Il sogno di Tusa prende forma: così nascerà il Museo del Mare
Stipulato un protocollo di progettazione con l’Ordine degli architetti di Palermo per la ristrutturazione e l’allestimento dell’ex Arsenale borbonico
di Redazione
20 Febbraio 2021
Sempre più vicina la realizzazione del Museo del Mare e della navigazione della Sicilia, che avrà la sede nei locali dell’antico arsenale della Marina Regia di Palermo. L’intervento, che – fanno sapere dalla Regione – costerà 4 milioni e 587mila euro di risorse del Fondo di Sviluppo e coesione del Patto per il Sud, riguarda la complessiva ristrutturazione dell’edificio, sia per gli aspetti strutturali che per l’impiantistica e l’allestimento degli spazi espositivi con le più avanzate tecnologie.
Grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto in questi giorni con l’Ordine degli architetti di Palermo (ve ne abbiamo parlato qui), sarà possibile in breve tempo acquisire il progetto esecutivo attraverso un concorso di progettazione aperto alle migliori risorse del territorio, che svilupperà il progetto di massima predisposto in house dall’architetto Eliana Mauro, dirigente della Regione. Il museo, che accoglierà i reperti provenienti dal mare, recuperati in questi anni dalla Soprintendenza, racconterà la lunga storia della navigazione che ha interessato la Sicilia: dalla preistoria ai primi del Novecento, quando i migranti siciliani salpavano verso le Americhe a bordo dei bastimenti. Una storia che si intreccia con quella del porto di Palermo, dei suoi cantieri navali e del rapporto della città con il mare.“Quando mi chiedono quale sia per me il senso dell’eredità lasciata da Sebastiano Tusa – sottolinea Alberto Samonà, assessore regioale ai Beni culturali – credo che la grande sfida sia di poterne cogliere la visione e realizzarne alcune idee. Era davvero innaturale che una città come Palermo non avesse un proprio luogo per celebrare il mare. E quindi, come esponente del governo regionale sono felice di poter mettere la prima pietra nella realizzazione di un luogo di cultura immaginato da Sebastiano Tusa e che cambierà per sempre rapporto della nostra terra con il mare”.“Il progetto preliminare – dice la soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni – si basa sulla ricerca storico-architettonica approfondita da Eliana Mauro nella fase di predisposizione del progetto. Il museo sarà un luogo caro ai siciliani, il luogo fisico in cui si raccoglieranno suggestioni legate al mare: dai reperti archeologici alle testimonianze umane. Per me, che da moglie e compagna di lavoro, ho condiviso il sogno di Sebastiano, è davvero straordinario vedere realizzata, un’opera che raccoglierà le testimonianze, interviste, oggetti e storie che ci aiuteranno a comprendere meglio chi siamo oggi e qual è la nostra storia”. Sulla prossima nascita del Museo del Mare è intervenuto anche il presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo, Francesco Miceli, che ha sottolineato come costituisca “la premessa per avviare un processo inedito di rigenerazione urbana e recupero del waterfront grazie al quale si potrà ricucire uno strappo”.