La necropoli sicana nascosta in un bosco a due passi da Palermo
Tra Montelepre e Carini si trovano le sepolture dell’antica Hykkara, predate negli anni dai tombaroli. Un sito da ancora tutto da scoprire
di Giulio Giallombardo
1 Giugno 2021
Due città sepolte ancora tutte da esplorare. Lì vicino una necropoli, con centinaia di tombe scavate nella roccia. È il patrimonio archeologico di Hykkara, il nucleo antichissimo di Carini, terra d’incontro tra sicani e greci. Oggi di quell’insediamento sicano, citato da Tucidide, che si trovava sui rilievi di Monte d’Oro, a Montelepre, poi spostato più giù in epoca romana in contrada San Nicola, a Carini, rimangono visibili poche tombe di una grande necropoli.
Piccole sepolture a grotticella, tipiche dell’epoca arcaica pre-greca, affiorano all’ombra del bosco di Santa Venera, appena all’ingresso dell’area demaniale di Montagna Longa. La località precisa è Manico di Quarara, toponimo in cui riecheggiano echi di antichi tesori trovati dentro grossi vasi con manici (da qui l’origine del nome) di cui la necropoli era piena. Monete d’oro e altri preziosi corredi funebri predati negli anni dai tombaroli che hanno saccheggiato la zona. Oggi le tombe visibili, risalenti al sesto secolo avanti Cristo, sono appena sei. Altre, almeno una dozzina, sono state scavate e poi ricoperte durante le ultime campagne di ricerca, che risalgono agli anni ’60 e ’80 del secolo scorso. Ma, secondo gli studiosi, le tombe ancora inesplorate potrebbero essere almeno un centinaio.La necropoli fu scoperta per caso negli anni ’60, quando la Regione Siciliana acquistò l’area per ricreare lo storico bosco di Santa Venera, distrutto nel Settecento. Durante la piantumazione dei pini, furono scoperte le prime tombe a grotticella, inizialmente studiate dall’archeologo Giovanni Mannino. Da allora, per almeno un decennio, i tombaroli della zona hanno messo le mani su una miniera di reperti preziosissimi, alcuni dei quali fortunatamente si sono salvati e si possono ammirare al museo Salinas di Palermo e, in piccola parte, nella Torre Ventimiglia di Montelepre, acquistata dal Comune e trasformata in piccolo museo.- Bosco di Santa Venera
- Sepoltura tra gli alberi
- Ingrottato nella zona
- Panorama dal sentiero
- Radici degli alberi sopra una tomba
- Tre sepolture
- Una delle tombe
- Due tombe della necropoli
- L’interno di una tomba