Nuove opere per la Fiumara d’Arte, presentati 230 progetti

Presto sarà istituita la commissione di gara per scegliere le tredici installazioni monumentali che arricchiranno il museo all’aperto

di Redazione

7 Aprile 2021

Nuova linfa creativa per la Fiumara d’Arte. Sono stati in tanti a partecipare al bando di concorso della Fondazione, per dare vita a tredici opere di design urbano, ambientale e della luce, nei luoghi vicini alle sculture monumentali già esistenti. Sono 230 i progetti che ambiranno a rigenerare il museo all’aperto creato dal mecenate Antonio Presti, con il progetto “I belvedere dell’anima” (ve ne abbiamo parlato qui), nell’ambito del progetto Fisr “La rifunzionalizzazione del contemporaneo” dell’Università degli Studi di Messina, il cui importo complessivo è superiore ai 500mila euro.

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“Monumento per un poeta morto”, Tano Festa

Nei prossimi giorni sarà istituita la commissione di gara di cui faranno parte docenti dell’Ateneo e i vertici della Fondazione Fiumara d’Arte per esaminare tutti i lavori presentati, di cui ne saranno selezionati solo tredici. Previste due sottosezioni, una “junior” aperta ad artisti, architetti e designer nati dopo il 31 dicembre 1979, l’altra “senior” per maestri già affermati. Le opere dovranno avere un carattere monumentale, con un’ampiezza di 15-20 metri, e essere progettate con materiali compatibili a rimanere all’aperto ed avere caratteristiche di staticità strutturali.
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“La materia poteva non esserci”, Pietro Consagra

Le tredici opere premiate saranno realizzate in spazi pubblici e luoghi condivisi, e inizialmente collocate nelle aree circostanti e prossime – con le rispettive infrastrutture di viabilità – ad alcune delle sculture monumentali che fanno parte del circuito della Fiumara d’Arte, nel comprensorio di Tusa e dei comuni vicini. Le nuove creazioni saranno accanto al “Monumento ad un Poeta Morto” di Tano Festa, a “La Materia Poteva non Esserci” di Pietro Consagra, e alla Piramide di Mauro Staccioli. Ma ce ne saranno anche vicino al Labirinto d’Arianna di Italo Lanfredini, molto frequentato negli ultimi tempi (ve ne abbiamo parlato qui); e faranno bella mostra anche accanto a sculture come “Energia Mediterranea” di Antonio Di Palma; “Stanza di Barca d’Oro” di Hidetoshi Nagasawa; “Una curva gettata alle spalle del tempo” di Paolo Schiavocampo, “Arethusa” di Piero Dorazio e Graziano Marini e “La via della Bellezza” realizzata da 40 artisti.
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Labirinto d’Arianna

Il progetto è ispirato alla realizzazione di veri e propri belvedere, installazioni temporanee che in continuità spirituale e fisica con le opere già esistenti che, successivamente, potranno essere installate in altri luoghi sempre del territorio siciliano. “L’Università degli Studi di Messina – afferma il rettore, Salvatore Cuzzocrea – ha fortemente difeso questo progetto, anche di fronte alle diverse difficoltà incontrate in questi ultimi anni, ottenendo dal Ministero le proroghe e le rimodulazioni necessarie per completarlo. Anche in un momento particolarmente delicato qual è quello attuale, abbiamo voluto impegnare importanti risorse per contribuire allo sviluppo di un settore come quello dell’arte e del design e per implementare la ricerca”.
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“Una curva gettata alle spalle del tempo”, Paolo Schiavocampo

Oltre al bando per le opere che saranno realizzate per la Fiumara d’Arte, l’ateneo messinese, ha assegnato 15 tra borse e assegni di ricerca. “Sono molto felice di intraprendere questo cammino di creatività con l’Università di Messina – dice Presti – . In un momento storico di depressione culturale, la nascita di queste nuove opere contribuiranno ad una nuova manifestazione della bellezza, una grande occasione di creatività e di rigenerazione proiettando lo sguardo sempre al futuro, un percorso di impegno artistico, politico e sociale”.