Nelle Stanze al Genio esposti due inediti pannelli ottocenteschi
In occasione del secondo weekend del Genio di Palermo, in mostra nel museo delle maioliche pezzi di manifattura napoletana che riproducono i mosaici della Casa del fauno di Pompei
di Redazione
28 Aprile 2023
È facile immaginare la “febbre” che sale quando un’antica mattonella entra nel raggio di azione di Pio Mellina: è un nuovo tassello delle Stanze al Genio, collezione già unica al mondo di oltre cinquemila esemplari, alcuni di fine Quattrocento. Ma i due pannelli inediti che da sabato 29 aprile saranno in mostra nell’antico appartamento di palazzo Torre Pirajno – una delle esperienze più amate del Genio di Palermo – , sono veramente pezzi straordinari.
Si tratta infatti di testimonianze in maiolica di manifattura napoletana – uno dei famosi Giustiniani di inizio Ottocento, l’altro più tardo – per i quali i due diversi decoratori si sono ispirati alla Casa del fauno di Pompei e ne riproducono entrambi il tema del mosaico, dedicato al Trionfo e all’eternità del teatro. Al centro della scena è raffigurato il piccolo Dioniso, figura alata che regge una coppa, in sella ad un leone; attorno una cornice, formata da una ghirlanda di fiori e frutti di vario genere attorcigliata ad un nastro rosso e arricchita da maschere teatrali.
“Sono pannelli mai esposti al pubblico perché facevano parte di collezioni private inaccessibili – spiega il collezionista Pio Mellina che conduce personalmente le visite del festival -. Sono andati all’asta a pochi mesi l’uno dall’altro, e li ho potuti acquistare. I pezzi sono arrivati in buone condizioni, ma sono stati restaurati con la tecnica del ‘rigatino’ in maniera che si possano distinguere le integrazioni”.
È la storica dell’arte Maria Reginella a spiegare come “nel 1831 la scoperta della Casa del Fauno fu tra le più importanti dell’epoca per la ricchezza delle opere ritrovate (a partire dal grande mosaico della Battaglia di Alessandro e Dario a Isso), oggi al Mann di Napoli. E proprio a queste opere si ispirarono le fabbriche napoletane del periodo per la decorazione di pavimenti e vasi. Nel 1832 Biagio Giustiniani, titolare della più antica dinastia di ceramisti a Napoli, espose una serie di pannelli che riproducevano i mosaici della Casa del Fauno tra cui anche questo di Dioniso, a cui si ispirarono in seguito anche altre fabbriche”.Il primo pannello esposto nelle Stanze al Genio, dalla pittura accurata e con una sapiente composizione cromatica, è probabilmente quello prodotto nel 1832 dalla fabbrica Giustiniani, pubblicato dallo studioso Guido Donatone. Il secondo invece prodotto dalla fabbrica napoletana Amato, possiede una pittura più veloce e una cromia più sommaria. I pezzi, uno accanto all’altro, permettono il confronto tra due stili e due fabbriche artigiane coeve.Il museo delle maioliche Le Stanze al Genio in via Garibaldi 11, fa parte del circuito di luoghi aperti del festival Il Genio di Palermo, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori con l’Università. È visitabile sabato e domenica dalle 17 alle 20 (qui per prenotare) Ed è una vera scoperta: oltre alle 5mila mattonelle che occupano ogni superficie visibile della casa museo, sono esposti anche giocattoli degli ultimi due secoli, oggetti quotidiani, scatole di latta ottocentesche, delicati servizi di piatti a decorazione floreale di casa Florio, libri d’arte, cataloghi, mobili liberty e tantissimo altro, catalogato con l’amore del collezionista.