entra per la prima volta a Casa di Paolo, la casa natale di Borsellino, con la farmacia di famiglia che il fratello del giudice, Salvatore, ha trasformato in un presidio di legalità alla Kalsa. E, fuori porta, anche alla Casa della Memoria di Peppino e Felicia Impastato, e al nuovo MuST23 creato a Capaci dove si rivivono i momenti che seguirono la strage del 1992. A Palermo si entra nella sala operativa della Caserma Lungaro; si riscopre il Bunkerino, dove i giudici Falcone e Borsellino lavorarono protetti per alcuni mesi; e la Caserma dei Vigili del fuoco con le camionette pronte a scattare in caso di emergenza. Si ritorna al carcere Ucciardone, alla Prefettura, alla Questura, dove la visita al Museo della Memoria è guidata dai poliziotti, al Giardino della Concordia, alla Camera dello Scirocco (confiscata alla mafia e recuperata) e alla Casa di Padre Puglisi. I luoghi dell’accoglienza: la Casa Lavoro e Preghiera Padre Messina, ma soprattutto EDIGA, il rifugio dei gatti abbandonati: l’anno scorso le adozioni furono sette (e speriamo che quest’anno aumentino).

I PALAZZI MONUMENTALI E LE VILLE STORICHE

Villa Resuttano Terrasi

Il seicentesco Palazzo Burgio è diventato una sede di uffici comunali ma ha ancora i magnifici pavimenti; Palazzo Comitini è un trionfo di opere d’arte e dorature, Palazzo Costantino presenta il suo fascino diruto sui Quattro Canti; Palazzo Galletti nasconde un bunker trasformato in spa, Palazzo Oneto è al centro di un restauro contemporaneo, Palazzo Francavilla osserva placido il Teatro Massimo. Le ville sono tante, belle e sontuose. Ritornano le incursioni sonore a Villa Resuttano Terrasi, splendida, elegante sotto lo straordinario affresco di Vito D’Anna; poi Villa Belmonte neoclassica; Villa Boscogrande cinematografica; Villa Gallidoro, appena restituita alla comunità (ma qui vi racconteranno come può rinascere un giardino romantico); Villa Castelnuovo e la sua storia legata ai più giovani; la Villa del Gattopardo con la sua fontana; sarà l’ultimo anno per Villa Pottino che poi inizierà una nuova vita; Villa Zito con il suo museo e Villa Niscemi con il suo parco.

LE ESPERIENZE

Voli in piper

Di terra, di mare, di cielo; il racconto affidato agli storici; i laboratori degli artigiani (qui tutte le esperienze). È proprio il concetto di “esperienza” a scorrere in tanti rivoli affascinanti, da sotto terra al cielo, dai qanat arabi ai voli in Piper e in elicottero, per osservare Palermo dall’alto; e una visione a metà si avrà anche da Pizzo Sella, andando a far visita a una piccola comunità buddista. O dal mare, seguendo il waterfront visto dalla famosa imbarcazione Lisca Bianca, e i tour in barca tra grotte e ninfei, ma anche i trek&snork (tra trekking e snorkeling), un itinerario in quota a Monte Pellegrino e un’inedita passeggiata in Favorita con le guide ambientali; nelleStanze al Genio sono esposte le preziose mattonelle seicentesche degli artigiani di Sciacca; da Raffaello Piraino, invece, vi racconteranno abiti e accessori attraverso i secoli, e da Martha ci si muoverà sui passi della musica.. E i laboratori dove ascoltare gli artigiani: nella scuola di artisti del vetro guidati da Calogero Zuppardo; negli atelier di cucito della Sartoria Sociale per scoprire come il riciclo può divenire etico, e a Isola delle Femmine con i Colori del Sole a imparare l’arte della serigrafia su tessuto. Da non perdere, ad Altavilla Milicia, il delicato Museo degli ex voto sbalzati sulle scatolette di latta delle sardine.

VISITE TEATRALIZZATE e INCONTRI D’AUTORE

Stefania Blandeburgo nei panni di Delia Whitaker

Immersioni narrative suggerite dai luoghi (qui le visite teatralizzate). Stavolta l’attrice Stefania Blandeburgo si farà in cinque: ritornerà nella Cripta delle Repentite per trasformarsi nell’ultima cortigiana amata dal viceré; a Villa Pottino per l’ironica e sulfurea zia Mimmi, nei salotti di villa Malfitano con l’aplomb british di Delia Whitaker. Poi due personaggi nuovi: attingendo a Mongitore e al Marchese di Villabianca, ecco la “povera” di mestiere alla chiesa di Sant’Ippolito; e la “maara”, la guaritrice che ai Cappuccini si ritrova vicina “di cripta” di colei che le portò via il suo uomo (il testo è di Beatrice Monroy). Francesca Picciurro sarà invece al Grand Hotel et des Palmes, una cameriera con smanie di celebrità, che racconterà storie di alcove e salotti musicali.

Al Museo delle Marionette ci si muoverà tra pupazzi e fiabe. Lo storico dell’arte Sergio Troisi prenderà spunto dal suo volume in uscita per Kalòs, “Palermo, racconto di una città in cento foto”, per rintracciare opere poco note e calarsi nel tempo in cui vennero create, tra cenacoli d’arte, botteghe, colonie mercantili: due opere attribuite al Quartararo al Museo Abatellis, una tela di Sofonisba Anguissola a San Giorgio de’ Genovesi; e il Compianto del Cristo morto di Vincenzo da Pavia alla Chiesa della Pietà. Da non perdere anche una conversazione di Salvatore Savoia, segretario generale della Storia Patria siciliana e infaticabile narratore, che spiegherà perché i Borboni non esistono ma i Borbone… sì.

LE PASSEGGIATE

Giuseppe Barbera alla Favorita

Botanici, urbanisti, storici sono l’anima del Festival e affiancheranno ancora una volta le guide turistiche per portare alla scoperta della città (qui tutte le passeggiate). Le passeggiate sono più di settanta, alcune replicate più volte, perché richieste ogni anno dagli appassionati che si mettono sulle tracce di personaggi, stili, figure. Dal percorso dei Mille all’antica Balarm, dagli immancabili Florio ai tour lungo Le Vie di Sellerio, la mostra di fotografie a cielo aperto del grande Enzo inaugurata l’anno scorso in collaborazione con Sellerio Editore; dai quartieri che aspirano alla rinascita fino alla città normanna, dagli aneddoti legati ai vicoli e alle mulattiere fino ai mulini. Dentro e fuori le “mura”, dalla Palermo araba ai Gattopardi, cercando Goethe o un fiume sotterraneo, persino adocchiando un bosco dimenticato ai margini della Conca d’Oro; tuffandosi nella Mondello Liberty delle ville eleganti, nel Parco della Favorita che è una sorpresa. Tante passeggiate in collina, tra ruscelli e cascate, sentieri e viottoli, per scoprire che i dintorni della città (anche in prossimità) sono straordinari.

I LUOGHI DEL GUSTO

Museo del Caffè

Un programma saporito, divertente, attento al territorio (qui tutti gli appuntamenti): Morettino raddoppia: alle visite alla fabbrica museale, aggiunge la Specialty Coffee Experience al nuovo Morettino Lab al Palermo Marina Yachting, per imparare a riconoscere i principali aromi del caffè, alla scoperta degli Specialty Coffee. E si metteranno “le mani in pasta” da Sikulo, dove si seguiranno inedite cooking e tasting class con chef, mastri pizzaioli e produttori, con lezioni dedicate ai primi piatti, alla pizza e a una “verticale” dedicata al Marsala delle cantine Arini che festeggiano 150 anni di storia. I frutti tropicali si scopriranno ancora una volta sulle rive dell’Oreto, e così anche la birra spillata dai monaci di San Martino delle Scale. Il vino fa storia a sé: un particolare aperitivo Liberty a Palazzo Bonocore da dove pare di toccare la Fontana Pretoria, e due giornate alla scoperta delle cantine, con Wine Sicily a Villa Trabia.

IL PROGRAMMA SCUOLE

Dal lunedì al giovedì nove luoghi apriranno solo per le scuole, e il venerdì se ne aggiungeranno altrettanti: un occhio di riguardo per i più piccoli a cui sono dedicate narrazioni specifiche. Inoltre, nel laboratorio esplorativo al gazebo Politeama, chiamato La città di tutti e ideato da Valentina Bruno dell’associazione Exagonos, i bambini, divisi in gruppi, esplorano la città di Palermo attraverso cinque tavoli sensoriali: vista (colori e forme urbane), udito (suoni, voci, silenzi), olfatto (profumi e odori del quartiere), tatto (materiali e texture), gusto (sapori della tradizione). Ogni esperienza diventa spunto per raccogliere emozioni, ricordi e desideri, trasformati in collage, mappe sonore, racconti, disegni e pannelli tattili.

IL PROGRAMMA KIDS

Piccoli visitatori delle Vie dei Tesori

Nei sabati del festival, si può partecipare al laboratorio “La città di tutti” nel gazebo del Politeama; nelle sei domeniche del festival alle 11, invece, si svolgerà Curiocity con la mascotte Lio, una tappa diversa in sei tesori della città: Palazzo Oneto, Museo della Meccanica, Politeama Garibaldi, Villa Castelnuovo, Museo Doderlein e (da confermare) Palazzo delle Finanze. Visite interattive e coinvolgenti, giochi e attività di gruppo: i bambini saranno guidati a osservare luoghi simbolo di Palermo con occhi curiosi e sensi sempre all’erta. Al termine di ogni esperienza, un laboratorio creativo permetterà di trasformare emozioni e scoperte in disegni, collage e piccole creazioni da portare a casa.

MONUMENTI APERTI. Quest’anno Palermo e Mantova entrano anche nella rete di Monumenti Aperti,  manifestazione nata a Cagliari nel 1997, organizzata e coordinata da Imago Mundi OdV; una rete che coinvolge 89 comuni ed oltre 800 siti, e  grazie a un bando del Ministero del Lavoro finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – Avviso n.2/2023. Nel fine settimana del 18 e 19 ottobre, a Palermo apriranno gratuitamente l’Educandato Maria Adelaide, Chiesa di Sant’Onofrio, Chiesa di sant’Orsola dei Negri e l’Oratorio di San Lorenzo. Il sabato alle 11, una visita teatralizzata al Villino Florio sulle orme dell’elegante Donna Franca. Prevista anche un’appassionate caccia al tesoro sul Piano di San Domenico, verso la Vucciria sulle tracce del Genio. A Mantova invece, visite all’inedito Museo Virgilio.

Per informazioni telefonare allo 0918420046 tutti i giorni dalle 10 alle 18. Durante il festival due sono disponibili due hub e infopoint in piazza Castelnuovo, davanti al Politeama Garibaldi, e in piazza Verdi, aperti dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Sabato e domenica dalle 9 alle 19. Il primo ospiterà anche nelle mattine dei giorni feriali i laboratori per le scuole e sabato quello per le famiglie con bambini; il secondo, le consulenze fisioterapiche.