◉ PALERMO

Marco Betta rieletto sovrintendente del Teatro Massimo

Il Consiglio di indirizzo ha designato all’unanimità il compositore ai vertici della Fondazione. Si attende soltanto la nomina formale del ministro della Cultura, Alessandro Giuli

di Redazione

18 Novembre 2024

Il sovrintendente uscente del Teatro Massimo, Marco Betta, è stato confermato ai vertici della Fondazione dell’ente lirico palermitano dal Consiglio di indirizzo. Dopo aver esaminato i curricula presentati – fanno sapere dalla Fondazione – il Consiglio ha designato Betta come sovrintendente da proporre al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, “confermando l’apprezzamento per l’attività svolta nel suo precedente mandato”.

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo è presieduto dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla e composto dall’avvocato Federico Ferina, nominato dal Comune di Palermo; da Daniele Anselmo, avvocato e docente di Filosofia del diritto, nominato dal ministro della Cultura; dal giornalista Gaspare Borsellino, scelto dal Comune e dalla Regione Siciliana; e dall’imprenditrice Marcella Cannariato nominata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

“Esprimo profonda soddisfazione e personale apprezzamento per la designazione all’unanimità, da parte del Consiglio di indirizzo, del maestro Marco Betta come sovrintendente del Teatro Massimo – ha dichiarato il sindaco Lagalla – . La proposta del maestro Betta al ministro della Cultura Giuli, al quale spetta la ratifica della nomina, va nel solco della continuità e del riconoscimento del merito di una guida che ha saputo rilanciare il Teatro Massimo dopo la pandemia, anche grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti i lavoratori e delle maestranze della Fondazione, con risultati che oggi vedono il Massimo in confortante stato di salute e con numeri di botteghino e visitatori in costante aumento”.

“La riconferma del maestro Marco Betta alla sovrintendenza del Teatro Massimo rappresenta un importante segno di continuità per una gestione che, negli anni, si è dimostrata di altissimo livello – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – contribuendo a rafforzare il prestigio e l’autorevolezza di questa istituzione, simbolo della cultura e dell’arte non solo siciliana, ma anche nazionale e internazionale. Esprimo il mio pieno apprezzamento per il voto unanime che ha portato alla sua designazione, un segnale chiaro e inequivocabile della fiducia riposta in una figura di straordinaria competenza e professionalità”.

Nato ad Enna nel 1964, Marco Betta intraprende gli studi di composizione grazie ad Eliodoro Sollima e sotto la sua guida si diploma al Conservatorio di Palermo. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento tenuti a Firenze da Armando Gentilucci e a Città Di Castello da Salvatore Sciarrino. È docente di Composizione al Conservatorio di Palermo, professore di Teoria e Tecnica della colonna sonora alla Luiss Creative Business Center a Roma e membro del Consiglio dei Garanti dell’Università Kore di Enna. La sua musica viene trasmessa ed eseguita in molti paesi d’Europa, negli Stati Uniti, Canada, ex Unione Sovietica, Argentina e Brasile.

Tra i suoi lavori più recenti, “Il quadro nero” opera per musica e film con Roberto Andò da Renato Guttuso e Andrea Camilleri rappresentata il 7 febbraio 2015 al Teatro Massimo di Palermo, l’opera “Notte per me luminosa” su testo di Dario Oliveri dedicata all’Orlando furioso di Ludovico Ariosto andata in scena al Teatro di Modena il 2 dicembre 2016, le musiche per i film “Paolo Borsellino essendo stato” (2016) di Ruggero Cappuccio, “Veleni” (2017) di Nadia Baldi, “Una storia senza nome” (2018) di Roberto Andò e le opere inchiesta “Le Parole Rubate” (2017) e “I Traditori” (2019) di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo. Le sue musiche sono edite da Ricordi Milano e Casa Musicale Sonzogno.