Nascerà il museo della Settimana Santa di Caltanissetta

La sede sarà all’interno dell’edificio che ospitava la Gioventù italiana del Littorio. I locali sono stati assegnati a due associazioni

di Redazione

17 Marzo 2021

Al piano terra di un edificio degli anni Trenta, sede dell’ex Gioventù italiana del Littorio, nascerà il museo della Settimana Santa di Caltanissetta, inserita nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia. Lo ha deciso il governo regionale che, attraverso l’assessorato regionale ai Beni culturali e la Soprintendenza di Caltanissetta, ha affidato in concessione gratuita i locali della struttura nel centro della città, alle associazioni culturali Real Maestranza e A.Te.Pa (Associazione Teatro della Parola).

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Barca infiorata (Foto Salvatore Iacona, Francesco Miceli-Wikipedia)

Le due associazioni – fanno sapere dalla Regione – sono state le uniche a partecipare all’avviso pubblico predisposto lo scorso gennaio dalla Soprintendenza per la creazione di un museo narrante e di un centro documentale dedicato al patrimonio culturale immateriale dedicato alla Settimana Santa nissena. L’avviso era rivolto a fondazioni, associazioni, organizzazioni di volontariato senza fini di lucro che per statuto avessero finalità di promozione e diffusione della conoscenza dei beni culturali, con dimostrata attività nell’ambito delle manifestazioni che precedono la Pasqua. Adesso, le due associazioni avranno un anno di tempo per realizzare il museo aperto alla città.
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Un momento delle celebrazioni (foto Walter Lo Cascio – Wikipedia)

L’ex Gil è un grande edificio che occupa, su vari livelli, un intero isolato, all’incrocio tra le vie Cavour e Regina Elena; costituito da tre grossi blocchi edilizi che un tempo formavano un unico organismo costruttivo, originariamente sede provinciale dell’Opera nazionale Balilla, fu progettato all’inizio degli anni Trenta del secolo scorso dall’architetto Franco Petrucci. Al piano seminterrato sorgeva la palestra, destinata alla cura fisica dei giovani dell’Opera nazionale Balilla, organizzazione soppressa nel 1937 e incorporata nella Gioventù italiana del Littorio.
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Particolare di una delle Vare del Giovedì Santo (foto Giuseppe Sanalitro – Wikipedia)

Ancora oggi l’immobile viene chiamato ex Gil soprattutto in ricordo della grande palestra, fruita da tantissimi nisseni fino agli anni Settanta-Ottanta. Nel 2009 la Presidenza della Regione Siciliana ha finanziato la ristrutturazione della palestra per adibirla a museo permanente dei Gruppi sacri della Settimana Santa nissena; i lavori furono eseguiti dal Genio civile ed ultimati nel 2013. La struttura, per tanti anni, è rimasta nella disponibilità della Soprintendenza di Caltanissetta con utilizzo occasionale per eventi di natura culturale e adesso viene restituita a una finalità attinente alla destinazione iniziale. I locali oggetto della concessione occupano al piano terra una superficie di circa 500 metri quadrati, sono costituiti da un’ampia sala espositiva, due sale per riunioni e conferenze (il cui uso sarà condiviso con la Soprintendenza), due piccoli vani e servizi. I piani superiori del fabbricato ospitano uffici e archivi della Soprintendenza e la biblioteca.
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La Barca infiorata al termine della processione (Foto Giuseppe Sanalitro – Wikipedia)

“Avere affidato questa struttura a due realtà storicamente impegnate nell’organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa nissena, attraverso procedure di evidenza pubblica, rappresenta un risultato importante, che va nella direzione della promozione dello sviluppo economico e culturale di Caltanissetta e dell’importante patrimonio immateriale della nostra Isola”, sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, che proprio nei mesi scorsi aveva incontrato i rappresentanti delle associazioni storiche nissene.“Il museo – aggiunge la soprintendente di Caltanissetta, Daniela Vullo – attraverso la realizzazione di un percorso espositivo costituito da beni materiali, quali oggetti, documenti, cimeli, e con l’ausilio di tecnologie multimediali, avrà lo scopo di mostrare al visitatore l’immenso patrimonio culturale legato ai riti della Settimana Santa, che costituisce elemento primario nel riconoscimento identitario della città di Caltanissetta”.