Il Museo Salinas tra sogni e arte, si svela come mai prima
Opere contemporanee dialogano con antichi reperti in sale inedite. In mostra l'Ariete bronzeo, le teste votive di Cales e altri pezzi pregiati
di Antonio Schembri
28 Novembre 2019
È il sogno, non lo stato di veglia, l’autentico atto creativo. Ed è la poesia il “ponte” che collega questi due stati così diversi, oltrepassando i confini tra l’uno e l’altro. Lo sosteneva Jorge Luis Borges, da quando la totale cecità, causata dalla malattia agli occhi ereditata dal padre, lo accompagnò dalla fine degli anni ’60 fino alla sua scomparsa, nel 1986. Il ragionamento del sommo scrittore e poeta argentino è alla base della mostra che, da oggi sino a fine marzo, apre al pubblico un’area mai vista prima del museo archeologico Salinas di Palermo.
Intitolato “Quando le statue sognano”, questo evento, in cui artisti contemporanei dialogano con antichi reperti d’arte etrusca, greca e romana, è non a caso introdotto da alcuni emblematici scatti che Ferdinando Scianna, primo fotoreporter italiano a entrare nell’agenzia fotografica internazionale Magnum, fece proprio a Borges in occasione della sua visita a Palermo nel 1984, accompagnato dalla moglie ed ex discepola, Maria Kodama. Fotografie che lo ritraggono mentre accarezza, “leggendone” i contorni, alcune delle statue che si possono ammirare nelle sale del museo adesso accessibili, in attesa del completamento del suo restauro.Un’occasione, questo progetto espositivo curato dal direttore del Museo Salinas Caterina Greco e dalla critica d’arte Helga Marsala, in cui torna in mostra il famoso Ariete bronzeo, scultura del III secolo avanti Cristo attribuita alla scuola di Lisippo e vengono mostrate, per la prima volta, le Teste votive di Cales, insieme con altre opere a lungo conservate nei depositi del museo. Si può ammirare, inoltre, la statua in marmo policromo della Menade, detta Farnese perché rinvenuta nella metà del Cinquecento a Roma nelle Terme di Caracalla, grazie agli scavi promossi da Papa Paolo III (Alessandro Farnese): manufatto valorizzato al Salinas da una splendida scenografia sotto il soffitto seicentesco in legno dipinto, anche questo mai presentato prima. E ancora la scultura di Eracle che cattura la cerva, una delle 12 fatiche del semidio greco.- Teste votive di Cales
- Ariete bronzeo
- L’Ariete Bronzeo con un’opera di Guido Bisagni
- Il soffitto seicentesco
- Eracle e la cerva
- Il soffitto seicentesco
- Il soffitto seicentesco
- Eracle e la cerva, le teste votive di Cales, con opere di Alessandro Roma
- Ceramiche e stoffe di Alessandro Roma con un candelabro neoattico
- Un’opera di Alessandro Roma con la statua di Eracle nel giardino delle Esperidi
- Ceramiche di Alessandro Roma
- Le ceramiche di Alessandro Roma con la Menade Farnese
- Borges al Salinas ritratto da Ferdinando Scianna